Roma (4 luglio 2018) il ministro Matteo Salvini si rimpinza all'ambasciata USA |
di Gianni Lannes
Professione: politicante all'ingrasso a spese del contribuente italico. Sembra una barzelletta se non fosse il contorno di una tragedia indotta dall'affarismo disumano. Il Mediterraneo è una tomba quotidiana nell'indifferenza nostrana (ad eccezione dei magistrati della Procura di Palermo). Sostiene di aver difeso i sacri confini del Belpaese. Detto da un leghista che vuole frammentare l'Italia - unitamente agli eredi del fascismo - è davvero troppo. In realtà, in forza della sua carica ministeriale ha fatto deportare e imprigionare essere umani inermi, rei di aver osato tentare di salvarsi la vita. La giustizia tricolore lo ha incredibilmene graziato: un segno dell'evidente declino morale e giudiziario italiano. La patria è ben altro dai rigurgiti di razzismo, analfabetismo funzionale al sistema di potere e affarismo sullo stretto pontile avallato dal regime meloniano. Un recidivo di questo calibro xenofobo in uno Stato di diritto sarebbe stato allontanato per sempre dalla società civile, invece ondeggia sul palcoscenico mediatico di una colonia a stelle e strisce, priva di indipendenza, sovranità ed etica.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/12/non-e-la-fiaba-di-natale.html
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