Roma, via Caetani, 9 maggio 1978 - il ritrovamento del corpo di Aldo Moro appena ucciso! |
di Gianni Lannes
In Italia qualcuno se n'è accorto? O meglio a qualcuno interessano democrazia, libertà e indipendenza politica? Steve
Pieczenik inviato in missione da Washington, dopo 30 anni ha vuotato il sacco:
«Ho messo in atto la manipolazione strategica che ha portato
alla morte di Aldo Moro al fine di stabilizzare la situazione dell’Italia. I
brigatisti avrebbero potuto cercare di condizionarmi dicendo “o soddisfate le
nostre richieste e lo uccidiamo”. Ma la mia strategia era “No, non è così che funziona,
sono io a decidere che dovete ucciderlo a vostre spese”. Mi aspettavo che si
rendessero conto dell’errore che stavano commettendo e che liberassero Moro,
mossa che avrebbe fatto fallire il mio piano. Fino alla fine ho avuto paura che
liberassero Moro. E questa sarebbe stata una grossa vittoria per loro».
lo statista Aldo Moro ed il criminale del Bilderberg Group Henry Kissinger |
Pieczenik, assistente del sottosegretario Usa nel
1978, psichiatra, specialista in "gestioni di crisi", esperto di
terrorismo, visse - secondo quanto ha rivelato in un libro-intervista
pubblicato nel 2008 "Abbiamo ucciso Aldo Moro. Dopo trent'anni un protagonista esce
dall'ombra" edito in Italia da Cooper e curato da Nicola Biondo e
passato stranamente inosservato - gomito a gomito con Francesco Cossiga la parte cruciale dei 55 giorni. Era lui,
"l'esperto nordamericano del Dipartimento di Stato U.S.A. che indirizzò e
gestì l'azione dello Stato italiano con le Br. La sua presenza al Viminale è
stata interpretata, da molti, negli scorsi anni, come una sorta di
"controllo" Usa sulla vicenda che coinvolgeva un Paese all'epoca
decisivo negli equilibri Est-Ovest.
L’inviato della Casa Bianca, Pieczenik spiega e rivendica la scelta di aver finto di intavolare una trattativa con le Br quando invece «era stato deciso che la vita dello statista era il prezzo da pagare». L'esperto Usa va anzi oltre nelle sue rivelazioni: da un certo punto in poi tutta la sua azione mirò a far sì che le Br non avessero altra via d'uscita che uccidere Moro, fatto questo che avrebbe risolto la gran parte dei problemi che rischiavano di far conquistare all'Italia libertà, sovranità e indipendenza dagli Stati Uniti d’America.
«La mia ricetta per deviare la decisione delle Br
era di gestire - spiega nel libro lo psichiatra - un rapporto di forza
crescente e di illusione di negoziazione. Per ottenere i nostri risultati avevo
preso psicologicamente la gestione di tutti i Comitati (del Viminale n.d.r.)
dicendo a tutti che ero l'unico che non aveva tradito Moro per il semplice
fatto di non averlo mai conosciuto».
Nel libro del giornalista francese Emmanuel Amara si spiega che il momento
decisivo arrivò quando Moro dimostrò di essere ormai disperato. Su quella base
si decise l'operazione della Duchessa, ossia il falso comunicato delle Br,
scelta questa presa nel Comitato di crisi. «I brigatisti non si aspettavano di
trovarsi di fronte ad un altro terrorista che li utilizzava e li manipolava
psicologicamente con lo scopo di prenderli in trappola. Avrebbero potuto venirne
fuori facilmente, ma erano stati ingannati. Ormai non potevano fare altro che
uccidere Moro. Questo il grande dramma di questa storia. Avrebbero potuto
sfuggire alla trappola, e speravo che non se ne rendessero conto, liberando
Aldo Moro. Se lo avessero liberato avrebbero vinto, Moro si sarebbe salvato,
Andreotti sarebbe stato neutralizzato e i comunisti avrebbero potuto concludere
un accordo politico con i democristiani. Uno scenario che avrebbe soddisfatto
quasi tutti. Era una trappola modestissima, che sarebbe fallita nel momento
stesso in cui avessero liberato Moro».
Pieczenik dichiara che Cossiga ha approvato la quasi
totalità delle sue scelte e delle sue proposte. «Moro, in quel momento, era
disperato e avrebbe sicuramente fatto delle rivelazioni piuttosto importanti ai
suoi carcerieri su uomini politici come Andreotti. E' in quell'istante preciso
che io e Cossiga ci siamo detti che bisognava cominciare a far scattare la
trappola tesa alle Br. Abbandonare Moro e fare in modo che morisse con le sue
rivelazioni. Per giunta i carabinieri e i servizi di sicurezza non lo trovavano
o non volevano trovarlo».
Pieczenik traccia un bilancio di questa sua
strategia: «Ho messo in atto la manipolazione strategica che ha portato alla
morte di Moro al fine di stabilizzare la situazione dell'Italia. Mai
l'espressione 'ragion di Stato' ha avuto più senso come durante il rapimento di
Aldo Moro in Italia».
Pieczenik raggiunse tre obiettivi: eliminare Moro,
impadronirsi dei nastri dell’interrogatorio e del vero memoriale dello statista
italiano, costringere le Br al silenzio.
Un passo indietro: durante il viaggio negli Stati
Uniti del settembre 1974 Kissinger minacciò pesantemente Moro, come ha ricordato
in un’aula giudiziaria il suo portavoce Corrado Guerzoni. Ed è bene non dimenticare
la testimonianza della moglie di Moro, che riferì alla Commissione parlamentare
che cosa dissero al marito esponenti della delegazione americana: “… Lei deve
smettere di perseguire il suo piano politico di portare tutte le forze del suo
paese a collaborare direttamente. Qui, o lei smette di fare questa cosa, o lei
pagherà cara, veda lei come la vuole intendere".
Dunque, niente più misteri, però ancora un bel po’ di
carte inaccessibili nei palazzi del sottomesso Stato tricolore.
Com'è possibile che il Presidente della Repubbblica Napolitano riceva con gli onori riservati ad un capo di Stato il criminale internazionale Henry Kissinger?
Auguriamoci che il primo ministro Enrico Letta in palese conflitto di interessi, affiliato al Bilderberg Group, alla Trilateral Commission ed all'Aspen Institute, vale a dire ad organizzazioni mafiose e terroristiche di stampo mondiale, eviti qualche commemorazione di Moro.
Auguriamoci che il primo ministro Enrico Letta in palese conflitto di interessi, affiliato al Bilderberg Group, alla Trilateral Commission ed all'Aspen Institute, vale a dire ad organizzazioni mafiose e terroristiche di stampo mondiale, eviti qualche commemorazione di Moro.
Toc toc: c’è almeno un giudice a Berlino, non dico a
Maglie o perfino a Roma che possa riaprire le indagini ed avanzare qualche
rogatoria internazionale su questa ennesima operazione di guerra terroristica del Governo nordamericano?
I reati di strage (via Fani) e di omicidio premeditato non vanno mai in prescrizione. O valgono sempre i trattati segreti ed incostituzionali?
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=moro
http://www.youtube.com/watch?v=TOVrxtHKnOM
I reati di strage (via Fani) e di omicidio premeditato non vanno mai in prescrizione. O valgono sempre i trattati segreti ed incostituzionali?
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=moro
http://www.youtube.com/watch?v=TOVrxtHKnOM
Bisognerebbe cacciare via dall'Europa ogni singolo militare USA a calci nel sedere e puntare ad un'alleanza più vantaggiosa con Russia, Cina e Iran.
RispondiEliminaGli USA erano, sono e saranno la nostra rovina se li lasciamo fare indisturbatamente i loro giochetti politico-militari.
Consiglio a tutti di leggere questo fumetto di 8 pagine che parla degli USA e del pericolo che rappresentano per tutta l'umanità:
www.incorreggibili2012.blogspot.com
Alberto
Ottimo excursus, Gianni. Grazie.
RispondiEliminaMi scusi ma se vanno via gli USA che stiano tutti a casa loro,
RispondiEliminaquesto sarebbe un vantaggio :-) si collabora per il bene comune
e non si sfrutta il territorio altrui per i porci comodi:-)
mi rivolgo umilmente anchio al giudice di Berlino..
dai coraggio il grosso del lavoro è pronto deve solo tirare su la testa.
mandiamo via gli americani dall'italia... ed anche i politici italiani.. e mandiamo via anche gli extracomunitari, cinesi compresi...
RispondiEliminammmmmmh! .... ma forse mi sbaglio... il fatto è che io credo in un'italia che in realtà n0n esiste e non è mai esistita.. mi hanno fatto vivere un sogno falso stile MATRIX... mi hanno fatto credere che i problemi fossero venuti con Berlusconi, al max un prima con tangentopoli....ma io quando hanno ucciso moro stavo per compiere 3 anni... quindi da quando esisto io NON C'E' MAI STATA UN'ITALIA ONESTA, PULITA E BELLA (Territorio a parte)
Combattere per cosa??? per una cosa che non è mai esistita?? combattere per un sogno utopistico?
adesso vorrei guardare negli occhi tutti quelli che rabbrividiscono solo a sentire il nome BENITO MUSSOLINI .... in realtà c'è da sognare il suo ritorno ed il ritorno di un po' di ORGOGLIO NAZIONALE!