di Gianni Lannes
Il 23 marzo 1989 Martin Fleischmann e Stanley Pons
annunciarono la scoperta della fusione fredda, ovvero una reazione nucleare a
bassa energia. I due scienziati invece di vedersi assegnato il Nobel, sono stati perseguitati dal folle mondo accademico e politico. In seguito un gruppo di ricercatori italiani
dell’Enea, all’epoca della presidenza di Carlo Rubbia replicò positivamente l’esperimento.
Nell'aprile del 2002, dopo circa tre anni di ricerca, il gruppo di lavoro
diretto da Antonella De Ninno, terminò il proprio lavoro rilasciando il Rapporto
Tecnico ENEA RT2002/41/FUS, noto come Rapporto 41, che conferma la correlazione
tra la produzione 4He e l'eccesso di calore. Il rapporto non è stato inspiegabilmente pubblicato dalle principali riviste di settore, come ad esempio Science o Nature.
Successivamente gli stessi ricercatori italiani (due dei quali improvvisamente deceduti di recente) hanno richiesto un ulteriore
finanziamento per portare avanti la scoperta, ma da parte di ENEA e dei vari governicchi italidioti, non c'è stata
risposta; successivamente le dimissioni di Carlo Rubbia dalla presidenza di
ENEA hanno arrestato definitivamente l'iniziativa.
«Utilizzando
un litro di acqua distillata e l’intero reticolo di una stessa di tungsteno di
pochi centimetri cubi e dal costo di pochi euro, si possono produrre potenze di
decine di Kilowatt pe centinaia di anni. Queste sono le unità di misura dell’energia
prodotta» parola della dottoressa De Ninno.
Ecco il senso di una straordinaria scoperta che però non viene sviluppata, commercializzata e messa a disposizione dell’umanità per affrancarla dalla dipendenza del petrolio, del nucleare e del gas, rinunciando in un soffio all'inquinamento. Purtroppo l'Italia non ha attualmente una classe dirigente, né indipendenza o sovranità, ma soltanto fantocci telecomandati da stranieri ad occupare poltrone. Uomini del calibro di Enrico Mattei e Aldo Moro non esistono più, perché li hanno assassinati su direttiva estera.
L’esperimento è stato validato anche dall’US Navy
nel 2002 (Technical Report 1862).
riferimenti:
Rapporto Tecnico ENEA RT2002/41/FUS
Technical Report 1862
Interessante questo articolo per la corretta conoscenza che riporta. Una volta di più mette in evidenza che il "popolo sovrano" deve utilizzare solo i mezzi di consumo decisi da coloro che ne gestiscono il potere e sopratutto non avvicinarsi alla conoscenza delle energie alternative. Che aspettative negate e umiliate per i ricercatori arrivati sia alla prima che alla seconda conclusione di queste scoperte. Che rabbia impotente di fronte a tanta ingerenza per nascondere questi risultati scientifici che opportunamente sarebbero in grado di migliorare tutto l'ecosistema del nostro mondo ormai ridotto veramente male
RispondiEliminaSolo per precisare: il mezzo utilizzato non era acqua distillata ma acqua pesante e gli elettrodi non erano di tungsteno ma, uno di palladio e l'altro di platino. Questo solo per dare l'nformazione corretta dal punto di vista scientifico. Tutto il resto dell'articolo, totalmente condivisibile, rappresenta la realtà dei fatti
RispondiEliminaLei è in errore! L'esperimento è riuscito anche con il tungsteno e l'acqua distillata, ovviamente più economici! Parola degli scienziati.
RispondiEliminaE' vero Signor Lannes l'esperimento è riuscito anche nella configurazione da Lei indicata, secondo il protocollo Iorio-Cirillo (che tra l'altro sono miei amici), ma in tal caso si parla di trasmutazioni nucleari a bassa potenza, con un rilascio di surplus di energia molto più basso se non addirittura inesitente, come varie volte lo stesso Iorio ha riferito. Infatti sempre Iorio ha detto che il surplus di energia misurato durante gli esperimenti potrebbe essere stato causato dall'inadeguatezza degli strumenti utilizzati. La mia precisazione si riferiva a quanto riportato nel cosiddetto "Rapporto 41" (i cui redattori conosco o conoscevo personalmente e dico conoscevo riferendomi al Prof. Del giudice, che ci ha lasciato lo scorso anno e il prof. Preparata che ci ha lasciato già da qualche anno). In tale rapporto, dicevo, la configurazione utilizzata è appunto quella acqua pesante-palladio-platino, il cui costo è effetivamente molto superiore alla configurazione acqua distillata-tungsteno, ma comunque irrisori rispetto ai risultati attesi e dal Lei correttamente riportati nell'articolo. Infatti il costo dell'acqua pesante si aggira intorno ai 300 Euro/Kg (0,9 L.), mentre il costo degli elettrodi è di poche decine di Euro, dato che le quantità di metallo utilizzate, per motivi tecnici nella configurazione indicata nel "Rapporto", è di circa un grammo per ogni metallo.
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