di
Gianni Lannes
Un
brutto giorno nel belpaese, sul far della Primavera, proprio tutti i
bambini, le fanciulline e persino i ragazzini - nessuno escluso -
furono imprigionati senza alcuna colpa dal governo del Conte bis, col plauso del Mattarella uno.
Infatti
all'inizio dell'anno 2020 un governo fantoccio (eterodiretto da
interessi speculativi multinazionali) che il popolo sovrano non aveva
eletto, con la benedizione del capo dello Stato, grazie al pretesto
di un occasionale virus a corona, giunto dall'estero - dapprima sminuito ma poi
ingigantito a dismisura dalle autorità tricolori - per terrorizzare
grandi e piccini al fine di annichilire la libertà, arrestò milioni
di bambini tra le pareti domestiche, trasformando i genitori in
zelanti carcerieri. Nel contempo, lo stesso governo tricolore, liberò
dalle patrie galere - nel silenzio assordante delle cosiddette "associazioni professionistiche antimafia": vero don Ciotti? - criminali comuni e
addirittura capimafia.
Attualmente le autorità italiane - che hanno ormai criminalizzato la popolazione vessata anche dalle forze dell'ordine che, stranamente, non hanno mai pressato così a distanza ravvicinata la mafia - non sono un buon esempio di democrazia. Quei lestofanti istituzionali senza scrupoli, non paghi di aver recluso dalla sera alla mattina infanzia e pure adolescenza, sottrassero loro pure il diritto costituzionale di andare a scuola, inventandosi su due piedi, uno sgangherato palliativo tecnologico, chiamato “didattica a distanza”, purtroppo non respinto al mittente dalla gran massa degli “insegnanti” ma accettato passivamente. La "dad" assomiglia ad un contenitore inzeppato di attività (spesso discutibili), ma vuoto di umanità, in procinto di trasformarsi da eccezione emergenziale a regola imperante. "Questa è la fine dell'educazione" chiosa la professoressa Luisa Piarulli, pedagogista di chiara fama. La scuola vissuta è fatta dagli alunni e dagli insegnanti in uno scambio continuo di emozioni ed esperienze condivise. Non esiste forma di insegnamento senza presenza, dialogo e condivisione.
Per definizione classica, la scuola non è un'azienda. L'articolo 34 della Costituzione Repubblicana italiana, stabilisce in modo inequivocabile: "La scuola è aperta a tutti". Invece, in Italia gli inquilini dei palazzi del potere locale, l'hanno sbarrata con un atto di bullismo istituzionale che non si dimenticherà per generazioni. Per la cronaca documentata: l'Italia non è un'isola felice, ma la nazione dove sono scomparsi - secondo la stima ufficiale (al ribasso) del ministero dell'Interno - 42.044 minori, neonati compresi, senza lasciare tracce.
Didattica è notoriamente un termine che deriva dal greco antico didáskein (insegnare). Per definizione, l'insegnamento è un'attività da svolgere e realizzare in presenza fisica di docenti e discenti, non certo mediata da una tecnologia invasiva, neurologicamente pericolosa, pedagogicamente diseducativa, ma soprattutto dannosa sul piano intimo della salute, a causa dell'inquinamento elettromagnetico, che si propaga dai ricevitori (smarthphone, tablet, computer) ai corpi vulnerabili soprattutto dei minori. Chissà se tali informazioni basilari sono a conoscenza dei cosiddetti docenti, nonché dei dirigenti scolastici, spesso distratti dalla caccia ai finanziamenti pubblici. L'obiettivo, ovviamente non dichiarato, è forse quello di abbassare ulteriormente i livelli qualitativi di apprendimento nella scuola pubblica, oltre che di implementare la sorveglianza elettronica di minori e famiglie?
Per
dirla con Bertrand Russell: «Ogni governo che controlli l’educazione
per una generazione sarà in grado di controllare i suoi sudditi
senza il bisogna di armi o di poliziotti».
Una
nazione che non investe nei bambini e non li salvaguarda realmente, non ha futuro, è
destinata a perire. Tanto per citare esempi documentati: il governo
italiano destina alla NATO circa 6 miliardi di euro ogni anno - dei
30 miliardi annuali destinati alle spese militari - per la
guerra ambientale in atto (leggasi irrorazione dei centri abitati e
del territorio nazionale), ma non bonifica ben 2.500 scuole
pubbliche, imbottite di amianto, un noto cancerogeno, messo al bando
in Italia teoricamente mediante la legge 257 del 1992. Se i governanti italopitechi - sia pure per conto terzi - sostengono (con mere chiacchiere fritte) di avere a cuore alunni e studenti, perché non hanno sanato gli istituti scolastici?
Il
gioco libero vissuto all’aperto è una valida alternativa ai
videogiochi, alle inqualificabili “lezioni digitali a distanza, ormai
ai due mesi trascorsi senza mai uscire di casa, attaccati ad un
video? I bambini, oggi, beneficiano davvero di quel “diritto al
gioco” stabilito dalla Convenzione internazionale per i loro
diritti di carta? E come far sì che tornino il più possibile a
riappropriarsi degli spazi all’aperto, al tempo libero come momento
di divertimento ed esercizio di libera scelta, indispensabile per la
loro crescita psico-fisica sotto la benefica luce del sole?
La
letteratura scientifica, in particolare la psicologia ha speso anni
anni di ricerche e di studi per acclarare una semplice evidenza: i
bambini che non giocano all'aria aperta da grandi saranno dei
frustrati, se non peggio. La Natura è la porta d’ingresso verso nuovi orizzonti di
benessere e di prospettiva educativa per bambini, ma anche adulti.
Purtroppo
il tempo del bambino è organizzato ed eterodiretto dall’adulto;
con minori opportunità di gioco libero e autorganizzato, diminuzione
dell'empatia, aumento del narcisismo, disturbi dell'attenzione, diminuzione
dell’elaborazione creativa. È necessario
riflettere sulle scelte educative dei servizi e delle famiglie nel
contemporaneo contesto consumistico e di recessione,
sull’orientamento alla prestazione, al giudizio, di molte strutture
educative e di molte famiglie, a modalità autoritarie e non
democratiche diffuse. Sostenere quindi la riflessione sui bisogni dei
bambini oggi: quale è la prospettiva di crescita e di benessere
fisico, emozionale, sociale e di cittadinanza per i nostri bambini?
Quale ruolo giocano i servizi e la scuola oggi, asserviti agli
interessi della autorità superiori e centrali?
Edgar
Morin nel saggio Insegnare a vivere, manifesto per cambiare
l’educazione afferma che la riforma dell’educazione passa per
la riforma del pensiero: la scuola come palestra quindi per imparare
a vivere attraverso l’esperienza, connettendo i saperi tutti,
scientifici e umanistici, le scienze della terra e l’ecologia.
Peter Gray, in Liberi di imparar sottolinea l’importanza
fondamentale per i bambini del gioco libero tra bambini di diverse
età, e dell’autoeducazione come modalità antropologica che
appartiene a tutte le culture per poi diventare adulti capaci e
preparati alla sopravvivenza e alla vita della cultura di
appartenenza. Parla di 7 disfunzioni del sistema scolastico-educativo
che interferiscono con la crescita sana ed armonica dei bambini, in
particolare esplicita che si impara attraverso l’osservazione,
l’esplorazione, il gioco, il gruppo e che il pensiero creativo per
essere tale, ha bisogno di libertà.
(Ansa, 27 aprile 2020) |
Il
gioco libero e all'aperto è un diritto universale dei bambini da
rispettare. Spazio all’educazione naturale dentro e fuori: Natura
intesa come luogo di benessere e di salute, antistress, luogo di
apprendimenti e di amplificazione delle possibilità di interazione e
relazione con gli altri, di movimento per il corpo, di spazio e tempo
disteso che stimola il pensiero creativo e divergente, scoperta del
mondo circostante micro e macro, delle sue trasformazioni. La
Natura quindi che sostiene lo sviluppo della capacità di risolvere i
problemi, di pensare in modo critico, di prendere decisioni, di
assumersi responsabilità, di socializzare e di sperimentare il gioco
libero contrapponendosi quindi alla rigida e statica logica della
scolarizzazione.
Per lo Stato italiano (sovente anche per gli adulti), prove alla mano, i bambini non sono soggetti diritti, bensì oggetti di cui disporre a piacimento, senza neanche interpellarli in ragione dei loro stessi diritti universali, sanciti da Convenzioni internazionali, da principi costituzionali e da leggi nazionali. In
uno Stato di diritto, in un paese civile, in base all'articolo 30
della Costituzione “È
dovere e diritto dei genitori, istruire ed ed educare i figli...”
Peraltro, gli articoli 147, 148 e 315 del Codice Civile parlano
chiaro. Abbiamo il dovere non solo morale, ma anche giuridico di
insorgere per difendere concretamente i nostri figli, dalla deriva di uno Stato ormai
autoritario e totalitario, dove non conta il bene comune e nemmeno il
benessere individuale.
Proprio oggi, il commissario dele Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha ammonito i paesi a rispettare lo stato di diritto, durante la pandemia da coronavirus, limitando nel tempo le misure eccezionali, al fine di evitare una "catastrofe" per diritti umani. La Bachelet ha avvertito: "I governi non dovrebbero usare i poteri di emergenza come arma per mettere a tacere l'opposizione, controllare la popolazione o rimanere al potere".
Proprio oggi, il commissario dele Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha ammonito i paesi a rispettare lo stato di diritto, durante la pandemia da coronavirus, limitando nel tempo le misure eccezionali, al fine di evitare una "catastrofe" per diritti umani. La Bachelet ha avvertito: "I governi non dovrebbero usare i poteri di emergenza come arma per mettere a tacere l'opposizione, controllare la popolazione o rimanere al potere".
Chi ci è appena affacciato alla vita non ha voce e non ha diritti riscuotibili nella realtà. La
libertà, tuttavia, è un principio universale che nessuna legge dell'uomo può
limitare o sospendere, nemmeno per motivi (nel caso italiano
infondati) di carattere sanitario. Quale mondo lasciamo ai nostri
figli? Quale opportunità tramandiamo loro per apprendere a vivere
armonia con madre Terra?
Riferimenti:
Gianni Lannes, BAMBINI A PERDERE, Luigi Pellegrini editore, Cosenza, 2016.
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=russell
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/12/5320-minori-scomparsi-n-italia-nel-2019.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=minori
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=scuola
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=piarulli
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=elettrosmog
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=minori+viminale
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/04/27/mattarella-le-scuole-riapriranno-solo-quando-in-sicurezza_cdec66c9-7621-4e81-bbb3-b0c8c159799e.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/12/5320-minori-scomparsi-n-italia-nel-2019.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=minori
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=scuola
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=piarulli
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=elettrosmog
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=minori+viminale
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/04/27/mattarella-le-scuole-riapriranno-solo-quando-in-sicurezza_cdec66c9-7621-4e81-bbb3-b0c8c159799e.html