Lavorano, si sacrificano per il bene della collettività e rischiano la
vita ogni giorno tra fuoco, fiamme, alluvioni e terremoti. Organici carenti, mezzi
insufficienti, niente assicurazioni e rischi
altissimi. Da sempre respirano amianto, nonostante sia stato messo al
bando - sulla carta - nel 2001, eppure il mesotelioma non è
riconosciuto dallo Stato tricolore. Chiamati “eroi” per qualche ora, quando si
sacrificano per salvare vite, e poi dimenticati fino alla prossima
tragedia, come quella recente che ha appena annientato la vita di Marco, Matteo ed Antonino. Sono appena 34 mila (di cui 22 mila operativi), ma ne
servirebbero almeno il doppio. Guadagnano in media circa 20 venti volte meno di un banale onorevole scansafatiche, di cui dovremmo fare a meno.