Le armi biologiche possono essere classificate, in base alla natura dell’agente patogeno utilizzato in:
a.virus
b.batteri
c.tossine (sostanze tossiche prodotte da virus e batteri)
d.organismi geneticamente alterati (ottenute con la tecnica del Dna ricombinante o con altre manipolazioni geniche).
Esiste anche una classificazione che tiene conto del rischio e del potenziale danno biologico
che possono arrecare, secondo le indicazioni del Ministero della Salute
(ripresa dalla classificazione dei Centers for Disease Control
americani), laddove sono stati utilizzati come criteri di
classificazione la facilità di trasmissione, la severità di morbilità e
di mortalità e la possibilità di utilizzo:
• possono essere disseminati agevolmente e trasmessi da persona a persona (per via aerogena);
• causano alta morbosità e mortalità con rischio di grave impatto sulla salute pubblica;
• possono provocare panico e perturbamento sociale;
• richiedono impegno di preparazione nel campo della sanità pubblica.
Questa categoria include il VAIOLO (Variola major), il CARBONCHIO (Bacillus anthracis), la
PESTE (Yersinia pestis), il BOTULISMO (Clostridium Botulinum), la
TULAREMIA (Francisella tularensis), la FEBBRE EMORRAGICA EBOLA, ecc..
CATEGORIA B:
• sono moderatamente facili da disseminare;
• causano moderata morbosità e bassa mortalità;
• richiedono una capacità diagnostica e un’aumentata sorveglianza sanitaria.
CATEGORIA C:
Terza
più alta priorità, comprende agenti che potrebbero essere trasformati
per via genetica onde ottenere disseminazione massiva in quanto dotati di
• facile disponibilità
• facilità di produzione e di disseminazione
• potenzialmente elevata morbosità e mortalità e grande impatto sulla pubblica salute.
https://nightferry.files.wordpress.com/2010/01/1975-dice-trials-report-us-version.pdf