30.5.20

FINE DELLA SCUOLA SOTTO IL 5 G



di Gianni Lannes


Il sogno di ogni dittatura diventa una mostruosa realtà coercitiva imposta a tutti. Automi al posto di esseri umani critici, fantasiosi, empatici e pensanti. Insomma, macchinette con sembianze umane telecomandate e costantemente interconnesse in aule virtuali. Il coronavirus è soltanto un pretesto per trasformare anche bambini e adolescenti in cavie e sudditi eterodiretti, dopo aver spogliato l'intera popolazione dei diritti civili, ma soprattutto aver sotratto la libertà. Campbus: indubbiamente la non scuola del futuro, un evento sponsorizzato da Vodafone, Lenovo (Cina) e Corriere della Sera, nelle mani di Urbano Cairo, padrone anche della tv LA7. Addio pedagogia, interazione corporea con i propri simili, sapere critico. Ecco il suicidio assistito da istituzioni ed autorità, senza contare i conflitti di interesse nella promozione grulpiddina della fine della scuola. Senza contare i danni prodotti dall'inquinamento elettromagnetico provocato dal 5G.

 
fonte: Enciclopedia britannica


Eppure la scuola in teoria, quando interpreta la pedagogia è maestra di vita. E la vita non si può mettere dentro la scatoletta di un computer. Lo schermo di un pc non è scuola e nemmeno didattica. Questo sedicente progresso tecnologico in realtà è un regresso etico, un allontanamento dall'umanità.





Riferimenti:

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO, Draco edizioni, Modena, 2012.