di Gianni
Lannes
Un approfondimento che però ha appena sfiorato l'iceberg dei colletti bianchi, ovvero dei reali prenditori (amministratori pubblici, notai, funzionari, burocrati, affaristi, avvocati, e così via), i veri dilapidatori di un'ingente quantità di denaro pubblico a partire dal contratto d'area e relativa mancata bonifica dell'Enichem, accompagnato da una valanga di cemento armato; affari luridi e lupare bianche ai danni del territorio e della popolazione. La realizzazione fuorilegge dell'inceneritore di rifiuti dei Marcegaglia vi dice niente? Toc toc: avvocato Prencipe è stato forse lei ad invitare nel Golfo l'Energas. ex Isosar (Kuwait Petroleum)? A Manfredonia c'è il mare ma dominano montagne di omertà.
Mani
sulla città: di chi le responsabilità? Peggio, il feudo della
sinistra - una volta un'autentica perla dell'Adriatico - è stato
dissanguato dalla piovra in doppiopetto di sera e fucile
mitragliatore in pieno giorno, come avevo già denunciato con nomi,
cognomi e soprannomi nelle mie conferenze pubbliche in loco e ancora
prima, nel 2007, su settimanali e quotidiani nazionali. Come
d'altronde, certificano le minacce e intimidazioni mafiose
indirizzate pù volte (denunciate) al coraggioso scrittore Italo
Magno (autore peraltro, del racconto Il collezionista infelice).
Comunque, meglio tardi che mai:
«Per 18 mesi il comune di Manfredonia, in provincia di Foggia, sarà amministrato da una commissione di gestione straordinaria. Lo ha deciso ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno, poichè sono stati accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali» recita lo scarno comunicato del Viminale.
Ben più corposa la relazione riservata stilata dalla Commissione d'inchiesta della Prefettura di Foggia, che a pagina 428 conclude in modo inequivocabile:
«Per 18 mesi il comune di Manfredonia, in provincia di Foggia, sarà amministrato da una commissione di gestione straordinaria. Lo ha deciso ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno, poichè sono stati accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali» recita lo scarno comunicato del Viminale.
Ben più corposa la relazione riservata stilata dalla Commissione d'inchiesta della Prefettura di Foggia, che a pagina 428 conclude in modo inequivocabile:
«Gli
stessi organi politici, anche volendo prescindere da uno stato
soggettivo di colpevolezza, non sono stati in grado di prevenire o di
contrastare efficacemente il condizionamento mafioso. Né può essere
invocata dalla parte politica alcuna giustificazione, avendo l'onere
in questo caso di dimostrare di aver agito non solo per riportare
ordine nell'amministrazione dell'ente, ma più specificatamente per
individuare e contrastare le forme e le fonti del condizionamento
mafioso, e del conseguente pregiudizio per l'ente».
Un approfondimento che però ha appena sfiorato l'iceberg dei colletti bianchi, ovvero dei reali prenditori (amministratori pubblici, notai, funzionari, burocrati, affaristi, avvocati, e così via), i veri dilapidatori di un'ingente quantità di denaro pubblico a partire dal contratto d'area e relativa mancata bonifica dell'Enichem, accompagnato da una valanga di cemento armato; affari luridi e lupare bianche ai danni del territorio e della popolazione. La realizzazione fuorilegge dell'inceneritore di rifiuti dei Marcegaglia vi dice niente? Toc toc: avvocato Prencipe è stato forse lei ad invitare nel Golfo l'Energas. ex Isosar (Kuwait Petroleum)? A Manfredonia c'è il mare ma dominano montagne di omertà.
Amnesie
dem? Nei quadretti fotografici accanto all'ex vicesindaco del
piddì, tale Salvatore Zingariello, profondamente organico al partito
di Zingaretti, ossia nella direzione provinciale di Foggia, intimo di Giovanni Caterino, noto esponente del clan
Libergolis, sotto processo per la strage del 9 agosto 2017 (in cui
furono assassinati due agricoltori innocenti) sono apparsi in breve
tempo, proprio tanti personaggi, a partire da Andrea Orlando, già
ministro della Giustizia. Il Guardasigilli non sapeva dello spessore di alcuni suoi sodali di partito? Possibile?
Nelle immagini di cronaca fa capolino a più riprese, anche il governatore Michele Emiliano (uno che pretende, come se niente fosse, addirittura di essere riconfermato alla presidenza della Regione), un magistrato in aspettativa oggetto attualmente di ben tre distinte indagini penali; nonché l'onorevole Michele Bordo, e poi il consigliere regionale Paolo Campo, ma soprattutto l'ex sindaco Angelo Riccardi, in attesa di sentenza dal tribunale di Pescara l'11 novembre prossimo (il pm ha chiesto 4 anni di reclusione). Le fotografie pubbliche, ovvero disponibili in Rete, testimoniano una frequentazione imbarazzante, su cui il partito democratico non ha fiatato. Tutti i politicanti che hanno rovinato Manfredonia per ingordigia personale, sono stati almeno espulsi dal Pd? A tutt'oggi non risulta. A proposito: dove è stato seppellito il codice etico dello stesso partito democratico?
Nelle immagini di cronaca fa capolino a più riprese, anche il governatore Michele Emiliano (uno che pretende, come se niente fosse, addirittura di essere riconfermato alla presidenza della Regione), un magistrato in aspettativa oggetto attualmente di ben tre distinte indagini penali; nonché l'onorevole Michele Bordo, e poi il consigliere regionale Paolo Campo, ma soprattutto l'ex sindaco Angelo Riccardi, in attesa di sentenza dal tribunale di Pescara l'11 novembre prossimo (il pm ha chiesto 4 anni di reclusione). Le fotografie pubbliche, ovvero disponibili in Rete, testimoniano una frequentazione imbarazzante, su cui il partito democratico non ha fiatato. Tutti i politicanti che hanno rovinato Manfredonia per ingordigia personale, sono stati almeno espulsi dal Pd? A tutt'oggi non risulta. A proposito: dove è stato seppellito il codice etico dello stesso partito democratico?
A
Manfredonia e dintorni tanti sapevano e nessuno fiatava, ad accezione
del giornale online L'Immediato, diretto dal valente Gennaro Pesante.
Grazie al clan Romito e alle istituzioni a tutti i livelli dello
Stato italiano, che per decenni hanno distolto l'attenzione dai controlli garantendo impunità, inclusa la
Procura della Repubblica di Foggia (compresi alcuni magistrati ed
esponenti delle forze dell'ordine in passato in intimi rapporti con
taluni mafiosi), Manfredonia è ormai l'epicentro dagli anni '70 del
traffico di droga in Puglia.
A rigor di cronaca documentata, alla fine degli '90 il giudice Carofiglio fu l'unico che scoperchiò appena il calderone mafioso ("vela 1 e 2") che da Foggia allungava i suoi tentacoli sul Gargano, tra Manfredonia, Mattinata, Monte Sant'Angelo, Peschici e Vieste. L'ultimo quadruplice omicidio prima della strage di due anni fa, fu commesso a Foggia, il primo maggio dell'anno 1986. Solo allora, ci si accorse, si fa per dire, che anche nella Capitanata operava una mafia autoctona, scolarizzata all'hotel Florio da Raffaele Cutolo. Da allora, come hanno attestato le indagini a tappeto di DIA e DDA, si sono costituiti una trentina di gruppi criminali, mafiosi e delinquenziali che operano su tutta l'area provinciale. È la 'quarta mafia', che nulla ha da invidiare a quelle storiche, con cui è in contatto dagli anni '70 (camorra, 'ndrangheta, cosa nostra). In ogni caso la mafia va estirpata ed annientata concretamente a qualsiasi livello. Se tornasse in vita re Manfredi, per come hanno ridotto la Daunia, certi politicanti tricolore, autoctoni e nazionali, sarebbero già ai lavori forzati.
A rigor di cronaca documentata, alla fine degli '90 il giudice Carofiglio fu l'unico che scoperchiò appena il calderone mafioso ("vela 1 e 2") che da Foggia allungava i suoi tentacoli sul Gargano, tra Manfredonia, Mattinata, Monte Sant'Angelo, Peschici e Vieste. L'ultimo quadruplice omicidio prima della strage di due anni fa, fu commesso a Foggia, il primo maggio dell'anno 1986. Solo allora, ci si accorse, si fa per dire, che anche nella Capitanata operava una mafia autoctona, scolarizzata all'hotel Florio da Raffaele Cutolo. Da allora, come hanno attestato le indagini a tappeto di DIA e DDA, si sono costituiti una trentina di gruppi criminali, mafiosi e delinquenziali che operano su tutta l'area provinciale. È la 'quarta mafia', che nulla ha da invidiare a quelle storiche, con cui è in contatto dagli anni '70 (camorra, 'ndrangheta, cosa nostra). In ogni caso la mafia va estirpata ed annientata concretamente a qualsiasi livello. Se tornasse in vita re Manfredi, per come hanno ridotto la Daunia, certi politicanti tricolore, autoctoni e nazionali, sarebbero già ai lavori forzati.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=manfredonia
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2018/06/garganoparadiso-mafioso.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2017/02/mafia-gargano.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=enichem
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=marcegaglia
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=energas
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/09/il-falso-re.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=emiliano
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2018/06/garganoparadiso-mafioso.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2017/02/mafia-gargano.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=enichem
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=marcegaglia
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=energas
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/09/il-falso-re.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=emiliano
https://www.immediato.net/?s=zingariello
https://www.immediato.net/2019/06/13/mafia-manfredonia-tutti-alla-corte-del-vicesindaco-zingariello-1112-voti-e-lamicizia-particolare-con-il-killer-caterino/