12.3.20

NON PRENDO ORDINI DAL CORONAVIRUS O DA CONTE!




di Gianni Lannes

Dalla democrazia incompiuta alla tecnocrazia: in Italia da qualche giorno respirare all'aria aperta è un reato penale. Si può abolire la libertà col pretesto di un virus assemblato in laboratorio e brevettato negli United States of America, quando addirittura la banca mondiale ha lanciato nel 2017 i pandemic bonds "coronavirus", sottoponendo ad un trattamento sanitario obbligatorio ben 60 milioni di persone in Italia e senza che anima viva protesti o si ribelli? Gli italiani devono subire anche le burionate di un somaro in camice bianco, bocciato in alcuni concorsi universitari. Un problema sanitario è stato trasformato da politicanti e virologi italidioti, in una questione repressiva di ordine pubblico con lo stampo autoritario.

Sono un uomo libero in ottima salute, non una cavia, uno schiavo o un servo. Rispetto le regole, ma non prendo ordini che calpestano la dignità della vita umana. Vivo in un borgo del Sud Italia ad un soffio dal mare, dove non s'è fatto vivo l'ultimo agente patogeno, messo appositamente in circolazione da un lontano continente.

Ho letto attentamente i decreti incostituzionali ed anticostituzionali (fuorilegge) sfornati a raffica dal primo ministro pro tempore Giuseppe Conte, nativo di Volturara Appula, ma ormai aduso all'incomprensibile accento toscano. Vi ho trovato incongruenze macroscopiche, eccessi incredibili, mostruosità giuridiche senza alcun fondamento scientifico, insomma un autentico attentato alla Costituzione repubblicana. L'unico a criticarlo apertamente è stato il giudice Nordio. Sono provvedimenti che non hanno precedenti nella storia repubblicana, neanche nel 1969, anno nel quale l'influenza spaziale annientò 20 mila persone proprio in Italia. Peraltro, il Comitato tecnico-scientifico, non era assolutamente favorevole alla chiusura delle scuole, eppure l'inquilino provvisorio di Palazzo Chigi, così ci ha fatto credere. Conte ha mentito assumendosi la responsabilità politica di un atto così eversivo? Ancora il 22 febbraio 2020 il primo ministro pro tempore Giuseppe Conte, assicura pubblicamente che «l'Italia è un paese sicuro, in cui si può viaggiare e fare turismo». Nell'era della menzogna generale diffondere la verità è un atto di doveroso coraggio per svelare le trame oscure del sistema di dominio.

«Credo che esistano due tipi di leggi, quelle giuste e quelle ingiuste. Tutti noi abbiamo il dovere di obbedire alle leggi giuste e l’obbligo morale di disobbedire a quelle ingiuste. Perché non collaborare col male è un obbligo morale tanto quanto collaborare con il bene. Penso che la differenza sia che quando un uomo disobbedisce ad una legge che ritiene ingiusta, dovrebbe farlo pubblicamente, gioiosamente, amorevolmente, in modo civile e non incivile e dovrebbe farlo con l’intenzione di accettare la pena. Qualunque uomo che accetta una pena che ritiene ingiusta e rimane in prigione per risvegliare la coscienza della comunità riguardo l’ingiustizia della legge, sta esprimendo in quel momento il più alto rispetto per la legge.».

Le parole di Martin Luther King sono ancora attuali, ma ciò che stupisce è che si adattano universalmente ad ogni essere umano che ambisce alla Libertà. Quando disobbedire è un atto di civiltà? Fino a che punto è accettabile trasgredire una legge avvertita come ingiusta in democrazia (sia pure incompiuta)? Che cosa distingue resistenza, disobbedienza civile e obiezione di coscienza?

All'improvviso non temiamo più le cose, i luoghi, le parole, le situazioni: abbiamo timore delle persone. Il corpo, il respiro, l'avvicinamento. Il contatto umano è diventato un'ossessione paranoica. Per strada e nei vicoli sotto la mia casa sono svaniti anche i bambini, che fino all'altro giorno giocavano allegramente. La vera epidemia è un contagio psicologico alimentato dalla paura - iniettata a dosi massicce nel corpo sociale - dal governo grulpiddino presieduto da Conte; in altri termini, un esperimento di incredibile ingegneria sociale. In realtà, dettato da chi? A chi giova (cui prodest)?

Qual è la verità nascosta all'umanità? Un fatto è certo: il serbatoio ed il vettore del nuovo coronavirus non sono ancora scientificamente noti; tale agente patogeno presenta un tasso di mortalità cinque volte inferiore alla SARS. Io so e ho le prove per disobbedire a leggi ingiuste, che hanno imprigionato il mio popolo. La civiltà umana è impastata di disobbedienza, non di cieca obbedienza da gregge. Coraggio: su la testa!
 


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