Echelon (Italia) - archivio NSA |
di Gianni Lannes
Nel mirino ci sono in particolare i popoli europei, non sono
quelli mediorientali o gli asiatici. Non solo ci ascoltano a nostra insaputa,
ma da un buon ventennio ci fotografano, violando la privacy di chiunque.
Le potenti emissioni di energia elettromagnetica, oltretutto, attentano alla vita di milioni di ignare persone. Un esempio eclatante è il cosiddetto Muos in Sicilia, contestato giustamente dal popolo siciliano, ma non solo.
Ai
Grandi Fratelli - Central Intelligence Agency & National Security Agency - sono
stati affiancati più recentemente su disposizione del Pentagono - su richiesta della Casa Bianca - il National Reconnaissance Office (NRO) e la
National Imagery and Mapping Agency (NIMA), entrambi utilizzati alla messa in
orbita di satelliti d’ascolto o riconoscimento, al trattamento universale di
immagini digitali riprese dallo spazio.
Il cerchio ora si è chiuso: all’orecchio della NSA, in grado
di captare e decrittare ogni messaggio che corra sulla Terra, infine sono stati
aggiunti anche gli occhi che scrutano in ogni anfratto vitale.
Questi inquietanti orizzonti erano stati squarciati per la prima volta alla fine degli anni ‘90, con la scoperta giornalistica dell’esistenza di Echelon. Vale a dire, un complesso di patti segreti del Governo U.S.A. con alcuni governi occidentali che sovrintendono all’approntamento di centri d’ascolto e di intercettazione della comunicazione umana.
In altri termini: l’attivazione di una rete satellitare,
saldamente in mano al Pentagono, quanto alla sua ideazione tecnica ed alla sua
gestione operativa, in grado di operare un ascolto ed uno screening selettivo dei flussi globali di comunicazione. Un’odierna
e concreta incarnazione del Grande Fratello di orwelliana memoria, realizzata
in violazione d’ogni trattato internazionale e convenzioni sui diritti degli
esseri umani e dei popoli.
Italia - postazione segreta Us Air Force - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Un ventennio addietro se ne era occupato il Parlamento europeo con due rapporti
specifici ed in sessione plenaria: sotto accusa le attività illecite della NSA,
la più potente agenzia di intelligence
del globo terrestre. Alla richiesta di concedere al Parlamento europeo i documenti
relativi ad Echelon, la National Security Agency, come tra l’altro riporta
Simon Davies sul Los Angeles Times
del 4 agosto 1999, ha opposto un netto quanto ingiustificato rifiuto, invocando
il diritto al segreto. Purtroppo è finita nel dimenticatoio, anche perché chi controlla
l’Europa per conto terzi, è a sua volta assoggettato al dominio a stelle e strisce.
Per la cronaca nel 1997 l’allora capo di Stato Maggiore
della US Air Force aveva annunciato
che per il primo trimestre del XXI secolo sarebbero stati in grado di «trovare,
seguire e colpire quasi in tempo reale qualsiasi cosa, non importa di quale
importanza, in movimento sulla terra». E’ oggi la conferma che non resiste più
alcuna difesa o confine, nazionali o privati.
I mirabolanti sviluppi tecnologici ad uso e consumo del
dominio imperante sono soltanto la punta
dell’iceberg che viene definito Revolution in Military Affairs, la
rivoluzione negli affari militari. Con questa espressione si intende la capacità
di dare ad una serie di mezzi e sistemi d’arma ignoti all’opinione pubblica
(per esempio la bomba nucleare a fusione fredda che non necessita di una massa
critica grande quanto una pallina da tennis, già sperimentata in Afghanistan ed
Iraq) perché compresi in nuovi moduli organizzativi e strategici che hanno
aperto nuovi orizzonti bestiali al sistema di fare guerra.
La strategia è denominata “Sistema dei Sistemi”: la cyberwar e la netwar, la guerra bassa intensità. Ma più di tutto il confitto non
convenzionale: si usa come paravento la natura, scatenando terremoti e
sconvolgimenti climatici a piacimento ed ovunque. Un esempio? Il terremoto nel
2010 ad Haiti con le truppe di occupazione dello Zio Sam già pronte allo sbarco
in grande stile.
L’essenziale è disporre l’umanità a proprio favore,
modellando anzi plasmando sempre più anche l’immaginario collettivo, la
capacità di determinare che gli altri vogliano ciò che tu vuoi. Manipolazione
della conoscenza e dell’informazione sono essenziali per disporre i soggetti a
proprio favore. Insomma, questione di consenso: anche il cinema si presta alla causa.
Nell’Europa in cui comandano per conto terzi i tecnocrati,
non a caso è stato messo in campo Eurogendfor: la polizia militare con compiti
d’ogni genere, compresa la licenza di uccidere e distruggere senza rispondere al controllo
dell’autorità giudiziaria e tanto meno parlamentare, ma solo alla NATO. Se
questa viene spacciata per democrazia, allora il suo vero nome è sistema
dittatoriale.
Perché a quasi 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, più di 40 nazioni in 5 continenti - incluso lo spazio aereo e l'atmosfera - sono occupate ancora da basi militari nordamericane?
Perché in Europa, almeno ufficialmente gli U.S.A. detengono in violazione del Trattato internazionale di non proliferazione nucleare (TNP) ben 480 bombe atomiche, tattiche modello b 61, e di recente (novembre 2012) hanno appaltato alla Boeing il potenziamento per renderle in grado di perforare i bunker ed esplodere all'interno?
Vicenza: deposito segreto di ordigni nucleari USA - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Perché Italia, Germania e Giappone ospitano ancora migliaia di soldati statunitensi a venti anni dal termine della guerra fredda?
Perché il presidente fantoccio Obama vuole espandere ulteriormente l'enorme ragnatela di basi a stelle e strisce all'estero?
Perché gli U.S.A continuano ad insediare strutture militari in ogni angolo del globo?
Secondo Gore Vidal "Avere una rete globale di basi militari vuol dire avere i mezzi per combattere una guerra perpetua".
Per Noam Chomsky "le basi militari sono l'impero".
Quale nuovo ordine mondiale tira veramente i fili della politica estera della Casa Bianca?
La paura è la più potente arma di controllo delle masse.
La paura è la più potente arma di controllo delle masse.
Grazie, une piccola osservazione Perche citi Einstein, questo ladrone !!! Il vero genio è Henri Poincaré (sono francese) !
RispondiEliminaCome si possono incenerire quelle antenne?
RispondiElimina..ma questo uno se lo poteva immaginare.Ma io mi chiedo:in che modo contrastare,e far in modo che cio' non esista???qualcuno me lo deve spiegare,augurarsi che una tempesta solare metta tutto fuori uso?...un meteorite???non basta esser informati...xche' alla lunga uno ci va fuori di testa....una soluzione???...tappullo22
RispondiElimina...son d'accordo sulla strategia della paura.fateci caso,buona parte dei commenti sul web ruotano intorno ai timori,alle paure,alle insucurezze.Ma io mi chiedo,in modo contrastare questi fenomeni"militatri"?,come si deve comportare una personadifronte a tuttocio'???D'accordo l'informazione,ma alla fine a forza "d'informarsi"si finisce nelle cosidette paranoie(paure),e quindi???Si dovrebbe passare all'azione...In che modo??Manifestando?contro "mulini a vento"???Ci vogliono risposte!....certo che se ci liberiamo delle tecnologie potrebbe essere un buon passo...ma oggi come oggi è piu' facile l'incontrario:"nutrirci di tecnologia"....auguriamoci una tempesta solare!che metta un po tutto fuori uso....
RispondiEliminaLa prima relazione di Einstein sulla relatività fu pubblicata tre mesi dopo il breve studio di Poincaré,ma prima della versione ampliata dello stesso. Essa si basava sul principio di relatività per ricavare le trasformazioni di Lorentz e per la sincronizzazione degli orologi usava una procedura simile a quella descritta da Poincaré (1900), ma era notevole il fatto che a questa non facesse alcun riferimento. Da parte sua Poincaré non citò mai il lavoro di Einstein sulla relatività ristretta. Einstein citò Poincaré nel testo di una conferenza del 1921 intitolata Geometrie und Erfahrung a proposito di geometrie non euclidee, ma non in relazione alla relatività speciale. Qualche anno prima della sua morte Einstein dichiarò che Poincaré era stato uno dei pionieri della relatività, dicendo che "Lorentz aveva riconosciuto che la trasformazione che porta il suo nome è essenziale per l’analisi delle equazioni di Maxwell", e Poincaré aveva ulteriormente approfondito questo punto di vista.
RispondiEliminaHo letto del geniale scienziato Henri Poincaré il fenomenale saggio Scienza e ipotesi che raccomando a tutti! La Francia è il paese d'origine della mia famiglia. Un mio antenato, il generale Jean Lannes, combattente d'altri tempi ed amico di Napoleone, è sepolto al Pantheon accanto a Voltaire e Rousseau.
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