Buonasera signor Presidente!
Le scrivo in qualità di cittadino per informarla
che in Italia soltanto nel 2015 sono scomparsi più di 12 mila minori migranti
non accompagnati, metà dei quali segregati nelle cosiddette “strutture di
accoglienza” nazionali. Senza contare le sevizie inflitte quotidianamente dagli operatori istituzionali a ben 30 mila bambini e adolescenti italiani, segregati negli
orfanotrofi che dovevano chiudere entro il 2006, ma si sono riciclati
torbidamente ed intascano denaro pubblico illecitamente. E senza entrare per ora nel merito affaristico delle adozioni senza scrupoli sulla pelle di esseri umani indifesi, venduti al peggior offerente.
Il numero dei cosiddetti fanciulli “irreperibili”
è addirittura molto più elevato, poiché non sono stati identificati ben 63 mila
migranti, tra cui appunto altre migliaia di minori non accompagnati. Infatti,
la Commissione Ue ha aperto una procedura di infrazione all'Italia in materia
di asilo. La Commissione ha confermato la messa in mora dell’Italia, ricordando
di aver inviato lettere amministrative a Roma già a ottobre del 2015, per
chiedere di garantire la corretta applicazione del regolamento Eurodac che
impone la presa delle impronte digitali dei richiedenti asilo e loro
trasmissione al sistema centrale Eurodac entro 72 ore. «Dopo due mesi non si è
risposto in modo efficace alle preoccupazioni», si spiega in una nota, e per
questo l'esecutivo comunitario ha deciso di inviare la lettera di messa in mora
non solo all'Italia, ma anche a Grecia e Croazia.
Attualmente ben 39 atti parlamentari - presentati
dal 4 settembre 2013 al 4 febbraio 2016 - variamente suddivisi (interpellanze,
interrogazioni a risposta scritta, orale e in commissione) relativi alla
pedofilia nonché allo sfruttamento sessuale di minori, risultano privi di
risposta da parte dell’esecutivo capeggiato dal sig. Matteo Renzi. Buona ultima l'interrogazione parlamentare numero 4/05225 del 4 febbraio scorso, presentata d alcuni senatori sulla base della mia inchiesta giornalistica in corso. In altri
termini, il governo Renzi, interpellato su una questione fondamentale come la
protezione dell'infanzia, non risponde; peggio: programma la chiusura di ben 73
presidi di polizia dello Stato specializzati nei reati contro i minori.
Ridotti in schiavitù e stuprati quotidianamente,
infine pezzi di ricambio a buon mercato. Proprio a Roma, ad un soffio da
Palazzo Chigi, dal Parlamento e dal Quirinale, ogni santo giorno numerosi
bambini e adolescenti sono oggetto di violenze sessuali in case di appuntamento
d’alto bordo, alimentate dalle strutture di accoglienza dei minori migranti non
accompagnati. In questi bordelli pedofili della capitale bazzicano
insospettabili politicanti, prelati, magistrati, militari d’ogni ordine e
grado, nonché funzionari statali e personaggi dello spettacolo. L'orrore va in
onda da decenni sotto gli occhi di tanti, eppure tutti fanno finta di niente.
Il 28 ottobre 2014 ben 22 senatori del partito
democratico hanno indirizzato al governo l'interrogazione numero 3-01350 che
evidenzia proprio questa anomalia. L'esecutivo renziano, però, nonostante la
drammaticità del fenomeno non ha ancora risposto, mentre i bambini continuano a
sparire nel nulla.
Ora, in barba alla tanto proclamata trasparenza
amministrativa, dal sito online del ministero delle politiche sociali sono
sparite tutte le statistiche relative alla scomparsa di migliaia di bambini e
adolescenti. Chi, all’interno dell’eterodiretto governo Renzi, ha dato ordine
di cancellare questi dati imbarazzanti, oscurandoli al controllo pubblico? E
perché la magistratura italiana non avvia un’indagine giudiziaria, anche in
considerazione del fatto che le organizzazioni mafiose dedite a questo lucroso
affare criminale sono ben note alle forze dell'ordine?
Ma quale civiltà? Ma che Stato di diritto? Ma che genere di democrazia? Chi fa sparire questi fanciulli?
Chi li violenta? Chi li sfrutta? Chi li viviseziona espiantandone gli organi?
Infine, perché l'Italia non ha ratificato la convenzione europea contro il
traffico di organi umani? Lei presidente come può tollerare questo orrore? Attendo un suo tempestivo e risolutivo riscontro che squarci innanzitutto il clima di omertà di tutte le autorità italiane di ogni ordine e grado. Mi auguro che per un magistrato divino non ci sia bisogno di scomodare un giudice a Berlino.
Roma, 30 marzo 2016
Gianni Lannes
riferimenti:
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http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=964378
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