12.10.22

ITALIA SENZA MAPPE!

di Gianni Lannes

L'Italia ha un territorio geologicamente fragile, perché ubicato in un contesto geodinamico molto attivo e complesso. Ciò determina terremoti di grande energia, un vulcanesimo di tipo esplosivo, dissesti idrogeologici, amplificati dal cambiamento climatico in atto, emissioni di gas tossici; questi fenomeni, data la notevole vulnerabilità del costruito e l'intensa antropizzazione del Paese, determinano un rischio molto elevato, che spesso vede soccombere il territorio, con distruzione e vittime.

La strategia vincente è la mitigazione, riduzione e prevenzione dei rischi. Ma per far ciò è indispensabile una dettagliata conoscenza geologica del territorio, tra l'altro necessaria anche per la gestione sostenibile delle risorse naturali e delle energie rinnovabili.

Ebbene, esiste il progetto CARG, cartografia geologica e geotematica, coordinato dall'ISPRA, per la realizzazione della carta geologica in scala 1:50.000 con relativa banca dati. Tale progetto è iniziato alla fine degli anni '80, ed ha subito poi forti ritardi, per un'incomprensibile interruzione ventennale dei relativi fondi; i finanziamenti sono ripresi con la legge di bilancio per il 2020 (legge numero 160 del 2019) e implementati nelle due successive, con una dotazione di 31 milioni di euro fino a tutto il 2022: ciò ha permesso all'ISPRA una vigorosa ripresa, con la stipula di 48 convenzioni con tutte le Regioni, con le università e il CNR, e l'avvio di ben 69 fogli geologici.

Date le strutture di ricerca disponibili, occorrono almeno dieci anni per completare il progetto CARG che, se non sarà finanziato con la prossima legge di bilancio, subirà un intollerabile ritardo, se non il rischio di un deleterio arresto. Infatti, il 26 aprile 2022 il Senato ha approvato un ordine del giorno (G2 testo 2 al Doc. XXIV, n. 64-A) che impegna il Governo a individuare, nel prossimo disegno di legge di bilancio, i fondi necessari per il completamento del progetto CARG, con relativa cartografia tematica idrogeologica, con l'impegno di spesa, a legislazione vigente, di 20 milioni di euro all'anno, dal 2023 al 2033. Progetto CARG? Non pervenuto.

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