16.11.19

POESIA DELLA TERRA!

foto Gianni Lannes ©

di Gianni Lannes

Le persone e le cose buone di una volta, reali non di un immaginario buon tempo antico. Una sorpresa straordinaria, un'emozione umana. Testimone di un'Italia antica, ormai estinta o quasi, dopo la mutazione antropologica anticipata da Pasolini negli scritti corsari. 87 primavere nel Gargano e un gran sorriso naturale scampato alla falsa modernità. Giuseppe è un contadino del passato, una persona vera, dalla gentilezza d'animo unica, gioiosa. Insomma, un uomo d'altri tempi, innamorato della terra che lavora da sempre. Parla il peschiciano: una lingua poetica di origine slava, un idioma sconosciuto ai più nella stagione del disamore per la vita ed il sapere. Lo avevo conosciuto da bambino. Dopo 50 anni, esattamente mezzo secolo dopo,  lo trovo ancora al banco del mercato, dedito con passione alla vendita di verdure e ortaggi che coltiva come natura crea dall'alba al tramonto in riva all'Adriatico. Nulla è mutato. Il tempo dei paesi è un tempo ultimo nella montagna del sole, simbolo e identità comune nel Mediterraneo.

Restare in contatto con le proprie radici, offre l'opportunità di chiarirsi il significato di parole come amore, amicizia, fatica, solidarietà, disponiblità, insomma empatia. Se le allontani dai luoghi della tua formazione, finisci per non riconoscerle. Il loro significato si corrompe. Qui hanno il timbro con cui le hai conosciute.



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