25.8.18

GENOVA



di Gianni Lannes

A Genova «tutto il ponte era malato» attestano i periti della locale Procura della Repubblica. Non era pericolante solo la parte est. A dirlo non sono solo i documenti del recente passato e le due interrogazioni parlamentari al ministro Delrio (datate 2015 e 2016) rimaste senza risposta governativa, ma gli esperti incaricati dai pubblici ministeri, che hanno effettuato un accurato sopralluogo.

22.8.18

SUD ITALIA DEPREDATO!



di Gianni Lannes

Contropartite alla sottrazione di ricchezza naturale del Mezzogiorno? Da mezzo secolo lo sfruttamento coloniale anche nel Meridione d'Italia non prevede che briciole microscopiche. Alla voce sottosviluppo calcolato e pilotato dai politicanti italidioti, in una terra ricca di risorse naturali e umane. Miliardi di metri cubi di metano sottratti dal 1969 ad oggi nella sola provincia di Foggia, ovvero l’antica Daunia dove sono operativi ben 125 pozzi (12 concessioni e 2 centrali turbogas). L’attività estrattiva ha procurato ingenti danni ambientali (terremoti indotti) in particolare inquinamento delle falde acquifere, come attestano i documenti ufficiali dell’Eni e le conferenze di servizio a livello regionale.

Non è tutto. La regione Puglia, di recente, il 20 marzo scorso, nella solita disattenzione generale, con la deliberazione della giunta Emiliano numero 444 ha sottratto le aliquote sui proventi del gas rubato a 7 Comuni della Capitanata, così in palese violazione delle normative in vigore (decreto legislativo 625 del 25 novembre 1996, legge regionale numero 7 del 21 maggio 2002), ha destinato quei fondi ad altre province. L'unico sindaco a rendersi conto della rapina in corso a danno dei Monti Dauni, è il primo cittadino di Biccari, l'avvocato Gianfilippo Mignogna, che prontamente ha scritto a Conte e Di Maio, senza però ricevere risposte (a tutt'oggi). Addirittura dal disastroso sfruttamento eolico - che ha martoriato impunemente la Capitanata - ai comuni non arrivano più le misere royalties.

18.8.18

TRIVELLE E TERREMOTI INDOTTI



 di Gianni Lannes

In attesa della prossima strage di Stato tricolore a danno dell'ignara popolazione italiana, "in Molise si è aperta una nuova faglia sismica", rivela il sismologo Enzo Boschi. E così si sono manifestati in breve tempo una serie di terremoti con ipocentro superficiale, ossia a scarsa profondità (9 chilometri). Stoccaggio gas "Treste" tra Abruzzo e Molise: nel 2017 è stato emanato dal ministero dell'Ambiente il decreto di V.I.A. favorevole allo stoccaggio in sovrapressione e all'ampliamento con 4 nuovi pozzi di idrocarburi, nonostante il parere negativo dei Vigili del Fuoco. Attenzione: lo sfruttamento senza scrupoli di madre Terra costa caro, in termini di danni, ma soprattutto la perdita di vite umane.


17.8.18

PONTI SCADUTI



di Gianni Lannes

Tutto previsto nel belpaese che va a rotoli? Una strage annunciata di civili in tempo di pace. In Italia si paga il pedaggio autostradale anche per morire addirittura in tenera età. Insomma, muri anzi lutti al posto dei ponti di civiltà. 38 morti accertati (per ora), una ventina di dispersi, 15 feriti di cui 9 in codice rosso, danni e distruzioni, nonché 331 nuclei familiari senza casa. Una tragedia annunciata da tempo, su cui si è scatenato il solito sciacallaggio politico all’italiana. Diecimila ponti che preoccupano con i loro oltre 50 anni, sono vecchi a affaticati dal traffico veicolare, da revisionare e non  adeguati alla nuova norma del 2008, che regola il grado di sicurezza strutturale. Ha denunciato, però solo adesso il Consiglio nazionale delle ricerche: "Nessuno è ancora a conoscenza di un registro unico su queste strutture, che dia la possibilità di monitorarne la situazione". A parlare di “ponti scaduti” è il direttore dell’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Cnr, Antonio Occhiuzzi, il quale spiega che «gli elementi principali alla base del rischio crollo, secondo i dati, sono volumi di traffico e l’età dei manufatti. Quando quest’ultima è superiore a 50 anni e le strutture sono ancora interessate da grossi volumi di traffico, si accende un campanello d’allarme: questi ponti sono diecimila». Peraltro, ben due interrogazioni parlamentari (numero 4/05731 del 28 aprile 2016 e numero 4/04712 del 20 ottobre 2015) sulla pericolosità del ponte Morandi a Genova, indirizzate al ministro Graziano Delrio, non hanno mai avuto risposta.

15.8.18

PUGLIA: LA RAPINA DEL GAS


foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes

Energia a perdere: trivelle autorizzate sulla terraferma con il beneplacito di Vendola prima e di Emiliano dopo. Numeri ufficiali nella sola Daunia: 125 pozzi produttivi su 12 concessioni di coltivazione che si protendono per ben 1.092, 88 chilometri quadrati, nonché 7 permessi di ricerca su altri 943,34 chilometri quadrati, ed infine una concessione di coltivazione per un giacimento marginale (altri 41,75 chilometri quadrati). A conti fatti il metano non dà una mano alla Daunia, dove è in atto dal 1969 un gigantesco furto di gas naturale estratto dal sottosuolo e dirottato altrove, incluse due centrali turbogas.

I malcapitati comuni della Capitanata hanno ricevuto meno delle briciole in soldoni, ma in compenso hanno incassato i danni ambientali - e le incalcolabili conseguenze sanitarie - provocati soprattutto dal cane a sei zampe. Ultima beffa: gli autoctoni pagano senza fiatare salate bollette del gas ai francesi di Edf.


MOLISE: TERREMOTI DA IDROCARBURI

fonte: INGV

fonte: ministero Sviluppo economico



 di Gianni Lannes

C'entra madre Natura oppure l'ingordigia dell'uomo? Uno sfruttamento coloniale senza limiti del Sud Italia. Stanotte, dopo la strage annunciata di civili in tempo di pace a Genova, una scossa di intensa magnitudo con epicentro a Montecilfone - ed ipocentro di 19 chilometri - ha fatto tremare la provincia di Campobasso e la limitrofa provincia di Foggia. Singolare coincidenza: proprio nella stessa area è in atto la coltivazione di idrocarburi intestati alla Gas Plus. In totale le concessioni ministeriali col beneplacito della minuscola regione Molise ammontano a ben 7 per un estensione di 329,33 chilometri quadrati, senza contare i numerosi permessi di ricerca nonché un’istanza di stoccaggio del gas. Dal terremoto a Caviaga in poi, provocato dall'Eni, la letteratura scientifica offre innumerevoli esempi di tremori tellurici indotti o provocati dalla speculazione economica, se non dalle attività belliche come ad esempio l'esplosione di ordigni nucleari o l'iniezione nel sottosuolo di energia elettromagnetica.


Riferimenti:








https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=caviaga

Gianni Lannes, TERRA MUTA, Pellegrini editore, Cosenza 2013.

14.8.18

IDENTITA’ MEDITERRANEA



Mediterraneo - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

di Gianni Lannes

Chi la ricorda? Smarrita, anzi disintegrata dal culto del calcolo che tutto divora ed annienta. A rischio scomparsa dal momento in cui identità commerciali fabbricate a tavolino e lontane anni luce dalla vera storia delle classi popolari, prendono piede attraverso il folklore ad esclusivo uso e consumo turistico. Insomma, immagini e sonorità da cartolina edulcorata. Il rischio del nostro Sud è quello del finto etnico: sagre, manifestazioni canore, feste medievali che non corrispondono alla memoria storica, alla cultura popolare, ma piuttosto alla strategia dello spettacolo che opera un’azione manipolatrice e falsa.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=mediterraneo 




5.8.18

INCUBO AD ARIA CONDIZIONATA


Venezia: "aerosochemioterapia" bellica


di Gianni Lannes

Incubo ad aria condizionata: con questo titolo, Henry Miller narrava già nel 1941 la deriva di una società “avanzata”, quella nordamericana, che garantiva (si fa per dire!) con l’artificio tecnologico la ricerca del sollievo dal caldo. E così facendo snaturava la realtà naturale, trasformando anche il clima in una possibilità di scelta consumistica: interni freddi che sbarrano fuori l’estate e surriscaldamento centralizzato per ignorare l’inverno. A proposito: l'uso del clima è un'arma. Titoli dei giornali odierni: "Bombe d'acqua dopo l'afa. Italia al fresco, l'Europa arde".