19.2.24

SUBAPPALTO ITALIA: SCIA DI SANGUE...!

 

foto Gilan

di Gianni Lannes

Firenze 16 febbraio 2024: nel cantiere Esselunga cede una trave e muoiono 5 operai; 30 agosto 2023: un treno piomba sui binari in riparazione, così perdono la vita 5 operai; Monopoli, 25 maggio 2023: una roccia si stacca in un cantiere e due operai vengono sepolti vivi; Torino, 18 dicembre 2021: una gru si schianta al suolo, trascinandosi via le vite di tre operai. Tutte stragi in subapplato di alvboratorie dili. Solo per citare i casi con più dinuna vittima, perché si ricordassero quelle di morti singole o incidenti gravi l'elenco sarebbe immenso, come la striscia di sangue sul lavoro senza sicurezza e spesso in nero, comunque sottoremunerato, che da decenni percorre lo Stivale nell'indifferenza generale. Non si sa nemmeno quanti siano effettivamente i morti di lavoro in subappalto. Infatti l'Inail, istituzione preposta a raccogliere i casi e a indennizzare le famiglie delle vittime, non indica il dato. Comunque, secondo i sindacati del ramo, gli operai in subappalto sono il 70 per cento del totale dei morti. Proprio il 16 febbraio scorso un lavoratore albanese muore schiacciato da una lastra di cemento a Frascineto in Calabria.

In ogni caso, il governo Meloni ha alzato il rischio: reintroduzione degli appalti a cascata nel settore privato e del massimo ribasso nei bandi di gara, proposta doi riduzione delle ore di formazione obbligatoria per i lavoratori e abolizione dell'obbligo di badge identificativo nei cantieri senza subappalti. Siluramento del magistrato Bruno Girodano da direttore dell'Ispettorato nazionale del lavoro con annesso rallentamento del progetto di unificazione delle banche dati sui controlli e per la selezione dei nuovi ispettori, nonché il commissariamento dello stesso Inail, nonostante fosse già guidato dal leghista Franco Bettoni. Con i cantieri più insicuri i morti aumentano sempre. E ora, come sempre. dopo l'ennesima tragedia, si giunge di correre ai ripari in attesa della prossima strage bianca.

Scavando e ricapitolando. Crollo nel cantiere a Firenze: la ditta dell’ex ministro Alfano è la stessa dell’incidente del supermercato a Genova. Committente del cantiere a Firenze è La Villata spa, presieduta dall'ex ministro Alfano. È la stessa dell'incidente avvenuto a Genova. Il crollo nel cantiere del supermercato di Firenze potrebbe avere un precedente. Sulla recinzione che percorre il perimetro dei lavori, un cartello segnala che il committente è la ditta La Villata spa, agenzia immobiliare partecipata al 100% dalla catena di supermercati Esselunga e presieduta dall’ex ministro della Giustizia nel governo Berlusconi IV, Angelino Alfano. Non è passato inosservato il nome dell’azienda, già noto per un altro incidente avvenuto in un supermercato della catena Esselunga. Un anno fa (il 10 febbraio 2023), nella zona di San Benigno a Genova, tre operai sono rimasti feriti dopo il cedimento di una delle rampe del parcheggio della nuova struttura del supermercato in costruzione. Al momento non ci sono indagati, ma sotto la lente per decretare le cause del crollo sono finiti inevitabilmente i nomi legati al cantiere, tra la complessa filiera di appalti e subappalti (60 aziende), lavoratori irregolari per contratto o permesso di soggiorno e chi ha prodotto il materiale utilizzato. Intanto i pm Alessandra Falcone e Francesco Sottosanti hanno aperto un fascicolo in cui si ipotizzano reati di omicidio colposo plurimo e crollo colposo.


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