Echelon Italia (RIS): Cerveteri - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
di Gianni Lannes
Bentornati nell’italietta degli omissis. A proposito
di violazione della privacy, l’argomento è rovente ma non se ne parla mai a
nessun livello, eppure tocca tutti o quasi. Ne avevo scritto l’ultima volta,
prima di dare alle stampe il libro IL GRANDE FRATELLO STRATEGIE DEL DOMINIO
(Draco Edizioni) - su questo diario internautico (15 febbraio 2012). L’approfondimento
era intitolato ECHELON ITALIA: ORECCHIO DEI SERVIZI SEGRETI.
foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Nel 2003 ho
sollecitato due parlamentari della Commissione Difesa - fornendo loro prove - in
merito alle attività anomale di una branca particolare dei servizi segreti: il
Reparto Informazioni e Sicurezza. La risposta ufficiale fu che non esiste
questo sistema di Intelligence: firmata all’epoca dall’ammiraglio Paolo La Rosa. Ora, esercitando
il doveroso diritto di cronaca, ho deciso di pubblicare qualche scatto, così
tutti sapranno dove è ubicata e che consistenza ha questa struttura.
Echelon Italia: ingresso mascherato della base principale di Cerveteri - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Questo era l’attacco di un anno fa: Il braccio supersegreto dello
spionaggio italiano: la struttura più potente mai realizzata in Italia su
pressione del governo USA. E’ spuntato dal nulla nel 1987, a Cerveteri (poche
decine di chilometri a nord di Roma sulla litoranea), su iniziativa dell’ammiraglio
Fulvio Martini (già capo del Sismi) e
consulenza particolareggiata della National
Security Agency.
RIS: avvvertimento per i curiosi - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Milioni di persone schedate nel Belpaese da una rete
riservata sulla quale il Parlamento non ha il diritto di sapere nulla, tantomeno
l’ignaro popolo “sovrano”. Intercettati abusivamente dal RIS (Reparto Informazioni e Sicurezza), senza un mandato della
magistratura: giudici non malleabili, giornalisti indomabili, ma anche industriali, politici, ecologisti,
ambasciatori, contestatori sociali, prelati come don Gallo, chi si oppone alla
guerra o all'installazione di basi militari straniere, chi combatte civilmente
l’alta velocità. Non mancano poliziotti, carabinieri e finanzieri non allineati
alle direttive supreme del sistema di potere. Una branca supersegreta al di sopra della legge, proprio come
Eurogendfor.
Echelon Italia: RIS - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Ecco il grande fratello militare. «We are watching you»: “ti stiamo osservando”. Dallo
spazio, infatti, qualcuno ci spia. Non si tratta di extraterrestri, ma di
satelliti controllati segretamente dai governi. A confronto le intercettazioni
telefoniche di spioni pubblici e privati che hanno coinvolto la Telecom dei
tempi di Tronchetti Provera (Tavaroli e soci), sembrano una bazzecola. L’aria e
il cielo sono intrisi di segnali elettronici. Intercettarli è facile come
raccogliere la pioggia con un secchio. Numerosi cittadini con la fedina penale
immacolata, a loro insaputa sono schedati elettronicamente, grazie ai prodigi
di un braccio supersegreto dell’ex Sismi, specializzato in spionaggio d’ogni
genere e guerra elettronica. E’ tutto documentato nei fascicoli personali:
dalle credenze religiose a quelle politiche, fino alle attività professionali e
del tempo libero. Siamo controllati e sorvegliati da tempo a nostra insaputa.
Il presidente del Consiglio Monti, se non fosse troppo distratto dalle
pressioni estere, dovrebbe informare subito le Commissioni parlamentari
competenti: Affari costituzionali e Difesa.
Se a Monti sostituite il nome di Enrico Letta il
risultato non cambia. Si tratta sempre di due affiliati a multinazionali
terroristiche e mafiose come il Bilderberg Group e la Trilateral Commission.
Quest’ultima constatazione sarebbe più che
sufficiente per licenziare in tronco tutta la casta che serve ubbidiente il padrone
internazionale che adesso a colpi di finanza speculativa - a cui ha lavorato in
passato anche Romano Prodi (il firmatario assieme e D’Alema del Trattato di Lisbona
che ha superato, o meglio annullato la Costituzione repubblicana) si accinge ad
infliggere il colpo di grazia al Belpaese.
Oggi parliamo un po’ di quei dilettanti allo
sbaraglio dell’intelligence italiota (un sistema privo di reale autonomia),
succubi di nordamericani ed israeliani. Si tratta di un microcosmo misterioso,
violento, prevaricatore di numerosi diritti civili. Praticano attività
apparentemente lecite per conto dello Stato che vanno dalla raccolta
informazioni con strumenti ovviamente segreti, alla manipolazione dei fatti
reali nella loro rappresentazione per il pubblico. Gli organi spionistici
statali praticano anche con successo l’infiltrazione nella vita e nelle
attività private delle persone, delle aziende, e dei movimenti di lotta per i
diritti civili, sociali e ambientali, utilizzando anche giornalisti amici dei
servizi, sempre compiacenti e comunque sul libro paga.
Le operazioni praticate possono essere militari,
paramilitari, diplomatiche, di infiltrazione nelle redazioni di giornali e
televisioni compresa la Rai, Fininvest e La7, di asservimento degli inviati
all’estero, di infiltrazione stabile negli organi di stampa più influenti
(La Repubblica): attraverso la strumentalizzaizone dei soggetti o di intere
testate ed editori compiacenti. A proposito Carlo De Benedetti è nelle liste del Bilderberg Group.
Capitolo a parte lo zio Sam. Fino al 2004 la NSA aveva in Italia - San Vito dei Normanni in provincia di Brindisi - una base di ascolto terrestre delle comunicazioni di ogni genere. Per esempio, hanno registrato in diretta la strage militare di Ustica. Quando il giudice Rosario Priore ha chiesto con una rogatoria informazioni al Governo degli Stati Uniti d'America, la risposta è stata un secco rifiuto.
Questa base su suolo italiano (ceduta senza alcuna ratifica parlamentare, e quindi illegalmente in violazione come sempre del dettato costituzionale) - in ragione del grado stato di inquinamento provocato dalle attività delle forze armate statunitensi - è stata abbandonata nel 2004 e ceduta allo Stato italiano per un dollaro.
Questa base su suolo italiano (ceduta senza alcuna ratifica parlamentare, e quindi illegalmente in violazione come sempre del dettato costituzionale) - in ragione del grado stato di inquinamento provocato dalle attività delle forze armate statunitensi - è stata abbandonata nel 2004 e ceduta allo Stato italiano per un dollaro.
In tempi di pace - ma sono questi davvero tempi
pacifici con numerosi conflitti in corso e la guerra aperta all’umanità per
ridurla all’osso? - il discorso dello spionaggio, illecito dal punto di vista
di molte garanzie formali, appare quantomeno molto discutibile: in modo
particolare negli Stati retti retti da Costituzioni con norme vincolanti in
proposito. Ma per l’Italia ed altri Paesi europei, ormai il problema non si
pone più, perché vige un unico regime dittatoriale (alla voce: Nuovo Ordine Mondiale).
Eppure guerre con le pallottole e le bombe, guerre
psicologiche, guerre culturali se ne fanno tante. Oggi è in atto un nuovo tipo
di guerra: non convenzionale. Di che si tratta? Scatenare le forze della natura
usandole come armi tradizionali per indebolire nemici ed anche alleati. Mai
sentito parlare dello sconvolgimento del clima? Pensate un po’: hanno già infiltrato
il movimento italiano e prim’ancora quello a livello europeo e nordamericano,
che combatte contro le scie chimiche.
Adesso imperversano anche le guerre economiche,
favorite dai soliti servi dell’alta finanza ma non solo: Prodi, Amato, Ciampi,
Monti, Draghi, eccetera.
Ed eccoci al punto inziale del discorso. Non si era
detto e ripetuto che si dovesse governare con metodi e strumenti democratici?
Ma non è proprio il controllo popolare, attraverso la conoscenza dei fatti, uno
degli ingredienti e degli strumenti caratterizzanti della democrazia?
Allora, al di là del funzionamento dei servizi segreti, il problema della compatibilità democratica di questi apparati resta aperto, o meglio, spalancato.
Allora, al di là del funzionamento dei servizi segreti, il problema della compatibilità democratica di questi apparati resta aperto, o meglio, spalancato.
In Italia, per esempio, ci sono stati fatti di inaudita
gravità - rapimenti di Mossad & Cia (Mordechai Vanunu, Abu Omar), deportazione
illecita di persone, omicidi a catena, attentati sotto governi di vario colore
politico - anche progressisti, sui quali la verità resta coperta, l’azione della
giustizia appare ancora impossibile perché i governi hanno opposto come al
solito il segreto di Stato.
E allora di quale democrazia stiamo vaneggiando?
riferimenti:
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