il governo dell'inciucio telecomandato |
di Gianni Lannes
Sembra un titolo innocuo, però accende l’allarme
rosso. «Direttiva ministeriale in merito
alla politica ministeriale per l’anno 2013». Di che si tratta? Delle disposizione
emanate per fare la guerra. Chi l’ha stabilito? Il ministro della Difesa
italiano. Eppure l’articolo 78 della Costituzione stabilisce che «Le Camere
deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari».
Strano: il Parlamento non ha deliberato alcunché, mentre la Costituzione,
appunto, è stata stracciata nel 2009 dall’entrata in vigore del Trattato di
Lisbona.
In dettaglio nel documento licenziato il 19 dicembre
2012 dal ministro della difesa, l’ammiraglio Giampaolo Di Paola è scritto, tra l’altro:
«Direttive
specifiche per il potenziamento della condotta delle operazioni…
In ragione della mutevolezza del quadro internazionale, l’Italia deve saper concorrere ad iniziative multilaterali
caratterizzate da un significativo impegno militare, per affrontare in tempi
brevi e in maniera risolutiva, crisi che dovessero accendersi in aree o
contesti di critica rilevanza per la sicurezza del Paese e della stabilità internazionale.
Nel contempo, alla luce delle istanze che giungono dal paese, le Forze Armate
devono tenersi pronte ad assicurare quel supporto tecnico e organizzativo che
risulta decisivo in caso di particolari emergenze nazionali, nei modi e nei
tempi che verranno richiesti da parte delle autorità preposte alla gestione di
tali eventi. Non può essere, infine, ignorata la possibilità, per quanto remota,
di un coinvolgimento del Paese e del sistema delle alleanze del quale siamo
parte in un confronto militare su vasta scala e di tipo “ibrido”, ovvero che
implichi sia operazioni militari convenzionali, sia operazioni nello spettro
informativo, sia operazioni nel dominio cibernetico… Elemento
irrinunciabile della politica nazionale c’è anche il rispetto degli impegni
assunti in sede europea, impegni
finalizzati a garantire la stabilità di lungo periodo della moneta comune e, con essa, dell’intero
sistema economico comunitario. Tale stabilità deve essere considerata come
essenziale per il perseguimento del fine ultimo costituito dalla sicurezza del
sistema internazionale e delle relazioni politiche ed economiche che in questo
si sviluppano…».
Non è tutto. E qui salta fuori la sorpresa, il
collegamento reale, vale a dire la saldatura tra la casta dei politicanti e l’élite
militare. Nel frattempo, mentre è in atto nulla più che una crisi speculativa di aggressione finanziaria a numerose nazioni, Italia in primis, imperversa ai massimi livelli l'avanspettacolo, utile per la gran distrazione di massa.
La senatrice Paola
Nugnes ne ha parlato al Senato qualche giorno fa, tirando in ballo la fondazione
Vedrò del primo ministro Enrico Letta (già affiliato alle
multinazionali terroristiche Bilderberg
Group e Trilateral Commission), prima di essere bruscamente interrotta dal
vice presidente Maurizio Gasparri in
quota Pdl. Già solo questo dettaglio”, in una democrazia vera, basterebbe per
liquidare un governo fantoccio, voluto dal Nuovo ordine Mondiale di Rockefeller & Rothschild.
Ha dichiarato in Aula la parlamentare del Movimento 5 Stelle: «Una
legittima e particolare attenzione va posta in tal senso alla Fondazione Vedrò, l’associazione di Enrico Letta, fondata nel 2005, definita una
“thinknet”, un pensatoio… Tra gli sponsor della Fondazione, vera unione di PD e
PDL abbiamo: i colossi del gioco d’azzardo, Sisal e Lottomatica, per energia e ambiente abbiamo Enel, Eni, Edison, per i trasporti Autostrade per l’Italia, per il settore
alimentare Nestlé. Ben 7 personalità
trasversali del Governo fanno parte della Fondazione Vedrò: Il Presidente del
Consiglio Enrico Letta, il vice
presidente, nonché Ministro dell’Interno Angelino
Alfano (PDL), il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando (PD) il Ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi (PDL), il Ministro
dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo
(PDL), Il Ministro delle Pari Opportunità Yosefa
Idem (PD), il Ministro della Salute Beatrice
Lorenzin (PDL), ex ministri come Passera…
come Polverini, Bernini, Boccia,
Carfagna, D’Ambruco, l’europarlamentare ed ex ministro de Castro, Delle Vedove,
il leghista Giorgetti, Madia,
Leandri, l’ex ministro Patroni Griffi, Rovetto, la presidente del Friuli Serracchiani, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, quello di Verona Tosi, quello di Napoli De
Magistris, quello di Bari Emiliano,
con l’illustre partecipazione del figlio
del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E tanti giornalisti illustri
come Curzio Maltese, Filippo Facci,
Davide Parenzo e Giuseppe Cruciani. Tutti impegnati in un legittimo disegno
politico comune che ci inquieta».
Allora, come al solito, pensate a quali reali
interessi potranno mai tutelare tutti gli individui telecomandati. Pensate un pò:
si fanno chiamare “vedroidi” che sa tanto di parassiti alieni.
Sul sito internet della fondazione VEDRO’ appare anche questa comunicazione
ancora più preoccupante: «Il Ministero
della Difesa, attraverso il Centro Militare di Studi Strategici, ha realizzato,
per la prima volta in 60 anni di storia repubblicana, l'Osservatorio
Strategico. Prospettive 2013, un'analisi globale con previsioni a breve termine
sul mondo e sui temi trasversali di maggiore impatto. Ne discuteremo a
veDrò mercoledì 10 aprile 2013 con Alessandro Politi, responsabile del
progetto, e Giuseppe Cucchi, coordinatore scientifico area di Politica ed
Economia Internazionale di Nomisma.
Il Centro militare di studi strategici (CeMiSS) è un ente del Ministero della
difesa, una delle tre componenti autonome del Centro alti studi per la difesa (CASD). Vi presta servizio sia personale
militare, delle varie forze armate, sia personale civile. È strutturato su tre
dipartimenti, che corrispondono a tre campi di competenza: relazioni
internazionali; sociologia militare; scienza, tecnologia, economia e politica
industriale. Ha sede nel Palazzo Salviati di Roma.
Lo Stato - nel nostro caso a stelle e strisce, per conto
terzi - come è risaputo, detiene il monopolio della violenza. Il
rapporto tra democrazia rappresentativa e potere militare, si regge su
principi diversi: su libertà e controllo pubblico la prima; su disciplina,
obbedienza cieca e gerarchia il secondo.
Quale pericolo si profila concretamente per l’Europa?
L’instaurarsi, anzi il consolidarsi di tendenze autoritarie che trovano espressione nel pensiero
militare e legittimazione nell’ambito politico. Imperversa infatti il modello
autoritario delle élite militari che hanno preso il sopravento sui Parlamenti,
già esautorati dai governi palesemente telecomandati a distanza atlantica.
Le democrazie rappresentative occidentali non hanno
subito golpes militari, bensì
svuotamenti graduali che comportano un mantenimento solo apparente di forme
democratiche che coprono in realtà una sostanza oligarchica. E’ in questo tipo
di processo che hanno trovato un ruolo le élites militari, insieme a quelle dei
servizi di sicurezza, vale a dire il potere repressivo che con la democrazia
non ha nulla da spartire.
A parte i famigerati postulati del pensiero
geopolitico nordamericano, c’è un documento del Pentagono, risalente al gennaio
1992 (Prevent the Re-Emergence of a New Rival), davvero “illuminato”.
Lo scenario che si profila, o meglio che è stato già concretizzato a nostra insaputa, è la fine del mondo in
senso occidentale e dell’involuzione del sistema verso un unico ed assoluto
governo mondiale, non eletto dai popoli, ma selezionato dal sistema di potere
finanziario.
Attenzione e massima allerta: per i popoli europei è in azione Eurogendfor. Il sistema di potere imperante teme le rivolte sociali più delle esplosioni nucleari ed è già pronta a stroncarle ferocemente in barba alla democrazia. Ci stanno già massacrando in modi inimmaginabili (vedi anche l'aerosolterapia bellica e le mutazioni climatiche artificiali, nonché terremoti e cataclismi innescati dalle forze armate degli Stati Uniti d'America) attentando alla salute di milioni di esseri umani. Hanno reso la vita un inferno a miliardi di persone, e la situazione peggiora sempre più. Ci stermineranno senza alcuna pietà riducendo allo stato di zombies, se non opporremo una valida opposizione a livello internazionale, collegando la lotta europea a quella dei cosiddetti Paesi del terzo mondo: Africa, Asia, Sudamerica, Medioriente.
Che fare? Paralizzare pacificamente l'Italia con uno sciopero generale ad oltranza (stop a consumi inutili, trasporti, "lavoro", eccetera), licenziamento di massa della casta politica, nomina su base popolare di una nuova Costituente, ristabilimento della Costituzione, allontanamento immediato dal suolo nazionale delle forze armate straniere a partire da quelle nordamericane, uscita dalla Nato e dall'Euro.
E' tempo di azione contro questi terroristi ai vertici delle "superpotenze". Le ossessive lamentazioni sono sterili e non servono alla causa di liberazione. Adesso, ora, bisogna unire tutte le forze attive nel mondo contro questa dittatura planetaria! Si può vincere e lo sanno bene i nemici di Gaia e del genere umano.
Che fare? Paralizzare pacificamente l'Italia con uno sciopero generale ad oltranza (stop a consumi inutili, trasporti, "lavoro", eccetera), licenziamento di massa della casta politica, nomina su base popolare di una nuova Costituente, ristabilimento della Costituzione, allontanamento immediato dal suolo nazionale delle forze armate straniere a partire da quelle nordamericane, uscita dalla Nato e dall'Euro.
E' tempo di azione contro questi terroristi ai vertici delle "superpotenze". Le ossessive lamentazioni sono sterili e non servono alla causa di liberazione. Adesso, ora, bisogna unire tutte le forze attive nel mondo contro questa dittatura planetaria! Si può vincere e lo sanno bene i nemici di Gaia e del genere umano.
VEDRO'? Vedrai... vedrai...
http://www.difesa.it/Il_Ministro/Uffici_diretta_collaborazione/Pagine/Direttivaministeriale2013.aspx
approfondimenti:
Nulla di nuovo sotto al sole: difesa, servizi e istituzioni collaterali scimmiottano a comando strutture e azioni già collaudate da tempo nelle pseudo_democrazie anglofone, in vista dell'avvitamanto verso il nuovo ordine mondiale. Però alla senatrice Nugnes vanno girati tutti i quesiti posti in questo diario al sig. Grillo, se non è cosa troppo scomoda.
RispondiEliminaNon sappiamo nulla di dove viviamo
RispondiEliminaL'occhio di ra, questa è veDrò. Letta è gli adepti sono solo dei massoni affaristi. Votate questo dualismo, voi elettori del pd?
RispondiElimina