di Gianni Lannes
Niente di nuovo, anzi peggio. Infatti lo Zio Sam ci controlla da 70 anni. La Cia ci spia, cantava un tempo Eugenio Finardi. Archiviato il nemico numero 1, l’Unione Sovietica, gli spioni a stelle e strisce sono più che mai al lavoro, grazie ai nuovi ferri del mestiere: Google, Microsoft e Facebook. Obiettivo: Sorveglianza di massa. La nuova legge che autorizza lo Zio Sam a controllarci: «Il governo Obama (una marionetta del nuovo ordine mondiale) si è auto-attribuito il diritto di spiare segretamente gli europei. Lo attesta, tra l’altro, una relazione fornita al Parlamento Europeo, che avverte: l’America ha legalizzato «una sorveglianza meramente politica sui dati relativi a stranieri».
Infatti, il “Patriot spying Act” può essere usato per
ottenere dati su cittadini residenti al di fuori del suolo Usa. Non è tutto::
il “Foreign Intelligence and Surveillance Amendments Act” (Fisa) solleva «un
rischio ancora maggiore nei confronti della sovranità Ue sui dati rispetto ad
altre leggi finora prese in considerazione dai decisori politici europei. È
quanto risulta dall’ultima relazione sulla lotta contro i cyber-reati e la
protezione della privacy sul web: introdotto nel 2008, il “Fisa Amendments Act”
ha legalizzato retroattivamente l’utilizzo del controverso programma di registrazioni
telefoniche senza garanzie, avviato dall’amministrazione Bush dopo l’11
Settembre, che resterà in vigore fino al 2017.
Se lo “spionaggio di massa” preoccupa i cittadini americani, ad essere ancora più allarmati dovrebbero essere gli stranieri: lo afferma Caspar Bowden, co-autore della relazione ed ex consulente-capo, per la privacy, di Microsoft Europa. Secondo Bowden, l’emendamento Fisa del 2008 ha creato un «potere di sorveglianza di massa» mirato specificamente a dati di persone non-statunitensi (per i quali non vale il quarto emendamento), residenti fuori dall’America e applicabile al sistema di “cloud computing”. Il che significa che, «in base a un ordine di sorveglianza segreto emanato da un tribunale segreto», aziende statunitensi con sedi nell’Unione Europea «possono essere costrette a consegnare dati sui cittadini europei.
Se il monitoraggio di e-mail e telefonate di gruppi
“sospetti” fa parte della routine delle agenzie di intelligence, il Fisa
autorizza invece in modo esplicito e automatico a prendere di mira sia le
comunicazioni in tempo reale, sia i dati “cloud” depositati e collegati a
organizzazioni politiche con sede all’estero: in pratica qualsiasi cittadino,
non solo sospetti terroristi. Di fatto, per Bowden, il Fisa dà pienamente
«carta bianca per spiare qualsiasi cosa che sia di giovamento per gli interessi
della politica estera Usa» e legalizza il monitoraggio di giornalisti,
attivisti e politici europei che abbiano a che fare con qualsiasi argomento che
rientri nella sfera degli interessi degli Stati Uniti. Secondo Bowden, il Fisa
rende espressamente legale, per gli Stati Uniti, esercitare «una sorveglianza
di massa continua di comuni attività politiche democratiche e legali» e
potrebbe spingersi fino ad obbligare i fornitori Usa di servizi “cloud”, come
Google, a fornire una “intercettazione in diretta” dei dati degli utenti
europei.
I funzionari Usa smentiscono: l’ambasciatore statunitense
presso l’Unione Europea, William Kennard, ha fatto riferimentoalla «paura di un accesso
illimitato ai dati da parte del governo Usa», affermando che tutte le azioni
per l’applicazione delle leggi e per le indagini sulla sicurezza nazionale
negli Stati Uniti sono soggette a limiti legali e giudiziari concepiti per
proteggere la privacy individuale. Per
nulla soddisfatto dalle rassicurazioni d’oltreoceano, lo stesso Bowden – primo firmatario
dell'esplosiva relazione – fa appello affinché i cittadini dell’Unione Europea
ricevano adeguati avvertimenti sul fatto che i loro dati potrebbero risultare
vulnerabili nei confronti della sorveglianza politica. La relazione propone inoltre che sia garantita agli europei
un’equa protezione presso i tribunali americani.
E i camerieri governativi europei? «È assai chiaro che la Commissione Europea
stia chiudendo un occhio», ammette l’olandese Sophia in ’t Veld, che nel
Parlamento Europeo è vicepresidente della commissione che si occupa di libertà
civili, giustizia e affari interni, che accusa di “distrazione” anche i governi
nazionali, «in parte perché non hanno afferrato la questione, e in parte perché
temono di mettersi contro le autorità Usa». Tutti spiati, per legge? Non si può continuare
a far finta di niente. Se questa è “democrazia”: se qualcuno fiata o protesta nel
vecchio continente c’è Eurogendfor sotto l’esclusivo controllo NATO, con
libertà di uccidere impunemente chiunque e distruggere qualsiasi cosa.
riferimenti:
http://www.europarl.europa.eu/committees/en/libe/studiesdownload.html?languageDocument=EN&file=79050
http://www.europarl.europa.eu/committees/en/libe/studiesdownload.html?languageDocument=FR&file=67617
http://www.europarl.europa.eu/committees/en/libe/studiesdownload.html?languageDocument=EN&file=66011
http://www.europarl.europa.eu/committees/fr/libe/studiesdownload.html?languageDocument=FR&file=25337
http://www.europarl.europa.eu/committees/fr/libe/studiesdownload.html?languageDocument=EN&file=25335
http://www.europarl.europa.eu/committees/en/libe/studiesdownload.html?languageDocument=FR&file=21147
http://www.europarl.europa.eu/committees/en/libe/studiesdownload.html?languageDocument=EN&file=21149
http://www.europarl.europa.eu/committees/en/libe/studiesdownload.html?languageDocument=FR&file=31790
http://www.europarl.europa.eu/committees/en/libe/studiesdownload.html?languageDocument=EN&file=31788
http://www.europarl.europa.eu/committees/en/libe/studiesdownload.html?languageDocument=FR&file=20891
http://www.europarl.europa.eu/committees/en/libe/studiesdownload.html?languageDocument=EN&file=20893
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