Costituzione della Repubblica Italiana, articolo 112:
"Il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale".
"Il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale".
di Gianni Lannes
Perché
in particolare la Lombardia è la zona più colpita da questa crisi
sanitaria? Non è un mistero: a diffondere il virus è l'inquinamento; altro che gli esseri umani. Recentemente, alcuni ricercatori delle
università di Milano, Trieste, Bologna e Bari, nonché della Società Italiana di Medicina Ambientale, hanno
presentato pubblicamente un position paper, ovvero uno studio che propone
al mondo scientifico e all'opinione pubblica - dati oggettivi alla
mano - un'ipotesi molto probabile sulla vera causa o concausa del
fenomeno. Insomma, una smentita scientifica dei televirologi domenicali alla Burioni che alimentano l'allarme sociale, senza essere perseguiti dalla giustizia penale.
Secondo alcuni ipotesi scientifiche, avvalorate da riscontri significativi ed inequivocabili ( di cui ho già scritto in precedenza con dovizia di prove), l'inquinamento dell'aria (smog e polveri sottili ed ultrasottili) presenti soprattutto nel Nord Italia (così come a Wuhan in Cina) fanno da veicolo al nuovo coronavirus e ne moltiplicano la diffusione nell'atmosfera.
Mescolando tre fattori (potenziali killer), il risultato letale non cambia, anzi aumenta a dismisura. Inquinamento dell'aria: ben noto ufficialmente da anni a tutte le autorità italiane ed internazionali (locali, regionali, nazionali, europee e mondiali). A cui si aggiungono le letali infezioni ospedaliere, ben note al ministero della cosiddetta “Salute” si tratta di nemesi medica e sanitaria che ogni anno ammazza migliaia di ignare persone, a causa dei pericoli insiti nei nosocomi pubblici e privati; un fenomeno cancrenoso di cui è a conoscenza anche l'Istituto Superiore di Sanità, ed infine, le cure a basa di antivirali, antibiotici e farmaci steroidei, come attestato dall'ISS nei rapporti bisettimanali. Un miscuglio del genere, avvalorato, inoltre, dalle statistiche ufficiali di mortalità dell'ISTAT, soprattutto al Nord dello Stivale, offre un quadro esauriente.
A
tutt'oggi, senza tema di smentite governative d'alcun genere, non è
stata effettuata (o comunque resa di dominio pubblico), una sola
autopsia sui deceduti intruppati d'ufficio nella lista delle presunte
vittime del Covid-19, conseguenza della Sars Cov2. Dunque, a rigor di
logica, nessuna autorità e/o mass media telecomandato dal potere
economico, può affermare il contrario, a pena di spudorata menzogna.
Una
precedente analisi pubblicata dal New England Journal of Medicine sul
Covid-19 e sull'epidemia della Sars mostra che in condizioni di
laboratorio questi virus restano effettivamente addensati a particelle
di aerosol e ancora attivi per almeno tre ore. Una ricerca di
scienziati cinesi effettuata negli ospedali di Wuhan (di prossima
pubblicazione su una rivista autorevole) stabilisce che il
depositarsi di aerosol - come le polveri sottili ed ultrasottili,
invisibili all'occhio umano - su pavimenti e superfici, con
conseguente risospensione in aria, costituisce un importante canale
di trasmissione del virus.
E
ancora. Uno studio su Environment International dell'anno 2017
relativo all'impatto del particolato fine nella trasmissione
dell'influenza, menziona esplicitamente il legame causa-effetto,
affermando che “ci sono plausibili meccanismi per un'associazione
causale tra PM 2,5 e l'influenza... le
polveri sottili con il virus attaccato possono essere trasportati per
lunghe distanze”.
Infine,
una ricerca sul virus del morbillo pubblicata su Environmental
Research conclude che la diffusione dei virus è accelerata da
maggiori livelli di particolato atmosferico. Di studi in materia ce
ne son molti altri. In ogni caso, appunto, l'ultima ricerca italiana
ipotizza che la trasmissione da un essere umano all'altro sia
favorita in presenza d alti livelli di particolato.
L'Italia
detiene il primato europeo per morti premature da PM 2,5 con una
media di 60 mila vittime l'anno. Quanto è stato determinante il
ruolo del particolato come vettore di trasporto del virus soprattutto
nel periodo tra l'1 e il 10 marzo 2020, quando in città come
Bergamo, Brescia e Milano le polveri sottili ed ultrafini erano alle
stelle?
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/03/coronavirus-e-inquinamento.html
https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28988023
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28988023
https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/09603123.2017.1379055
https://www.nejm.org/coronavirus
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1352231019307873
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0160412019313649
https://www.actu-environnement.com/media/pdf/news-35178-covid-19.pdf
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/04/coronavirus-dati-falsi-sulla-mortalita.html