7.3.20

CORONAVIRUS: SPECULAZIONE MONDIALE!



di Gianni Lannes

Ecco chi attenta all'umanità scatenando epidemie pilotate. Movente? Profitti stellari e dominio totalitario sul mondo. L'esperimento in corso è un'intimidazione al genere umano o soltanto una finestra di Overton? Dei pandemic bonds sono stati emessi dalla Banca mondiale e dalla Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo nel 2017, con un tasso di ritorno dell'11 per cento in collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nell'ambito di un Pandemic Emergency Financial Facility. La World Health Organization è l'organismo di indirizzo e coordinamento in materia di salute all'interno delle Nazioni Unite. Tra le altre funzioni, è impegnata a fornire una guida sulle questioni sanitarie globali, indirizzare la ricerca sanitaria, stabilire norme e standard e formulare scelte di politica sanitaria basate sull'evidenza scientifica. Essa ha un ruolo centrale nella pianificazione delle strategie vaccinali, garantisce assistenza tecnica agli Stati membri, monitora e valuta le tendenze in ambito sanitario, finanzia la ricerca medica e fornisce aiuti di emergenza in caso di calamità.





Da alcuni anni l'OMS vede tra i suoi maggiori finanziatori non gli Stati membri, bensì enti privati ossia multinazionali, i cui finanziamenti costituiscono i tre quarti del patrimonio dell'OMS. Tra essi, spiccano le principali multinazionali farmaceutiche produttrici di vaccini e organizzazioni private. Secondo quanto riportato dall'avvocato Mirella Manera, giurista dell'associazione Attuare la Costituzione, sentita in audizione al Senato il 17 gennaio 2019: «tutti i programmi vaccinali dell'OMS sono finanziati per lo più con fondi privati, versati non solo da società farmaceutiche, ma anche dalla “Melinda” e “Bill Gates Foundation” e da “Gavi Alliance” (alleanza mondiale per la vaccinazione), sempre creata dalla “Melinda” e “Bill Gates Foundation”. I fondi sono vincolati a specifici progetti selezionati dai donatori, non stanziati sulla base della pianificazione, né sulle esigenze prioritarie dell'agenda internazionale della salute a cui va solo il 7 per cento dei finanziamenti».

A tale proposito l'interrogazione parlamentare a risposta scritta numero 4-02613, indirizzata al governo italiano (Conte 1) il 29 marzo 2019, a tutt'oggi non ha avuto risposta. Sempre in tema di conflitto d'interessi, con la cosiddetta emergenza Coronavirus, in Italia, a parlare a nome dell'OMS, a livello mediatico e politico, vi è Walter Ricciardi designato, nel novembre 2017, dal Governo pro tempore Gentiloni a rappresentare l'Italia nell’Executive Board dell'Oms per il triennio 2017-2020. Come risulta da formale diffida del Codacons (luglio 2018), dal curriculum vitae pubblicato sul sito dell'Istituto superiore di sanità e nella dichiarazione di interessi, presentata alla Commissione europea (marzo 2013) dallo stesso, Ricciardi ha svolto incarichi in ambito scientifico, sanitario e universitario, in collaborazione con aziende farmaceutiche, trovandosi in palese conflitto d'interesse. In Italia le ricerche sui vaccini, già programmate e avviate all'Istituto Superiore di Sanità, sono state interrotte dopo l'allontanamento del presidente dottor Fabrizio Oleari, nominato con concorso dal Governo Monti, e la sua sostituzione con il professor Walter Ricciardi. In tal senso è illuminante l'interrogazione numero 4-01801, datata 6 dicembre 2018, che non ha mai avuto risposta governativa:

«nel luglio 2014, con decreto è stato disposto il commissariamento dell'istituto superiore di sanità (Iss) e nominato presidente Walter Ricciardi; l'Anac ha confermato come il professor Ricciardi abbia effettivamente svolto incarichi in ambito scientifico, sanitario e universitario, anche in collaborazione con aziende farmaceutiche produttrici di vaccini. Sempre l'Anac ha deliberato di segnalare al Ministero della salute e all'Iss la necessità di individuare all'interno dei piani triennali di prevenzione della corruzione, più efficaci misure di trasparenza in merito alla dichiarazione e alla pubblicazione degli incarichi pregressi ricoperti dai partecipanti ai tavoli di lavoro in materia sanitaria, con particolare riferimento alla tematica dei vaccini; il giudice per le udienze preliminari di Roma Giulia Proto ha ritenuto fondate le affermazioni del Codacons nelle motivazioni della sentenza del 10 luglio 2018, si legge: «emerge dagli atti che, almeno alla data del 28 maggio 2013, Ricciardi aveva svolto consulenze per diverse case farmaceutiche anche produttrici di vaccini» e «che le varie iniziative siano state sponsorizzate dalle case farmaceutiche produttrici di vaccini, vi è prova in atti: vi sono i contratti con i quali le case farmaceutiche hanno sponsorizzato i progetti di cui si parla nel volantino, stipulati con l'Università Cattolica del Sacro Cuore o le dichiarazioni dei legali rappresentanti delle case farmaceutiche che confermano il dato»; le case farmaceutiche per le quali il presidente Ricciardi ha fatto da consulente sono: Novartis per il vaccino MenB (2012); Menarini per il vaccino Nebivolo (2012); Menarini per il vaccino Remimazolan (2012); IBSA per il vaccino Fostimon (2012); GlaxoSmithKline per il vaccino Belimumab (2011); Pfizer per il vaccino Enbrell (2011); Pfizer per il vaccino PCV13 (2011); AstellasPharma per il vaccino Prevenar (2009); Novartis per il vaccino Lucentis (2009); Sano Pasteur per il vaccino Gardasil (2008); GlaxoSmithKline per il vaccino Synorix (2008); GlaxoSmithKline per il vaccino Lapatinib (2008); GlaxoSmithKline per il vaccino HPV (2007); oltre a queste consulenze, il presidente Ricciardi avrebbe ricoperto ulteriori incarichi che, a quanto riportato dal Fatto Quotidiano senza smentita nel settembre 2017, sarebbero finanziati da alcune case farmaceutiche, come GlaxoSmithKline, AbbVie e Novartis; il 29 luglio 2016, con decreto direttoriale n. 1531, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha incluso Ricciardi nella lista della «Procedura per la formazione delle Commissioni nazionali per il conferimento dell'Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di professore universitario di prima e seconda fascia», nonostante ad avviso dell'interrogante dovesse ritenersi incompatibile la presenza di Ricciardi; questi trascorsi incarichi e incompatibilità, a quanto consta all'interrogante, non risulta esservi traccia nel curriculum vitae e nelle «dichiarazioni di interesse», sia per le istituzioni pubbliche italiane sia per quelle internazionali; Ricciardi ha continuato a ricoprire la sua carica di professore ordinario di igiene presso la facoltà di medicina e chirurgia A. Gemelli dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma fino al settembre 2015, a giudizio dell'interrogante in contrasto con quanto previsto dal decreto legislativo n. 106 del 2012 (articolo 4, comma 2) che prevede che il presidente se «professore universitario, è collocato in aspettativa»; già nel 2015, per analoghi conflitti di interesse, l'allora presidente dell'Aifa, Sergio Pecorelli, è stato costretto a lasciare per i troppi legami con le aziende farmaceutiche che producono vaccini, ma anche per i ruoli di vertice inopportuni in società di venture capital sul mercato della farmaceutica –: se non si ritenga di dover necessariamente inoltrare, per quanto di competenza, una segnalazione all'Anac per ulteriori approfondimenti, in particolare con riferimento all'attività di valutazione dei vaccini; se non si ritenga di dover adottare le iniziative di competenza per estromettere Ricciardi dalle liste per la formazione delle Commissioni nazionali per il conferimento dell'abilitazione scientifica nazionale; se non si ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza per rimuovere dall'incarico Walter Ricciardi, con un provvedimento analogo a quello assunto nel 2015, per i suoi innumerevoli conflitti di interesse, nei confronti del presidente di Aifa Sergio Pecorelli». 




Anche l'interrogazione parlamentare 4/04534 del 27 gennaio 2020, prima che l'esecutivo italiano scatenasse il putiferio istituzionale, è stata elusa dallo stesso governo Conte 2:

"quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare al fine di scongiurare contagi nel nostro Paese, anche in considerazione del fatto che non esistono al momento terapie efficaci contro il nuovo virus cinese e che il contagio avviene da uomo ad uomo;
se non si ritenga opportuno promuovere controlli adeguati sia presso gli scali aeroportuali presenti nel territorio nazionale, sia nelle città ove è numerosa la presenza di cittadini cinesi, effettuando tutte le necessarie verifiche di rito sugli alimenti provenienti dalla Cina". 

E infine, come già anticipato, dei pandemic bonds, titoli sulle pandemie, sono stati emessi dalla Banca Mondiale e dalla Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo nel 2017 con un tasso di ritorno dell’11 per cento in collaborazione con l’Organizzazione mondiale per la Salute, nell’ambito di un Pandemic Emergency Financial Facility (Strumento finanziario in caso di emergenza da Pandemia). L’esborso massimo per le pandemie da coronavirus è stato determinato a 200 milioni di dollari e scatterebbe in caso di un certo numero di morti e di vicinanza geografica. I pandemic bonds sono stati modellati sullo scenario più plausibile di un coronavirus proveniente dalla in Cina. L'esborso massimo per le pandemie da coronavirus è stato determinato a 200 milioni di dollari e scatterebbe in caso che la pandemia duri per oltre 12 settimane, superi un certo numero di morti e sia presente in più di un Paese.  Le compagnie assicurative Swiss Re Capital Market e Matterhorn Re, hanno piazzato un “bond catastrofe” da 225 milioni $ per il 2020-2022. I pandemic bonds sono stati modellati (annuncio del 21 maggio 2016 al G7, alla presenza di Margareth Chan, direttore generale dell'OMS) sullo scenario più plausibile di un coronavirus proveniente dalla Cina (Reuters, 19 febbraio 2020).

L'evidente conflitto di interessi mina a dir poco la terzietà della stessa OMS - ormai addomesticata dalla Gates Foundation - e ne mette in discussione l'autorevolezza, poiché il ruolo di super partes non è più garantito. Per caso il governo Conte bis intende compiere una valutazione sul valore scientifico delle raccomandazioni che provengono dall'OMS, in ragione dei palesi conflitti di interesse, in base alle reali condizioni epidemiologiche del nostro Paese? Alla luce delle criticità sopra evidenziate, non è forse opportuno adottare le iniziative di competenza per rivedere la designazione di Ricciardi come membro (per l'Italia) del Consiglio esecutivo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità? A proposito: come mai non dice nulla degli 851 morti da Coronavirus in Arabia Saudita nel solo mese di settembre dell'anno 2019, nonché dei numerosi casi di contaminazione da Coronavirus negli Emirati Arabi, tutti certificati dall'OMS? A gennaio del 2019 sempre l'OMS ha dichiarato come "pericoloso per la salute globale il rifiuto dei vaccini". L’OMS ha affermato che sono in fase di sviluppo almeno 20 diversi vaccini per il coronavirus e si aspetta alcuni risultati iniziali entro le prossime settimane. Gates ha previsto che i test per un vaccino su larga scala potrebbero iniziare a giugno. Singolare coincidenza: nel 2017, Gates aveva lanciato un avvertimento su un «patogeno disperso nell’aria» che avrebbe potuto uccidere fino a 30 milioni di persone e che sarebbe potuto emergere nei successivi 10-15 anni. La Fondazione Gates non ha risposto a una richiesta di commento di Forbes. 


Riferimenti:

Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017. 

Gianni Lannes, VACCINI CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018. 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/03/coronavirus-targato-bill-gates.html 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/03/coronavirus-bill-gates-luntore.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=popolazione+mondiale

https://www.youtube.com/watch?time_continue=7&v=EKIl34rV-3o&feature=emb_logo

https://pdf.usaid.gov/pdf_docs/PCAAB500.pdf

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/01801&ramo=C&leg=18














http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/02613&ramo=C&leg=18