4.3.20

CORONAVIRUS: IL VACCINAMONDO!



di Gianni Lannes

Clima di guerra: nel belpaese da ora la vita (normale) è vietata in attesa del dilagare dell'ondata di panico generale. Tutto è terribilmente programmato e preconfezionato. La regia funziona alla perfezione, mentre il senso critico collettivo sembra essersi dissolto nel vuoto assoluto della distrazione di massa. Manca solo l'immancabile decretino legge del governo più eterodiretto, inetto e sgangherato d'Italia da sempre. Il popolo italiano dovrà sopravvivere sterilizzato per i prossimi 15 giorni e passa fino a data prestabilita? Non avere contatti con anima viva, neanche i parenti più stretti, meno che meno gli amici o addirittura i conoscenti, non andare al lavoro, non andare a scuola, non andare all'università, non andare in piscina, non andare in biblioteca, non andare all'ufficio postale, non andare in libreria, non andare al bar oppure al ristorante o in pizzeria, non uscire per andare a comprare da mangiare. Impensabile andare al supermercato, fare la fila alle casse, e così via, il valzer della follia istituzionale in salsa tricolore, sotto dettatura manicomiale. Insomma, autoreclusi e segregati, prigionieri di questo crimine targato Bill&LMelinda Gates, avallato dall'Organizzazione mondiale della sanità, fino in basso all'ultimo gradino dell'ordine globale, ovvero all'esecutivo telecomandato italiano. Insomma, gli italiani d'ora in poi non dovranno più vivere come esseri umani. I maggiordomi tricolore hanno lanciato l'allarme sociale con iniezioni di paura nel corpo della società civile. Chi ripianerà le immancabili e gravi perdite economiche nel belpaese, causate da un esecutivo evidentemente inadeguato al ruolo politico? Prima hanno sminuito la questione dando addosso al governatore delle Marche, ora hanno innescato la retromarcia, comportandosi come se ci fosse una pandemia, che però l'OMS non ha dichiarato, mentre in Germania, un imbecille di ministro, ha blaterato in tal senso. Chi ha inventato, brevettato e diffuso il Coronavirus ha pianificato tutto, soprattutto la paura individuale ed il panico da contagio delle masse. Prepariamoci al peggio! Per dirla con Gianni Rodari: “Nel paese della bugia, la verità è una malattia”.


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