foto Gianni Lannes © |
di
Gianni Lannes
Le persone e le cose buone di una volta, reali non di un immaginario buon tempo antico. Una sorpresa
straordinaria, un'emozione umana. Testimone di un'Italia antica, ormai estinta o quasi, dopo la mutazione antropologica anticipata da Pasolini negli scritti corsari. 87 primavere nel Gargano e un gran sorriso naturale scampato alla falsa modernità.
Giuseppe è un contadino del passato, una persona vera, dalla
gentilezza d'animo unica, gioiosa. Insomma, un uomo d'altri tempi, innamorato
della terra che lavora da sempre. Parla il peschiciano: una lingua
poetica di origine slava, un idioma sconosciuto ai più nella
stagione del disamore per la vita ed il sapere. Lo avevo conosciuto
da bambino. Dopo 50 anni, esattamente mezzo secolo dopo, lo trovo ancora al banco del mercato,
dedito con passione alla vendita di verdure e ortaggi che coltiva
come natura crea dall'alba al tramonto in riva all'Adriatico. Nulla è mutato. Il tempo dei
paesi è un tempo ultimo nella montagna del sole, simbolo e identità comune nel Mediterraneo.
Restare in contatto con le proprie radici, offre l'opportunità di chiarirsi il significato di parole come amore, amicizia, fatica, solidarietà, disponiblità, insomma empatia. Se le allontani dai luoghi della tua formazione, finisci per non riconoscerle. Il loro significato si corrompe. Qui hanno il timbro con cui le hai conosciute.
Restare in contatto con le proprie radici, offre l'opportunità di chiarirsi il significato di parole come amore, amicizia, fatica, solidarietà, disponiblità, insomma empatia. Se le allontani dai luoghi della tua formazione, finisci per non riconoscerle. Il loro significato si corrompe. Qui hanno il timbro con cui le hai conosciute.
foto Gianni Lannes © |
foto Gianni Lannes © |