18.3.20

SE QUESTA È VITA!

poliziotti senza mascherine!


di Gianni Lannes

In Italia sono scomparsi in un lampo tutti i bambini, rintanati per forza nelle case, in barba al semplice buon senso. Nelle vie non si ascoltano più le loro voci gioiose. Questa forma di bullismo istituzionale su grande scala non è forse un atto deliberato di violenza contro i più piccini? Nella stagione del disamore e del cinico egoismo dilagante, dopo anni di idiotismo iniettato nel corpo sociale attraverso i consumi di massa, avete mai pensato anche solo per un attimo alla prigionia domestica inflitta a chi si è appena affacciato alla vita? «Papà, ora che siamo prigionieri in casa da tanti giorni che senso ha la vita?» mi chiede mio figlio di 8 anni. A lui ho detto e dimostrato nel tempo con l'esempio concreto: il senso della vita è l'amore, la comprensione, l'empatia, la generosità, l'evoluzione spirituale. In una parola: libertà.


Il governo ha abolito la libertà e la vita sociale, senza un valido motivo scientifico di reale tutela della salute pubblica, calpestando al contempo la dignità di ogni singolo cittadino della popolazione italiana. Il 31 gennaio 2020 l'inquilino di Palazzo Chigi ha adottato il primo provvedimento istituzionale relativo all'ennesima emergenza, basandosi testualmente su rischi paventati, ma ancora a fine febbraio scorso, ha sempre minimizzato i pericoli, sostenendo che non c'era da preoccuparsi. Delle due l'una, a rigor di logica.

Ecco il livello disumano: nei decreti a firma di Giuseppe Conte, il primo ministro ha confuso l'agente patogeno (nuovo coronavirus) con la malattia (covid 19). Siamo stati imprigionati in casa contro la nostra volontà, con il pretesto di un nuovo virus, da un personaggio in cerca d'autore che non sa di che parla e scrive, non chiacchierando al bar, ma addirittura negli atti ufficiali dello Stato italiano.

Ci è stata sottratta la libertà di andare in giro liberamente, quando vogliamo, per incontrare chi desideriamo, o soltanto ammirare il paesaggio di madre Natura. Ci è stata cancellata la libertà di uscire con la nostra famiglia e i nostri cari, anche solo per respirare l’aria, ascoltare il vento e lasciarci accarezzare dal sole.

Siamo costretti a giustificare la nostra uscita di casa consentita esclusivamente per lavoro o gravi motivi di salute, con un’autocertificazione, in cui adesso bisogna obbligatoriamente dichiarare se si è stati colpiti dall'ultimo morbo. Si tratta a tutti gli effetti, della richiesta di permesso ad uscire dalla propria casa indirizzata ad un’autorità, pena la prigione, incarnata ora da un signor nessuno - che vanta peraltro alcuni conflitti di interesse - piombato sulla politica italiana senza nessuna legittimazione elettorale del popolo italiano.

Siamo costretti a sentire più volte al giorno l’auto guidata da un imbonitore in divisa municipale dotato di megafono, che va in giro terrorizzando la popolazione, esortandola a non uscire di casa, come neanche durante il coprifuoco in periodo di guerra.

I bambini a cui l'esecutivo del Conte bis ha abolito la frequentazione della scuola, sono "costretti" con inviti reiterati e perentori, a farsi schedare con i genitori da multinazionali del crimine organizzato e mafioso, legittimate dal governo tricolore e di conseguenza a connettersi sistematicamente a piattaforme su internet ogni giorno, con insegnanti affetti da palese dissonanza cognitiva che propinano video-lezioni prive di senso, quando essi stessi in tal caso avrebbero invece bisogno di una severa rieducazione psichiatrica. I pargoli iniziano a manifestare insofferenza per questa reclusione forzata ed assolutamente immotivata. Qual è il danno psicologico inferto all'infanzia e all'adolescenza, da tale trattamento sanitario di massa?
 
La vera malattia è avere paura dell'altro, avere timore degli altri: il sospetto del prossimo è il muro invisibile eretto tra gli individui con filo spinato invisibile, comunque insormontabile. Una società senza dialogo e senza contatto corporeo, è una realtà virtuale, intercambiabile, dove la vita di ogni essere umano non ha più alcun valore etico.

Gli adulti ubbidiscono agli ordini di autorità incredibili senza fiatare. La situazione è a dir poco surreale, anzi ormai spettrale. Mi ricorda da vicino le leggi razziali e la mattanza degli ebrei nel corso della seconda guerra mondiale, accompanata spesso dalla loro incredulità. L'ultimo virus in circolazione è solo un pretesto sanitario mascherato per segregare le persone.

Italiane ed italiani sono stati ridotti a cose, a servi, ad automi senza più alcuna dignità, perché non c'è una coscienza collettiva. È possibile che solo i carcerati si siano ribellati a questa dittatura sotto mentite spoglie, a questa tecnocrazia che ha soppiantato la democrazia incompiuta? Una volta le catene degli schiavi erano visibili, ora non si vedono ma si sentono ancora più pesanti di prima, addosso a tutti.

Riferimenti:

1 commento:

  1. Intanto la Regione sardegna,che non ha mai fatto valere la proopria autonomia,si sveglia ieri e decide di portare la data di fine o presunta fine dell'emergenza al 31 luglio.....
    Che strano: anche la Gazzetta Ufficiale ,nel decreto del 31 gennaio 2020,quindi circa un mese e mezzo prima della dichiarazione "ufficiale" dell'emergenza,aveva già stabilito che lo stato d'emergenza durava per " 6 mesi dalla data odierna".
    Il più grande inganno va avanti....... ma se ne iniziano a vedere meglio i contorni.
    SamBellaamy

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