26.5.20

MASCHERINE CONTRO LA VITA!




di Gianni Lannes


Bavaglio fa rima con guinzaglio. Alzi la mano chi è in grado di resistere in un'aula sovraffollata con aria viziata una mezza giornata. La distanza burocratica si traduce al contempo in negazione di elementi e valori irrinunciabili: aria, identità, dignità, istruzione, libertà. Ma quale coronavirus? Non è una burionata prezzolata qualsiasi, ma un crimine contro l'umanità alimentato dalla passività. Ecco a voi l'Azzolina grulpiddina. Mascherine obbligatorie a scuola per bambini e ragazzini dalle elementari alle medie. Ecco la dilagante epidemia di stupidità istituzionale del Conte bis. Ciò vuol dire soffocare il respiro, indebolire le difese immunitarie, negare l'istruzione in presenza, annichilire la vita: è il disegno perseguito dall'attuale governicchio del Conte bis, avallato dall'inquilino del Quirinale, suggerito dagli esperti di regime, alimentato dai mass media. Da anni le scuole a rischio sono migliaia, eppure lo Stato tricolore non ha mosso un  dito per risanarle, mettendo quotidianamente a repentaglio la vita di milioni di persone.
 
Puri oggetti di consumo, mai soggetti da interpellare. Nonostante i tanti proclami, i bambini vantano diritti di carta velina e sono invisibili all'umanità. Infanzia e adolescenza sono la frontiera debole su cui scaricare la violenza della società avanzata e malata di tecnocrazia. Chi si è appena affacciato alla vita ha bisogno di imparare a non avere paura. I genitori e gli insegnanti hanno il dovere etico di educare alla responsabilità le nuove generazioni, insegnare a pensare positivamente, a provare empatia, a credere nella potenza del bene.

L'ideologia del dominio è in sostanza la supremazia nel determinare e dirigere le azioni (passive) degli altri. Vanno in onda le prove generali di sottomissione individuale e collettiva: è in corso l'implemento del controllo tecnologico sull'umanità; niente sarà più come prima.

Perché abdicare al senso critico e all'elevato valore etico della disobbedienza civile? L'unica battaglia civile persa è quella che si teme di combattere: chi non ha il coraggio di ribellarsi non ha il diritto di lamentarsi.

Per dirla con Maria Montessori: “Se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l'uomo”. Un dispositivo sanitario non è un metro di sicurezza. n adulto può anche decidere di morire soffocato se lo desidera. Un ministro o chiunque altro non può può soffocare il respiro di milioni di bambini e adolescenti. Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere morale. A settembre, tutti ma proprio tutti i genitori dovrebbero rifiutarsi di mandare i figli ad ammalarsi in questo reclusorio chiamato scuola. Bambini e ragazzi sono il respiro vitale del mondo.


Riferimenti:

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO, Draco edizioni, Modena, 2012.

Gianni Lannes, TERRA MUTA, Luigi Pellegirni editore, Cosenza, 2013.