di Gianni Lannes
Addio a legalità e salute? Illegalità fa rima con la diffusa omertà. Emergenza ambientale senza fine, mentre la mafia infiltrava la pubblica amministrazione. Tutti
sanno ma tacciono, a partire dalle autorità locali e regionali.
Bonifica mai realizzata e nelle aree marine prospicienti la città,
inquinate anche dal mercurio (noto cancerogeno), ormai depositato e
sedimentato sui fondali, si allevano pesci e mitili, poi venduti agli
ignari acquirenti. Indovinate un pò chi ha rilasciato l'autorizzazione agli allevamenti marini nelle zone notoriamente inquinate e perimetrate dal ministero dell'Ambiente?
Mediante la legge 426 del 1998, l'ex area industriale di Manfredonia (Foggia) è stata dichiarata sito di interesse nazionale (SIN). Successivamente con decreto del 10 gennaio 2000 è stata disposta la sua perimetrazione; il sito è stato suddiviso in tre principali sotto aree: un'area nella quale le attività di bonifica devono essere svolte da parte di soggetti privati, nello specifico la Syndial (Enichem).
Un'area nella quale con ordinanza del
capo del Dipartimento della protezione civile numero 67 del 27 marzo
2013 la Regione Puglia è stata individuata quale amministrazione
competente al coordinamento delle attività rappresentata dalle
discariche Pariti I (RSU), Conte di Troia, Pariti liquami, ricadenti
nel territorio comunale di Manfredonia, a sud-ovest della località
Siponto; un'area a mare, antistante al sito ex Enichem.
L'area della zona industriale è
suddivisa in 17 isole. All'interno delle isole, a seguito di
caratterizzazione, è emersa la necessità di bonificare le zone
precedentemente destinate a discariche e i suoli superficiali con
rimozione e smaltimento in siti esterni dei rifiuti stoccati nelle
discariche e dei terreni contaminati. Nonostante le numerose
conferenze dei servizi svoltesi non vi è certezza che le attività
di bonifica siano state portate a termine dalla società Syndial;
ancor più grave appare la problematica relativa alla percolazione
degli inquinanti nella falda acquifera. Queste attività iniziate nel
2006 a seguito della procedura d'infrazione comunitaria e della
sentenza della Corte di giustizia della Comunità europea del 25
novembre 2004 prevedono l'estrazione di acque sotterranee e la
successiva reimmissione in falda previo trattamento in impianto.
Numerose associazioni e liberi cittadini hanno segnalato più volte
la presenza di acque di scarico contraddistinte da odori nauseabondi
e da colorazioni insolite, specialmente nei pressi della zona
denominata "Bacco a mare" al confine tra i territori
appartenenti ai comuni di Manfredonia e Monte Sant'Angelo, segno che
evidentemente le attività poste in essere dalla Syndial per evitare
il riversamento sulle coste delle acque di falda contaminate non può
essere considerato pienamente corrispondente alle esigenze di
salubrità e incolumità pubblica.
Con determina dirigenziale numero 325
del 12 dicembre 2018, la sezione rifiuti e bonifiche della Regione ha
disposto l'impegno dell'importo di 6.182.352,88 euro in favore del
Comune di Manfredonia per attività di completamento delle bonifiche,
dando atto che l'utilizzo delle risorse restava subordinato alla
sottoscrizione dell'accordo di programma quadro. Con nota acquisita
al protocollo numero 4579 del 6 febbraio 2019, la Regione Puglia ha
trasmesso la bozza di accordo per l'utilizzo delle risorse del piano
operativo ambiente - FSC 2014-2020, tra Ministero dell'ambiente e
della tutela del territorio e del mare, Regione Puglia e Comuni di
Manfredonia e Monte Sant'Angelo.
Per l'ex discarica Pariti II, con
determina dirigenziale della Regione Puglia numero 325/18 sono già
state parzialmente finanziate le operazioni di messa in sicurezza.
Infine, la Giunta del Comune di Manfredonia, alcuni giorni prima
dell'azzeramento della stessa a causa delle dimissioni del sindaco,
adottava la deliberazione numero 74 del 10 aprile 2019, con la quale
approvava lo schema di accordo di programma quadro per la definizione
degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree comprese
nel SIN di Manfredonia, e si impegnava ad avviare le attività
preliminari e propedeutiche di competenza dell'amministrazione
comunale nel ruolo di soggetto attuatore degli interventi, relative
all'intervento di messa in sicurezza di emergenza dell'ex discarica
Pariti II, già oggetto di parziale finanziamento con determina
dirigenziale della Regione Puglia numero 325/18 e di costituire un
pool di professionisti di comprovata esperienza in tema di bonifiche
dei siti inquinati.
Per quanto concerne la parte più
estesa del sito d'interesse nazionale di Manfredonia, non si è avuto
modo di comprendere appieno quali siano le misure adottate nel corso
degli anni per la caratterizzazione e l'eventuale messa in sicurezza
dell'area da eventuali rischi ambientali e sanitari.
Nelle aree perimetrate del SIN di
Manfredonia e nelle immediate vicinanze, sia a terra che a mare, si
svolgono attività economiche con finalità turistiche (stabilimenti
balneari) e con finalità di approvvigionamento alimentare
(stabilimenti di mitilicoltura e itticoltura).
La situazione di emergenza ambientale
non è stata ancora definitivamente risolta e il concreto svolgimento
di tali attività potrebbe esporre a un grave pericolo sia l'utenza
turistica che gli stessi consumatori.
Il governicchio del Conte bis sa per
caso quale sia lo stato di avanzamento delle bonifiche del SIN di
Manfredonia in area privata, in area pubblica e nella zona
perimetrata a mare, e quali provvedimenti di competenza il ministro
Costa intende adottare nell'immediato, per accelerare le operazioni
di bonifica?
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=manfredonia
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