5.6.13

CIBO: LA LINGUA COMUNE DEL MEDITERRANEO


Magna Grecia - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)
colori del Mediterraneo - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

 Luci del Mediterraneo - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes


Per identificare la cucina del Mediterraneo bastano due parole: miseria e nobiltà. Nulla di meglio per descrivere quella mescolanza fra elementi semplici e quel trionfo di profumi e di colori. Sono aromi e stimoli che seducono la mente, ammaliando il cuore. Così nasce la cultura del cibo che non è solo mezzo necessario alla sopravvivenza della specie. E’ anche arte, scienza, tradizione, cultura.



Per l’essere umano mangiare è un’attività sociale e per poter apprezzare un buon pasto è importante che qualcun altro lo divida con noi. E’ ancora possibile comunicare attraverso il cibo?  La civiltà industriale ha reso il cibo indipendente dal tempo e dallo spazio, lo ha privato di sacralità, ne ha ridotto i significati simbolici e ha modificato, accelerandolo, anche il modo di stare a tavola. Una cucina basata su ingredienti poveri e scarsi si è arricchita sempre di più, offrendo una quantità infinita di piatti anche di elevato livello gastronomico.

Il modo di mangiare del Sud, continua nonostante tutto a sfuggire certe regole di mercato, anche se poi le multinazionali (vedi Barilla) tentano di copiare a - ma soltanto a parole vuote dis enso - pietanze antiche ed  inimitabili.  



Piatti antichi e moderni, gusti orientali e occidentali, una mescolanza di sapori spesso diversi, ha prodotto qualcosa di unico ed originale. Sono combinazioni che nascono sulla tavolozza della natura, legati da alcuni elementi comuni insostituibili come il grano, l’orzo, l’olio d’oliva, il basilico, la cipolla, l’origano, i fichi, le mandorle. Sapori che si arricchiscono poi di storia di quelle etnie che hanno lentamente popolato il Mediterraneo.

 Un vero e proprio mosaico composto da tessere diverse: il Maghreb, l’Europa, il Levante. E poi le religioni: il Giudaismo, il Cristianesimo e l’Islam. 


E ancora i libri sacri: il Corano, il Talmud e la Bibbia. La cucina è uno dei linguaggi con cui una civiltà esprime se stessa e il suo universo in rapporto con gli altri. Mangiare insieme può favorire la comunicazione tra individui e conferire coesione a un gruppo. 

Ogni civiltà ha dato alla cucina un po’ di sé, come una lingua. Ogni piatto ha incorporato nuove parole e nuovi significati.

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