Clima
di guerra: nel belpaese da ora la vita (normale) è vietata in attesa del
dilagare dell'ondata di panico generale. Tutto è terribilmente
programmato e preconfezionato. La regia funziona alla perfezione, mentre il senso
critico collettivo sembra essersi dissolto nel vuoto assoluto della distrazione di massa. Manca solo l'immancabile
decretino legge del governo più eterodiretto, inetto e sgangherato
d'Italia da sempre. Il popolo italiano dovrà sopravvivere
sterilizzato per i prossimi 15 giorni e passa fino a data prestabilita? Non avere contatti con anima
viva, neanche i parenti più stretti, meno che meno gli amici o
addirittura i conoscenti, non andare al lavoro, non andare a scuola,
non andare all'università, non andare in piscina, non andare in
biblioteca, non andare all'ufficio postale, non andare in libreria,
non andare al bar oppure al ristorante o in pizzeria, non uscire per andare a comprare da mangiare. Impensabile andare al
supermercato, fare la fila alle casse, e così via, il valzer della
follia istituzionale in salsa tricolore, sotto dettatura manicomiale.
Insomma, autoreclusi e segregati, prigionieri di questo crimine
targato Bill&LMelinda Gates, avallato dall'Organizzazione
mondiale della sanità, fino in basso all'ultimo gradino dell'ordine
globale, ovvero all'esecutivo telecomandato italiano. Insomma, gli
italiani d'ora in poi non dovranno più vivere come esseri umani. I maggiordomi
tricolore hanno lanciato l'allarme sociale con iniezioni di paura nel
corpo della società civile. Chi ripianerà le immancabili e gravi
perdite economiche nel belpaese, causate da un esecutivo evidentemente inadeguato
al ruolo politico? Prima hanno sminuito la questione dando addosso al
governatore delle Marche, ora hanno innescato la retromarcia,
comportandosi come se ci fosse una pandemia, che però l'OMS non ha
dichiarato, mentre in Germania, un imbecille di ministro, ha
blaterato in tal senso. Chi ha inventato, brevettato e diffuso il
Coronavirus ha pianificato tutto, soprattutto la paura individuale ed
il panico da contagio delle masse. Prepariamoci al peggio! Per dirla con Gianni
Rodari: “Nel paese della bugia, la verità è una malattia”.