5.3.20

IL NUOVO CORONAVIRUS SPUNTATO IN ITALIA NEL 2012!




di Gianni Lannes

Nuovo Coronavirus: un'emergenza infinita? Secondo i riscontri istituzionali è una vecchia conoscenza (in versione primordiale): un prototipo propagatosi sempre dalla Cina nel resto del mondo, segnalato ufficialmente anche in Italia (Toscana) 8 anni fa, come documentano la circolare del 16 maggio 2013 e i comunicati stampa emessi dal ministero della Salute, appunto il 31 maggio e l'1 giugno dell'anno 2013. «Tutto sotto controllo»: parola dell'allora ministro al ramo Beatrice Lorenzin (vaccinista dell'infanzia e dell'adolescenza a tutto spiano nel 2017), in risposta alle interrogazioni datate 4 giugno 2013, numero 3/00095, sottoscritta da ben 8 deputati tra cui la virologa Ilaria Capua e all'ex ministro della salute Renato Balduzzi, nonché la numero 3/00096. Dunque, niente di politicamente sorprendente. Ma allora come mai l'esecutivo tricolore nel 2020 si è fatto trovare così impreparato e a rimorchio passivo degli eventi internazionali?





L'Istituto Superiore di Sanità (il controllore), a parte incassare 115 mila euro dalla Glaxo Smith Kline (multinazionale inglese di vaccini) è forse in letargo? In questi ultimi 7 anni da allora, non ci si poteva attrezzare adeguatamente, attivando una prevenzione rigorosa a tutti i livelli?







In base ai dati ufficiali soltanto il 31 gennaio 2020 il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria per il nuovo coronavirus, esattamente il giorno seguente all'allerta dell'OMS. La decisione è stata assunta subito dopo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (sul libro paga della Gates Foundation) ha dichiarato l'emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale.


Se il rischio è sussistente come certificano i recenti decreti legge ed il dpcm di ieri 4 marzo, perché mai il presidente della Repubblica non è stato avvertito puntualmente mettendo a repentaglio la sua salute per incontrare in questi primi mesi del 2020, migliaia di persone (incluso il numero 1 della Microsoft), in giro per l'Italia (Padova, Trento, Livorno, Parma, Benevento, Teramo, Roma), fino all'inaugurazione della mostra su Raffaello appena due giorni fa? Se il pericolo sussiste allora il governo Conte ha mandato allo sbaraglio Mattarella; viceversa, se non c'è pandemia, allora lo stesso esecutivo Conte ha sequestrato l'Italia intera, procurando un danno incalcolabile al nostro straordinario Paese. A rigor di logica: delle due l'una. A proposito: per il capo dello Stato nostrano non valgono le distanze di sicurezza biologica e i divieti vigenti per gli altri comuni mortali?




 Avvocato Conte quale opzione sceglie, lei che nel suo ultimo decreto (dpcm 4 marzo 2020) ha confuso la malattia con il virus? Colpo di Stato, alto tradimento, tentata strage, dabbenaggine o cosa? In ogni caso, a scanso di equivoci scientifici, o giuridici, la World Health Organization non ha attestato alcuna pandemia del nuovo Coronavirus. Per quale ragione primo ministro Conte lei alimenta gli allarmismi? Si rende conto del danno incalcolabile all'Italia e agli italiani causato dal suo governo?

«La verità è l'antidoto più forte. La trasparenza è il primo vaccino di cui dotarci» ha dichiarato ieri pomeriggio 4 marzo 2020, in conferenza stampa, il primo ministro pro tempore. Bene, bravo, bis d'aria fritta? Andiamo alla sostanza dei fatti, boicottando le opinioni. Allora perché nel corso della XVIII legislatura in corso, lo stesso governo Conte 2, ha eluso ben 67 atti parlamentari (interrogazioni e interpellanze) relativi sempre al cosiddetto nuovo Coronavirus? Minimizzazione, improvvisazione, inettitudine, eccesso di zelo, dimenticanza, disinteresse? Ancora il 20 febbraio 2020 il sottosegretario di Stato, Sandra Zampa, ha replicato così ad un'interrogazione in merito:

«Come riportato dal Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC), la probabilità di osservare casi a seguito di trasmissione interumana all'interno dell'Unione Europea (UE) e del Regno Unito attualmente è stimata bassa. La probabilità di infezione per la popolazione UE/SEE (spazio economico europeo) e del Regno Unito è considerata molto bassa. Sebbene siano stati segnalati casi importati da diversi paesi UE e dal Regno Unito, il numero complessivo di casi segnalati nell'area rimane basso e sono in atto misure di contenimento...Si informa inoltre che attualmente in Italia non vi è circolazione virale».

Il governo Conte bis sta facendo tutto il possibile per contrastare incisivamente l'ennesima emergenza sanitaria importata dall'estero?

Prendiamo a caso tra i 67 atti parlamentari inevasi, qualche interrogativo parlamentare rivolto al governo Conte bis, a cui lo stesso non ha risposto: «quali siano i rischi che corre l'Italia rispetto al diffondersi di questo virus e quali iniziative si intendano adottare per cercare di arginare la diffusione del ceppo (3-01259 del 27 gennai 2020)». Altre interrogazioni giacciono in Parlamento senza risposta e sottolineano la situazione dei militari tricolore: «nulla è stato previsto in ordine alla tutela dei militari impegnati nelle operazioni «Strade sicure», che prestano il loro servizio nelle stazioni metropolitane e in altri luoghi di notevole passeggio; tali condizioni li espongono fortemente al rischio di contagio e a ulteriori rischi di diffusione del coronavirus –: quali urgenti iniziative il Governo intenda adottare a tutela dei militari impiegati nell'operazione Strade sicure». Sempre il 27 gennaio scorso, altri atti parlamentari indirizzati al governo italiano hanno evidenziato quanto segue senza destare l'attenzione di Palazzo Chigi: «quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare al fine di scongiurare contagi nel nostro Paese, anche in considerazione del fatto che non esistono al momento terapie efficaci contro il nuovo virus cinese e che il contagio avviene da uomo ad uomo; se non si ritenga opportuno promuovere controlli adeguati sia presso gli scali aeroportuali presenti nel territorio nazionale, sia nelle città ove è numerosa la presenza di cittadini cinesi, effettuando tutte le necessarie verifiche di rito sugli alimenti provenienti dalla Cina».

La vera emergenza è un'altra: per esempio l'inquinamento dell'aria che l'anno scorso ha ucciso in Italia 80 mila persone, mentre l'influenza e le malattie delle basse vie respiratorie hanno falcidiato quasi 25 mila tra cittadine e cittadini, non risparmiando i bambini. I dati dell'Istat, ma non solo, parlano chiaro. 

Bisogna porre attenzione a ciò che le autorità non dicono, ossia non rivelano all'opinione pubblica: i giochi economici, le indicibili alchimie politiche eterodirette attivate in confortevoli saloni istituzionali, dove le pedine sono le ignare persone che si arrabattano per il quotidiano sopravvivere. Il bollettino di guerra veicolato dai mass media sempre più servili al potere, provoca ansie e sospetti, mentre le strade dello Stivale diventano sempre più deserte. In fondo, la paura è la più potetente arma di controllo delle masse addomesticate.

Sia chiaro, però, a nessuna autorità, ma proprio a nessuno è consentito di mettere a repentaglio la vita di un solo essere umano, figuriamoci dell'intera popolazione italiana o del pianeta Terra.

 Riferimenti:



































http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/04878&ramo=C&leg=18

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/04841&ramo=C&leg=18

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/04822&ramo=C&leg=18

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http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/02873&ramo=S&leg=18