31.12.23

ULTIMI DELL'ANNO!

 


di Gianni Lannes

Un bimbo minuscolo, ricoperto dalla polvere di guerra portato all'ospedale Nasser di Khan Yunis con gli infermieri che gridano: "E' vivo, respira ancora". L'immagine è stata diffusa nel mondo dalla Mezzaluna rossa.

Lo sterminio del popolo di Palestina non conosce tregua, grazie al bellico apporto dello zio Sam, al secolo Joe Biden da Washington. L'inquilino pro tempore della White House, bypassando il Congresso, ha dato il via libera all'invio in Israele di un altro carico di armamenti da 147,5 milioni di dollari.

Ad oggi, Gaza è quasi interamente rasa al suolo: circa 25 mila palestinesi sono stati uccisi, 60 mila feriti e ben 100 giornalisti ammazzati da Tel Aviv.

La Palestina è sola. Il Sudafrica del mitico Nelson Mandela a cui Arafat a suo tempo aveva donato una kefiah, è l'unico paese al mondo che non si è girato dall'altra parte e ha denunciato Israele per genocidio alla Corte internazionale di giustizia.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Israele

https://www.youtube.com/watch?v=otuDAwqOE20 

NIENTE DA FESTEGGIARE...!

 


di Gianni Lannes

Alla fine e all'inizio del nuovo anno si muore sotto le bombe e per fame. A Gaza è una carneficina nel cielo squarciato dagli aerei da guerra col marchio della stella di David. Non c'è niente da festeggiare: gran parte della popolazione araba non ha da mangiare. La fame non è un'arma di guerra, ma di sterminio del popolo palestinese. Nel campo di Jabaliya l'ennesimo bombardamento aereo israeliano ha distrutto un impianto di desalinizzazione dell'acqua.

Dopo le donne e i bambini, i giornalisti sono le vittime prescelte da Tel Aviv: ne sono stati assassinati ben 100. Mohammed Abu Hwaidi è stato centrato da un cecchino a est di Gaza City. Poche pre prima era stato ucciso il reporter Muhammed Khalifa, nel bombardamento della sua casa nel campo di Nuseirat. Per tutti loro Reporter senza frontiere ha presentato un'altra denuncia alla Corte penale internazionale per crimini di guerra commessi da Israele contro i giornalisti della Striscia: secondo l'organizzazione molti di loro sono stati volontariamente presi di mira dall'esercito israeliano. I corpi delle vittime marciscono per strada: accade a Beit Lahiya. La degenerazione criminale dell'intoccabile Israele non ha limiti nella sopraffazione e nell'annientamento della vita umana altrui.

Riferimenti:

https://www.icj-cij.org/sites/default/files/case-related/192/192-20231228-app-01-00-en.pdf#page=72 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Israele 

30.12.23

GENOCIDIO PALESTINESE

 


di Gianni Lannes

Ovunque macerie e sterminio di umani per bombardamenti indiscriminati, fame e malattie, mentre incombono nel mondo i crassi cenoni di capodanno. In Palestina le vittime della violenza israeliana sono in prevalenza donne e bambini. I teli bianchi arabi (kafan) per avvolgere i corpi dei morti non bastano. I palestinesi assassinati dall'aviazione di Israele (responsabile della strage di Ustica) sono troppi. E di molti non si conosce il nome, mentre aumentano i cadaveri irriconoscibili. 


 

Mentre l'Europa si gira dall'altra parte e i governini telecomandati d'Italia e di Germania forniscono armi allo sterminazionismo di Tel Aviv, il Sudafrica ha denunciato Israele alla Corte internazionale di Giustizia, con l'accusa documentata di aver violato la Convenzione del 1948 per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio: "Gli atti e le omissioni di Israele - è scritto nel comunicato - hanno natura genocida, perché commessi nell'intento specifico (...) di distruggere i palestinesi di Gaza come parte del più ampio gruppo nazionale, etnico e razziale palestinese". Il riferimento è a "l'uso indiscriminato della forza e la rimozione forzata degli abitanti". La richiesta prevede che la Corte si riunisca per chiedere misure atte a prevenire l'ulteriore commissione di atti di genocidio.

29.12.23

STRAGE DI NATALE

 

Gaza

di Gianni Lannes

Un altro bagno di sangue palestinese dell'Idf con bombe di eccezionale potenza su un'area densamente popolata. E lo stadio di Gaza trasformato in una prigione a cielo aperto per infanzia e adolescenza, nonché in un centro di tortura. A Natale le bombe israeliane sganciate sul campo profughi di al-Maghazi hanno mietuto oltre 100 vittime, in prevalenza donne e bambini; senza contare i tanti sepolti sotto le macerie. "Morti per errore"? Un  ufficiale israeliano ha spiegato all'emittente pubblica Kan che l'aviazione ha sganciato "ordigni impropri". Il tipo di bombe, ha aggiunto, "non corrispondeva alla natura dell'attacco, cosa che ha causato ingenti danni collaterali che avrebbero potuto essere evitati".

Chi fornisce ad Israele gli armamenti per il genocidio dei Palestinesi? In primis gli Stati Uniti d'America e in seconda battuta la Germania (export 2023: 11,7 miliardi di euro). Sotto il governino del "democratico" Olaf Scholz, nel 2023 l'esportazione risulta dieci volte superiore al 2022. Gran parte delle 200 autorizzazioni verso Tel Aviv sono state rilasciate dopo il 7 ottobre scorso.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=israele

https://edition.cnn.com/2023/12/27/middleeast/gaza-children-detained-idf-video/index.html 

TERRA PROMESSA?

 


 di Gianni Lannes

Terra promessa da chi? L'impero di Gran Bretagna elargisce una terra non sua a un popolo (disseminato nel mondo) che non ci vive, senza chiedere il permesso al popolo arabo (semitico) che è nato in Palestina e ci abita da millenni. Ai primi del Novecento il numero di ebrei era dieci volte inferiore agli abitanti arabi (musulmani e cristiani) autoctoni. Balfour era il ministrro degli esteri britannico che il 2 novembre 1917 aveva promesso al signor Rothschild (rappresentante del movimento sionista).

Da sempre Israele non vuole uno Stato indipendente accanto e quindi non solo esige muri, ma sparge illegalmente colonie abusive in Cisgiordania, secondo un caos strutturato che rende impossibile separare il territorio in due Stati, come sancito dall'ONU il 29 novembre 1947.

Che fare per impedire lo sterminio impunito dei Palestinesi? Una confederazione israeliano-palestinese: entrambi mantengono la propria effettiva sovranità interna e internazionale. L'utopia è realizzabile a patto che la cricca di nazifasti del Netanyahu venga sostituita con un governo democratico, arrestata in blocco e processata; che l'Autorità nazionale palestinese si rinnovi radicalmente; che i coloni ebrei ultraortodossi vengano sottoposti ad una cura risolutiva di umanità. Non è un'utopia, altrimenti sarà soluzione finale.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=israele

 

CALDO TELECOMANDATO!

 

Italia: 29 dicembre 2023 - foto Gilan

 

 di Gianni Lannes

Anno 2023: la scomparsa della luce invernale e del freddo. Mentre l'umanità è sempre più cieca, nel cielo ormai si stagliano ad ogni latitudine, aerei ben visibili ad occhio nudo, che spargono scie persistenti nell'aria che si trasformano in nuvole e infine in coltre nebulosa oltre l'orizzonte.

Italia: 29 dicembre 2023 - foto Gilan

 

Nella memoria collettiva la fredda luce di Natale ha da sempre qualcosa di speciale. Non ora, non adesso. Il Natale 2023 è passato dalla cronaca alla storia per le giornate miti, i mandorli in fiore e un'atrmosferav calda lontana anni luce dalla bianca atmosfera natalizia, almeno in Europa. Il fenomeno è stato fulmineo e folgorante. A livello globale, il 2023 è l'anno più caldo mai registrato. Tra quache tempo l'algida luce di Natale sarà solo un pallido ricordo.

24.12.23

NATALE: GENOCIDIO PALESTINESE

 

di Gianni Lannes

Neanche il Natale arresta i bombardamenti indiscriminati di Israele sui civili palestinesi, dopo la farsa della risuoluzione Onu. La pulizia etnica di Tel Aviv è sempre in corso, foraggiata dagli United States of America. Anche Betlemme è una citta prigioniera. La drammatica situazione con la popolazione araba alla fame, smaschera tutta l'ipocrisia dell'Europa, a partire dal telecomandato governino Meloni. Una famiglia di profughi in Palestina, forse vi ricorda qualcosa o qualcuno? Le prime vittime sono i bambini.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/12/natale.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/12/israele-da-vittime-carnefici.html 

USA: INDUSTRIA DELLA GUERRA INFINITA!

 


di Gianni Lannes

La Lobby ebraica (Aipac) controlla gli Stati Uniti d'America sotto ogni profilo: banca, finanza, mass media, Hollywood e così via, a beneficio e dello Stato nazifascista d'Israele. L’industria della difesa negli Stati Uniti d'America è nota anche come complesso militare-industriale. Solo sei grandi appaltatori dominano il mercato della difesa e si dividono una grossa fetta del bilancio militare USA, che si prevede raggiungerà quasi mille miliardi di dollari nel 2024. La filiera delle società di approvvigionamento della difesa è posseduta e gestita da Wall Street e dalla City di Londra. I principali appaltatori della difesa sono sei, in ordine di importanza: Lockheed Martin, Raytheon, Northrop Grumman, Boeing, General Dynamics e L3Harris Technology.


 

23.12.23

POESIA DEL CALCIO

 
foto Gilan

Bambini e ragazzi che giocano anche sotto la pioggia e nel fango. Ho visto una partita di pargoli e ho pianto dalla gioia. Niente calci di punizione. Il vero calcio non è quello strapagato di fuoriclasse vuoti a perdere osannati dalla pubblicità regresso, ma la passione e il talento innato di bambine e ragazzi intessuto gratuitamente nel mosaico dell'esistenza. Vale a dire: gesti, emozioni, suggestioni, impegno, coraggio, sofferenza e poesia nei campi polverosi di estrema periferia e nelle strade malandate dei quartieri poveri. Insomma, il calcio non è solo un gioco, ma un'avventura primordiale, non è il fine bensì il mezzo di di emancipazione per tanti autentici campioni della vita.

Gilan

CONFUSIONE NUCLEARE

 

Cisam - centrale nucleare militare (S. Piero a Grado) - foto Gilan)

di Gianni Lannes

Nuove centrali nucleari in Italia: che brutta scoria, non è rinnovabile e non rappresenta l'energia del futuro. Nel Belpaese dell'eterodiretto governino Meloni si va dalla fusione alla confusione nucleare; insomma una nuova disavventura, proprio quando non si è ancora conclusa positivamente la stagione delle scorie radioattive. La tecnologia (a chiacchiere fritte) propagandata da Giorgia Meloni in teoria si otterrebbe dalla fusione degli isotopi dell'idrogeno (atomi leggeri) che potrebbero liberare un'elevata quantità di calore; però occorrono temperature elevatissime da realizzare in ambiente confinato e durevole nel tempo. Prima obiezione: perché non ricavare direttamente energia dal sole invece che sfruttare con questo procedimento ancora le fonti fossili? La risposta è la distrazione di massa. Nessuno governicchio tricolore ha ancora individuato il luogo dove erigere in sicurezza il cosiddetto deposito unico nazionale dei rifiuti atomici. E a tutt'oggi, le 5 centrali nucleari (inclusa quella militare di San Piero a Grado in provincia di Pisa) non sono ancora effettivamente dismesse e bonificate. Il vero nodo è la copeertura tra l'uso militare e l'uso civile dell'energia atomica. Un rapporto in base al quale è notoriamente giustificabile il primo uso (princupale) senza il paravento del secondo. Fissione e fusione sono due tecnologie inventate esclusivamente per scopi militari. Le bombe atomiche sganciate nel 1945 su Hiroschima e Nakasaki erano due ordigni a fissione, mentre mediante la fusione nucleare è stata messa appunto la micidiale bomba H (alla voce Teller e la geoingegneria ambientale), ovvero all'idrogeno. La sbandata nuclearista della neofascista Meloni (in materia palesemente incompetente) alla luce dei fatti e della logica, non solo compromette l'ambiente e l'economia, ma non è altro che l'ennesimo favore alle multinazionali industriali e ai potentati militari che pretendponpo di tradurre il nucleare civile in nucleare militare per aumentare il potenziale bellico distruttivo.

ISRAELE: DA VITTIME A CARNEFICI

  



di Gianni Lannes

Infanzia e adolescenza araba assassinate in massa e alla cieca per ordine del macellaio Netahyahu. Neonati, bambini, e ragazzi: più di 8 mila vittime in Palestina massacrate dall'esercito di Tel Aviv dal 7 ottobre scorso ad oggi (23 dicembre 2023) in violazione di tutte le regole internazionali. Almeno dal 1948, se non prima, lo Stato di Israele viola il diritto internazionale e si sottrae al rispetto dei diritti umani, utilizzando contro la popolazione civile palestinese armi proibite, come le bombe a grappolo (fornite dall'Occidente: United States of America, Regno Unito, Francia, Germania, Italia), ricorrendo arbitrariamente alla detenzione di chiunque senza un processo, abusando della forza militare letale contro persone inermi.

«Anche le guerre hanno delle regole» ha affermato Antonio Guterres, il segretario generale delle Nazioni Unite, per poi aggiungere che «l'incubo di Gaza è ben più di una crisi umanitaria. È una crisi dell'umanità. Gaza sta diventando un cimitero di bambini».

Amnesty International descrive le “prove schiaccianti” della violazione del diritto internazionale. Mentre Israele dichiara di non poter garantire la sicurezza dei giornalisti (ne ha già assassinati ben 73, in due mesi e poco più) Reporters sans frontière lo accusa di mirare deliberatamente sui colleghi. Le agenzie dell'ONU e le organizzazioni umanitarie fanno circolare sui social network (nonostante la censura di Facebook) le proprie considerazioni: “Gli ospedali, le scuole, le ambulanze, le moschee e i cimiteri non sono bersagli. «È quel che ci sforziamo di fare: il minor numero possibile di vittime civili. Sfortunatamente (i nostri sforzi, ndr), non hanno avuto successo» ammette Benjamin Netanyahu (Cbs News, 16 novembre 2023).

22.12.23

ONU SENZA TREGUA...

 


di Gianni Lannes

Nessuna tregua, neanche per seppellire i morti, anzi dopo aver distrutto il cimitero di al-Faluja, le ruspe israeliane hanno devastato le tombe di Sheikh Shaban ed esumato i corpi, schiacciati e mutiliti dai mezzi pesanti militari in transito. Le immagini mostrano i corpi, anche di bambini, avvolti nei  teli. Le prime vittime della guerra di sterminio compiuta da Israele sono 8 mila bambini palestinesi, ammazzati in tre mesi. Le bombe e i missili che l'amministrazione United States of America targata Joe Biden fornisce da sempre al regime totalitario di Tel Aviv uccidono in media un bambino ogni dieci minuti a Gaza, aveva denunciato ai primi del mese di dicembre 2023, addirittura l'Oms. Parole ufficiali e globali cadute nel vuoto. E la striscia di sangue ha continuato ad allungarsi ancora. La prima vittima è la verità: non si può far passare - come fanno politicanti venduti e mass media telecomandati - il sicario per martire. Se si accetta il genocidio del popolo autoctono di Palestina, senza tentare di arrestare questa strage impunita sotto gli occhi del mondo, allora è stato superato un punto di non ritorno.

Alla prova dei fatti, le guerre corrono più veloci dell'ONU, ormai da molto tempo. Nella Carta delle Nazioni Unite la parola veto non esiste. Si deduce o forse si inferisce dalle norme di voto, ma comunque non è presente da nessuna parte. Sul Medio Oriente i veti provengono solo e sempre dagli States. Dal 1972 fino al genocidio in corso in Palestina, il Consiglio di sicurezza ha discusso ben 47 risoluzioni che riguardano Israele (militarmente protetta nonché bellicamente rifornita dallo zio Sam). Gli Stati Uniti hanno posto il veto a tutte, tranne ad una, insignificante. Washington (sotto il ferreo controllo dell'Aipac) tiene il mondo in bilico, sull'orlo di guerra mondiale (il conflitto finale di tipologia nucleare), appeso a una parola che non c'è.

 Riferimenti:

 https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=israele

21.12.23

ASILO CHIUSO!

 

foto Gilan

 

di Gianni Lannes

Ultimi due lustri: ben 30 mila giovani persone hanno perso improvvisamente la vita nel Mediterraneo, mentre erano in viaggio alla ricerca di una vita migliore. Almeno 1.143 erano bambini e adolescenti. Dal 2014 è cresciuta la percentuale dei minori sul totale di morti e dispersi, dall’1 per cento al 4,3 per cento del totale. I numeri ufficiali delle vittime sono comunque ampiamente sottostimati.

Dall'anno 2014 sono arrivati via mare, in Italia, circa 113 mila minori non accompagnati. Quest’anno, dal primo gennaio, sono oltre 11.600 i minori approdati dalla rotta marina senza figure adulte di riferimento. E a migliaia sono svaniti nel buco nero del vecchio continente. Sono stati trasformati in pezzi di ricambio o sfruttati fino alla fine prematura?

 

foto Gilan

 

ITALIA: MENO 32.932 PERSONE!

 

tricolore - foto Gilan

Italia più vecchia e meno popolata: lo attesta l'ultimo censimento Istat. La popolazione del Belpaese cala ancora: al 31 dicembre 2022 i residenti erano 58.997.201, ossia 32.932 individui in meno rispetto all'anno precedente. Le donne risultano la maggioranza: 51,2 per cento. E nascono anche meno bambini. Qualità della vita sensibilmente in calo e i cosiddetti stranieri si contano in 5.141341, ossia 2,2 per cento in più rispetto al 2021. La falsa pandemia covidiota, vale a dire un esperimento globale ha accelerato il declino iniziato nel 2014. Il decremento demografico del 2022 interessa quasi esclusivamente il Sud (meno 3,8 per mille) e solo marginalmente il Centro (meno 0,1 per mille). Il Nord segna invece più 1,6 in virtù della dinamica migratoria che produce complessivamente un saldo di 261 mila individui, il più elevato osservato negli ultimi 11 anni. L'altro primato negativo è quello delle nascite (393 mila) contrapposto a un alto numero di decessi (715 mila). Il tasso migratorio con l'estero, pari al 4,4 per mille in media nazionale, varia dal 3,2 per mille al sud, al 5,1 per mille del Centro. Il Nord è l'area più attrattiva, mentre prosegue la perdita di popolazione del Mezzogiorno (meno 67 mila). L'eta media è pari a 46,4 anni, mentre la regione dove si vive meno è la Campania.

ITALIA SUBORDINATA AGLI USA!

 

28 luglio 2023
 

di Gianni Lannes

8 mila bambini palestinesi sono stati ammazzati dall'esercito israeliano (Tsahal) a Gaza nel giro di appena tre mesi e non c'è alcun rapporto con Hamas. Non si tratta di effetti collaterali ma di uno sterminio calcolato fin dalle culle.

Lo zio Sam ordina e l'Italietta obbedisce. L'acritica subordinazione agli USA e dunque alla Nato provoca disastri per l'Italia,  e la rende un obiettivo militarmente sensibile in caso di guerra, screditandola inoltre sul piano geopolitico, strategico, giuridico, economico e morale. Chi rammenta l'inchino estivo al macellaio Henry Kissinger esibito negli States dall'arruffapopoli della Garbatella?

L'Italia non conta più nulla, è vero, ma quota ancora parecchio e tanto come Staterello esportatore di armi per conto terzi: infatti è tra i primi nel mondo (3,8 per cento delle vendte globali), e alla testa del ministero della Difesa (pardon, della guerra) come nel Piddì, c'è chi cura questo commercio di morte da anni.

19.12.23

“STERMINATELI TUTTI”!

Distruzione e rastrellamento del ghetto di Varsavia


di Gianni Lannes

Parola d'ordine: "sterminateli tutti". Tre ostaggi israeliani fuggiti dai loro carcerieri reggono un bastone con un pezzo di stoffa bianca, ma i soldati israeliani pur riconoscendoli come propri connazionali, eseguono l'ordine di sparare e li uccidono senza pietà.

Dopo le dichiarazioni di Netanyahu su “Hitler che non voleva uccidere gli ebrei”, c'è di peggio nella “terra promessa” dove infuria la guerra di sterminio. «L'intera Striscia di Gaza deve essere svuotata. Rasa al suolo. Come Auschwitz. Facciamone un museo perché tutto il mondo veda cosa Israele può fare. Dovrebbe assomigliare al campo di Auschwitz»: questa la frase testuale pronunciata da David Azoulai, sindaco della città israeliana di Metulla in Palestina, resa alla radio israeliana 103 Fm, domenica 17 dicembre 2023. Tra i primi a condannare le parole del primo cittadino c'è il museo Auschwitz-Birkenau: “Azoulai sembra voler usare il simbolo del più grande cimitero del mondo come una sorta di espressione malata, odiosa, pseudo-artistica - ha scritto su X il museo del lager nazista in Polonia, simbolo della Shoah - Le sue parole potrebbero suonare come un appello all'omicidio su una scala simile a quella di Auschwitz. In quel campo di sterminio furono assassinate 1,1 milione di persone, di cui 1 milione di ebrei. Il museo ha chiesto al governo israeliano di intervenire. Tempo perso, dinanzi all'orrore quotidiano somministrato ai Palestinesi da Tsahal.

In un'intervista ai media israeliani +972 e Local Call, un ufficiale di Tsahal è stato inequivocabile: i barbari di Hamas uccidono i civili e lanciano razzi alla cieca sulle città israeliane, nella speranza che non vengano intercettati e possano fare qualche danno. Tsahal incarna invece la civiltà: mica sgozza i civili; lancia bombe scegliendo i bersagli con l'aiuto dell'intelligenza artificiale. Ha elaborato un programma denominato Habsora (Vangelo) che genera automaticamente i suoi obiettivi e funziona come una “fabbrica del massacro”. 

18.12.23

GENOCIDIO PALESTINESE!

 

New York Times - 4 dicembre 1948


di Gianni Lannes

    Oltre la strage e più del massacro, ben peggio della carneficina. Sotto gli occhi passivi del mondo: il genocidio del popolo Palestinese, realizzato impunemente da Israele e legittimato dall'Occidente (USA, Unione europea, e pure governino Meloni). Cos'è un genocidio? Ad esempio: un cumulo di macerie che sanguinano come montagne ferite; sono brandelli di infanzia in un cimitero di bambini, gambe di pargoli, corpi dilaniati di neonati, membra maciullate di fanciulli, facce squarciate intrise di terra, gente brutalizzata che fugge terrorizzata, persone che bruciano sotto le bombe al fosforo, esseri umani grandi e piccini che impazziscono dal dolore, masse di civili deportati in un buco nero. Se questo è il genocidio, ebbene, allora è vero, a Gaza non è stato ancora portato a termine dal regime ebraico di Tel Aviv lo sterminio totalitario. Per questo gli israeliani di Netanyahu non se ne vanno, la tengono cinta d'assedio, la bombardano notte e giorno da terra e dal mare, perché ci sono ancora delle pietre in piedi a Gaza e finché rimane pietra su pietra ci può essere sempre un Palestinese tra ciascuna di esse e non si può andar via senza aver ultimato la soluzione finale. Scuole, ospedali, moschee e anche giornalisti sono bersagli da abbattere per Israele. Chi fa rispettare le convenzioni umanitarie? Chi assicura il diritto internazionale? Chi garantisce il diritto alla vita? Chi assicura la libertà?

    

ISRAELE: LA CONDANNA ITALIANA IN PASSATO!

  


di Gianni Lannes

Quando in Italia la politica aveva una decenza etica. Nel Parlamento giacciono spesso senza risposta centinaia di atti ispettivi presentati da innumerevoli deputati e senatori ai governi tricolore, in relazione agli atti efferati e criminali dello Stato totalitario di Israele: dal genocidio del popolo Palestinese, alla violazione dei diritti umani, al traffico di armi da Roma a Tel Aviv. Sapere è un dovere.

 



ONDE: DAL MARE ALLA MONTAGNA!

 

foto Gilan

Neve: embrione della vita sulle ali del vento. Nell'azzurro del cielo si staglia l'Appennino e la coltre bianca trasforma le montagne in onde marine...

Gilan

 

foto Gilan

 
foto Gilan


INCUBO NUCLEARE!

 


di Gianni Lannes

A un secondo dall'apocalisse nucleare per il dominio del mondo e la sottomissione dell'umanità. Dopo la guerra fredda torna alla ribalta mondiale la guerra calda. Il primo attore sulla scena è il regime totalitario e genocida di Israele, che grazie alle autorità francesi e alla solita copertura United States of America (previa eliminazione del presidente John Fitzgerald Kennedy) sponsorizzata in dollaroni e pressioni dalla mafiosa Aipac, a partire dal 1957 si è dotata segretamente di un arsenale nucleare, bombardando nel frattempo gli impianti nucleari di Iraq (1981) e Iran (2007). Il premier Begin è responsabile della strage di Ustica (27 giugno 1980). Oggi Tel Aviv dispone di missili Jerico III con una gitta di 5 mila chilometri, in grado di annientare qualsiasi obiettivo sulla Terra.

Pure Washington non scherza e resuscita la bomba atomica b61, aggiornata in versione 12 - in volo anche sui cacciabombardieri a capacità nucleare F35 - e la disloca in gran quantità in sei nazioncine dell'Europa sottomessa alla NATO: Italia, Germania, Olanda, Belgio, Turchia e Grecia, dove già esistono arsenali atomici a stelle e strisce. La terza guerra mondiale sarà l'ultima, poiché poi non resterà anima viva.

17.12.23

ISRAELE: STATO INVASORE E GENOCIDA!

 


 

di Gianni Lannes

Barbarie ebraica: olocausto sionista del popolo palestinese. Persone bruciate vive che muoiono dopo sofferenze atroci. Le autorità di Tel Aviv ammazzano anche i bambini con una brutalità senza eguali nella storia contemporanea, sparano alla cieca sui civili e lo conferma anche la CNN la quale dice che quasi la metà delle bombe sganciate sono bombe non guidate, in un territorio che ha una densità abitativa tra le più alte al mondo. Mister Netanyahu dichiara apertamente di fottersene delle risoluzioni dell'ONU che chiedono il cessate il fuoco, i suoi ministri dichiarano con una violenza e una cattiveria bestiale di voler continuare questa carneficina fino alla fine. Non ci sono più lacrime, non c'è più senso e non c'è più umanità nel vedere tutto ciò che combina l'impunita Israele. C'è solo la disumanità feroce quando si ammazzano in breve tempo, più di 25 mila persone di un gruppo etnico. Allora, nonostante l'era del vuoto totalitario, bisogna raccontare l'orrore del mondo perché non venga mai dimenticato.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=israele


16.12.23

ANCORA ARMI DALL'ITALIA A ISRAELE!

 


di Gianni Lannes

Sulle armi che hanno ucciso oltre 25 mila civili in Palestina dal 7 ottobre 2023, in gran parte donne e bambini a Gaza, c'è il nome indelebile dell'Italia. Impossibile negare l'evidenza. Basta trovare i riscontri compulsando le banche dati nazionali e internazionali, a partire dal Sipri: le prove ufficiali non mentono spudoratamente come i crassi politicanti covidioti. Cooperazione militare tra Italia e Israele: è questo il contributo alla violentata pace?

Che fare? Embargo generale verso Tel Aviv. I tre aspetti che giustificano ampiamente la richiesta di immediato ed effettivo embargo militare nei confronti di Israele da parte dell'Italia e dell'Unione europea, sono i seguenti: l’apartheid e la pulizia etnica, il ruolo centrale di Israele nella proliferazione degli armamenti e la sua totale impunità. Israele pratica dal 1948 l’apartheid contro il popolo palestinese in modo in modo quasi scientifico grazie alla sua forza e alla tecnologia militare. Tale crimine si accompagna con una pulizia etnica ininterrotta e costante che perdura da oltre cento anni, con il fine di realizzare uno stato ebraico “puro”. Israele, riveste un ruolo centrale nella proliferazione di armamenti per lo sterminio di massa e sistemi di sicurezza grazie alle sue pratiche e strategie aggressive e sofisticate, applicate e testate sulla popolazione palestinese, e proprio in virtù di ciò è riconosciuto come modello da imitare. Israele gode della più totale impunità e dell’appoggio della comunità internazionale, nonostante i suoi crimini siano ben documentati. La stessa Italia figura tra i primi partner nella collaborazione militare.


15.12.23

OLOCAUSTO PALESTINESE

 



di Gianni Lannes

Per lo sterminio dei Palestinesi da parte di Israele, non c'è data di scadenza. Ammazzare di meno: lo ha chiesto addirittura il consigliere della White House, tale Jake Sullivan, da qualche giorno sbarcato nella terra promessa. Avrà chiesto il permesso ai rabbini mafiosi dell'Aipac? Intanto, il conto dei morti palestinesi asassinati sale a 25 mila, in gran parte donne e bambini di Gaza. E non hanno pace neanche i morti: demolito dai criminali di Tel Aviv il cimitero di al-Faluja.

 



Il 4 dicembre 1948 Albert Einstein, insieme ad altre personalità ebree tra cui Hannah Arendt, pubblicò una lettera sul New York Times. Erano passati solo pochi mesi da quando Israele aveva dichiarato l’indipendenza, e centinaia di villaggi palestinesi erano stati intenzionalmente demoliti dopo averne espulsi gli abitanti. La lettera denunciava il nuovo partito Herut di Israele e il suo giovane leader, Menachem Begin. Herut era una costola della banda terroristica Irgun, famosa per i numerosi massacri di comunità arabe palestinesi conclusisi nella Nakba, la catastrofica pulizia etnica del popolo palestinese, cacciato dalla propria patria storica nel 1947-48. Nella lettera, Einstein e gli altri descrivevano il partito Herut (Libertà) come un “partito politico strettamente affine nell’organizzazione, nei metodi, nel pensiero politico e nell’ascendente sociale ai partiti nazisti e fascisti”.



14.12.23

ITALIA: TELENOVELLA NUCLEARE!

  

 

di Gianni Lannes

Ecco le 51 aree potenziali dove realizzare il mega deposito di scorie nucleari a bassa e media attività. L'elenco è stato reso noto ufficialmente il 13 dicembre 2023, dal ministero dell'Ambiente, con appena alcuni anni di ritardo. In realtà le zone potenziali individuate sono 67 e includono territori a rischio sismico come in Sicilia, Puglia e Basilicata. Senza contare cave e miniere dismesse (Pasquasia), già utilizzate dallo Stato italiano per occultare segretamente scarti pericolosi. E poi nello Stivale ci sono anche le inquinanti basi militari USA con licenza di assassinare aria, terra e mare. 



A proposito: dove saranno allocati i rifiuti radioattivi più pericolosi, ovvero ad alta attività? Non è dato sapere? O meglio, la popolazione non deve essere a conoscenza, in palese violazione della trasparenza amministrativa, nonché della Convenzione di Aarhus. Molto probabilmente, come avevo già indicato nell'anno 2014, saranno le isole (Sicilia, ma soprattutto Sardegna) ad ospitare la gigantesca discarica nucleare del Belpaese. Gli enti locali hanno la possibilità di presentare anche autocandidature, un meccanismo (affaristico-clientelare) che rischia di ingessare nuovamente l'operazione. Ma che fine faranno i numerosi depositi di scorie atomiche disseminati in Italia? Altra incognita: la Sogin, che a tutt'oggi, non solo ha sperperato una montagna di denaro pubblico con scarsi risultati, ma non ha ancora bonificato effettivamente le 4 centrali nucleari civili e i centri di lavorazione del combustibile nucleare; mentre quella militare di San Piero a Grado in provincia di Pisa rimane un sito fantasma, scomparso dalla contabilità nazionale. Le ecomafie hanno già brindato al mastodontico affare, in barba alla protezione ambientale. Alla luce dei fatti, i politicanti tricolore appaiono come crassi venditori di fumo, o tutt'al più analfabeti telecomandati dall'estero.


13.12.23

NATALE?

  

foto Gilan

Natale è la tragedia della guerra e della povertà, del freddo e della fame, della sofferenza e della solitudine, dell'ingiustizia e delle disuguaglianze.

Natale, però, non è il mondo artificiale dei consumi a tutti i costi e neppure l'ipocrisia galoppante o la retorica dilagante. 

Da bambino, grazie all'esempio materno di mia nonna Maria, ero convinto che tutti gli esseri umani fossero buoni. Almeno a Natale? Invece... Poi col tempo ho compreso la banalità del male e ho vissuto il dolore profondo! Quando mi prende la malinconia, penso a tutte le persone care dell'infanzia, perdute anche prematuramente in questa dimensione terrena. Così affiorano i bei ricordi a vivificare l'esistenza.

Nel Natale di San Francesco a Greccio nel 1223, c'era la mangiatoia, l'asino e il bue. Nient'altro. Il “poverello” di Assisi non voleva mettere in scena la venuta al mondo di Gesù, bensì ricordare a tutti che quell'essere umano era nato povero in un posto di poveri cristi, identico a tanti luoghi di povera gente in ogni parte del mondo.

Il vero Natale è amore puro, cristallino, generoso, spontaneo, lieto e senza calcolo, insomma condivisione, non solo di sentimenti ed emozioni, anche della bellezza che ci dona la Natura.

L'autentico Natale è quello che unisce e non divide, che avvicina e non allontana, che infonde gioia luminosa e felicità autentica.

Il Natale sono pure i sogni e la fantasia, insieme all'armonia accompagnata dall'empatia.

Gilan


DA AUSCHWITZ A GAZA!

 


  

di Gianni Lannes

Olocausto del popolo palestinese: esseri umani inermi assassinati ininterrottamente e senza alcuna pietà dalle autorità di Tel Aviv, armate dall'Occidente e finanziate dalla fanatica lobby mafiosa ebraica radicata negli States. Quando una bimba di tre anni viene uccisa è perché l'esercito di Israele - legittimato dal premier Netanyahu (aveva dichiarato pubblicamente che “Hitler non voleva lo sterminio degli ebrei”) - ha deciso che la sua morte è un prezzo accettabile da pagare per poter colpire un obiettivo. Tutto è intenzionale. Un inferno in terra, dove vivevano 2, 2 milioni di persone prima dello scoppio della guerra. Le vittime sono in larghissima parte civili, soprattutto donne e bambini.

Tra i Palestinesi: oltre 18 mila morti (un terzo sono bambini) e 40 mila feriti, 25 mila orfani e 625 mila pargoli senza casa. Tra gli israeliani: 1.200 morti. I numeri non mentono: più di 10 palestinesi uccisi per ogni israeliano. Secondo l'OMS: «A Gaza muore in media un bimbo ogni dieci minuti». Questa sproporzione mi ricorda le rappresaglie naziste in Italia. Per Israele è perfettamente legale questa carneficina calcolata che si traduce in sterminio realizzato, grazie alla solita copertura internazionale targata United States of America. Washington è da oltre mezzo secolo nelle grinfie giudaiche.

Per la cronaca documentata: la guerra è iniziata ben prima del 7 ottobre 2023. Hamas esiste almeno dai tempi della prima Intifada, ed è stata sostenuta proprio dal governo criminale di Israele per contrastare al-Fatah. I regimi totalitari nascondono i morti e legalizzano i crimini contro l'umanità.

In questa guerra appaiono tutte le guerre. Tra quei morti compaiono tutti i morti che non si possono assolutamente giustificare. Il genocidio del popolo palestinese è pianificato dal terrorismo dello Stato sionista, almeno dal 1948. L'orrore stragistico sotto gli occhi indifferenti del mondo non si può ignorare. Due popoli semitici possono solo convivere, altrimenti l'odio e la violenza non avranno mai fine.

ITALIA SEMPRE PIU' POVERA!

 

foto Gilan

di Gianni Lannes

Nell'ex giardino d'Europa: tasche sempre più in rosso per tantissimi, mentre i politicanti di turno - che bivaccano a Palazzo Chigi - vendono fumo e ingrassano ingannando la gente. Declino, disuguaglianze e discriminazione: sono gli elementi chiave del circolo vizioso che caratterizza l'Italia negli ultimi 4 lustri. Nel Belpaese aumentano soprattutto le differenze economiche: l'1 per cento della popolazione adulta possiede oggi un quarto della ricchezza totale, mentre aveva il 17 per cento nel 1995; il 50 per cento più povero ha ora il 3 per cento della ricchezza nazionale, contro l'11 per cento di ben 18 anni fa. Il disagio dilagante è radicato nelle precarie condizioni economiche e sociali.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2018/04/oro-italiano-allestero.html

PORSCHE DISTRUGGE UN BOSCO IN PUGLIA!

  


di Gianni Lannes

Accade in Puglia: 500 ettari di natura in attesa della fine, per garantire un tornaconto economico ad una società tedesca. Quello che non si può fare in Germania, o meglio nella regione del Württemberg si compie in Italia, verso sud. L'uomo di Stoccarda (già in affari con Hitler ed il Terzo Reich) pretende di annientare l'ultimo lembo di bosco della foresta oritana, col beneplacito di un magistrato in furba aspettativa. Perché distruggere un numero enorme di querce secolari in ottimo stato vegetativo? Bentornati nella colonia Italia, dove soprattutto le multinazionali straniere possono fare i loro porci comodi. La tedesca Porsche ha siglato un accordo con la Regione Puglia per 9 piste automobilistiche in Salento, tra Nardò e Porto Cesareo in provincia di Lecce, abbattendo un bosco di antichi lecci, in un'area protetta, ma solo sulla carta. Per il presidente Michele Emiliano è il solito affare, in cui a perdere è la natura.

Il piano di sviluppo industriale del “Nardò Technical Center, è stato dichiarato dalla giunta regionale di “rilevante interesse pubblico”. Nella delibera a firma del governatore Emiliano, è stata addirittura riconosciuta “la ricaduta positiva per l'intero territorio regionale” delle proposte speculative avanzate dalla casa automobilistica teutonica. A vantaggio di chi? L'ente regionale fa sapere che gli interventi “rappresentano un'importante opportunità per il territorio regionale da un punto di vista sanitario, ambientale, sociale ed economico”. Incredibile. Cosa si inventano i politicanti covidioti per giustificare uno sporco affare targato lucro.

Attualmente si sta procedendo all'esproprio di ben 350 ettari di terreni dislocati in punti diversi ed esterni all'area gestita da Porsche. La decisione di ricadere su aree private, 134 i proprietari, non è piaciuta ai contadini locali che protestano civilmente per continuare a coltivarle.

12.12.23

SE DOVESSI MORIRE FA CHE IO SIA UN RACCONTO

foto Gilan

 

Se dovessi morire,

tu devi vivere per raccontare

la mia storia

per vendere le mie cose

per comprare un  pò di carta

e qualche filo,

per farne un aquilone

(fallo bianco con una lunga coda)

cosicché un bambino,

da qualche parte a Gaza,

guardandolo il cielo

negli occhi

in attesa di suo padre che

se ne andò in una fiamma

senza dare l'addio a nessuno

nemmeno alla sua stessa carne

nemmeno a se stesso

veda l'aquilone, il mio aquilone che tu hai fatto,

volare là sopra

e pensi per un momento

che un angelo sia lì

a riportare amore.

Se dovessi morire,

fa che porti speranza

fa che sia un racconto!

Refaat Alrareer

(L'ultima poesia di Refaat Alrareer, intellettuale e poeta palestinese, professore di inglese e fondatore del progetto "We are not Numbers". Alrareer è stato ucciso da un bombardamento israeliano il 6 dicembre 2023 a Gaza).

11.12.23

SICURI CANCEROGENI!

  


RETE AMBIENTALISTA

Sicuri cancerogeni ma il sindaco non li ferma. E’ l’ennesima conferma scientifica, anche se la più autorevole. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), ha sentenziato la cancerogenicità di PFOA e PFOS.

Ma non basterà al sindaco di Alessandria per bloccare le lavorazioni PFAS della Solvay di Spinetta Marengo, con la scusa che i PFOA e PFOS non sono più prodotti in stabilimento: ufficialmente perché in realtà circolano copiosi in aria, acque, alimenti e soprattutto nel sangue umano. Essi circolano unitamente ai loro sostituti altrettanto cancerogeni, C6O4 ADV, che non sono ancora formalmente bollati da IARC, e tanto basta al sindaco per fare spallucce. E con lui a braccetto, la Regione Piemonte non sottopone tutta la popolazione a esami del sangue PFOA e PFOS e C6O4 e ADV.

A Sindaco e Regione non basta che il gruppo di lavoro di 30 esperti internazionali provenienti da 11 paesi, convocato dal programma Monografie IARC dal 7 al 14 novembre 2023 a Lione, abbia riclassificato il PFOA come cancerogeno per l’uomo (Gruppo 1) e il PFOS come possibilmente cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2B). Non c’è principio di precauzione che tenga per Sindaco e Regione, a loro non basta il pesante sospetto della sterminata letteratura scientifica su C6O4 e ADV, ma aspettano l’ufficialità -morti ufficiali-  di IARC. E anche quando ci sarà magari fa dieci anni: mica è detto che disobbediscano a Solvay.

6.12.23

MAGIE NATURALI

 

foto Gilan

Nebbia cristallina

erba nella brina

campana sibillina

pioggia dicembrina

vento alla marina

acqua salina

neve montanina

luna vicina

sorriso ogni mattina

pace in Palestina

Gilan


foto Gilan





1.12.23

ISRAELE: STATO RAZZISTA E FUORILEGGE

 


 

di Gianni Lannes

Israele ha trasformato la Palestina in un lager senza scampo. Qui l'annientamento dei nativi Palestinesi si ottiene anche mediante il bombardamento che non risparmia neonati e bambini. Peggio dei nazisti del Terzo Reich e dei loro complici fascisti italiani sotto Mussolini che istituì una miriade di campi di concentramento nel Belpaese? Sionismo equivale a razzismo? La Risoluzione 3379 datata 10 novembre 1975, dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite equipara esattamente il sionismo al razzismo. Da perseguitati a persecutori. Gli “eletti” si ritengono superiori a tutti e a tutto, anche al di sopra del diritto internazionale. Pur di accaparrarsi tutta la Palestina e addirittura i territori limitrofi del Medioriente, incluso il Mediterraneo (per lo sfruttamento di idrocarburi), le autorità fondamentaliste di Sion praticano almeno da un secolo contro i Palestinesi: genocidio, etnocidio, sterminio, estinzione programmata, evacuazioni cruente, massacri indiscriminati, omicidi mirati. Israele da decenni è il crocevia mondiale del traffico di organi umani, espiantati anche ai bambini arabi. Nazione democratica o regime dittatoriale, o peggio totalitario? Contro i Palestinesi: persecuzioni e discriminazioni sono da sempre ordinaria amministrazione. La lobby sionista di stanza negli Stati Uniti d'America controlla anche Washington? Alla prova concreta e inequivocabile dei fatti, lo Stato di Israele - assemblato con l'esodo forzato e il genocidio del popolo Palestinese - non rispetta i diritti umani sanciti universalmente e quindi rappresenta un gravissimo pericolo per la pace nel mondo. Perché Israele gode di questa totale impunità internazionale? Peraltro Israele possiede un arsenale militare in stato di allerta continua (fornito da Usa, Inghilterra, Germania, Italia e Francia), che include bombe atomiche e missili nucleari in grado di annientare la Terra con una fulminante guerra. Orrore senza fine sotto l'emblema insanguinato della stella di Davide? Per l'impunita Tel Aviv il paradigma non è l'etica, ma la violenza mascherata dalla sistematica menzogna. La banalità del male, per dirla con la Arendt. Per i discendenti del criminale di guerra David Ben Gurion non esiste il diritto palestinese alla vita. La storia dell'umanità insegna che non prevale sempre la legge del più forte o prepotente. Quale sarà la soluzione finale? Olocausto nucleare?