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Daunia: devastazione eolica - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
di Gianni Lannes
Parola di Federico II di Svevia: «Se il Signore
avesse conosciuto questa Piana di Puglia, luce dei miei occhi, si sarebbe
fermato a vivere qui».
Oggi il grande e indimenticabile “Puer Apuliae” che ha amato questa terra più di ogni altra - attualmente assediata dagli impianti eolici - e qui a Castelfiorentino è spirato 8 secoli fa, non potrebbe neanche vagamente immaginare il disastro combinato dal
politicume e dalla burocrazia locale, unitamente all’affarismo speculativo, alle autorizzazioni della Giunta Vendola, ai nullaosta facili di sovrintendenze e ministeri al ramo, compresi numerosi enti.
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Vendola & Fitto! |
Grazie anche al governatore Nichi Vendola, un
ecologista con controfiocchi al vento, nonché al predecessore Raffaele Fitto. La Daunia è stata crocifissa, eppure il massacro a cielo aperto non è ancora terminato. Adesso imperversano i lager fotovoltaici che stanno cancellando i vigneti. Un dato è certo: l'aumento dell'inquinamento elettromagnetico causato dalla proliferazione di elettrodotti ad alta tensione asserviti alle "rinnovabili".
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alcuni bambini di Botgo Eridania - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
C'è un ingegnere che risponde al nome di Marcello Salvatori che figura in una miriade di società, a partire dalla Enterra di Bergamo (vedi Stilo Immobiliare) che dalla Regione Puglia ha avuto l'autorizzazione a realizzare un inceneritore di rifiuti a Borgo Eridania (tra San Severo e Foggia) a meno di 50 metri dalle abitazioni dove vivono persone (inclusi i bambini) che respireranno e mangeranno diossine cancerogene, assieme ad altri veleni chimici. Ma questa è un'altra storia che abbiamo già narrato.
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Marcello Salvatori |
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le società in cui figura Marcello Salvatori |
Per giunta, gli ecomafiosi spesso sotto le turbine hanno sepolto scorie pericolose, come nel caso della multinazionale Daneco che ha perfino distrutto un'area archeologica su una nota collina a 12 chilometri da Foggia: un evento delittuoso denunciato con prove schiaccianti - raccolte in presenza anche di un finanziere - alla stazione carabinieri di Troia nel 2007 (espressamente al maresciallo comandante Melillo) ma senza esito (alla voce connivenze istituzionali).
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Daunia: devastazione eolica - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Quando si uccide la storia, si anniente la idrogeologia e si massacra la
geografia. Ora, dopo che banche e multinazionali (in primis la Edison e Daneco) sotto mentite sfruttando
sviluppatori locali, è il turno del Gargano e del mare Adriatico che circonda
la Capitanata.
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Daunia: devastazione eolica - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Per dirla con Carlo Levi: «Nessuno ha toccato questa
terra se non come un conquistatore o un nemico o un visitatore incomprensivo».
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Daunia: devastazione eolica - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
L’integrità di un paesaggio agreste unico al mondo,
costellato di insediamenti archeologici dalla preistoria dell’umanità ai giorni
nostri, come quello delle campagne dei Monti
Dauni, del Tavoliere e della Montagna del Sole, viene devastato con
insediamenti di torri metalliche che si stagliano anche a 150 metri di altezza,
munite di pale che girano e se giurano, quando spura il vento sufficiente per
produrre energia. Il più delle volte, ne producono assai poca.
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Daunia: devastazione eolica - foto Gianni Lanens (tutti i diritti riservati) |
In alcune nazioni è stata riconosciuta all’eolico,
in terra e in mare, un’importanza smisurata. I governi hanno garantito sovvenzioni
generose (tanto pagano gli ignari contribuenti nella bolletta elettrica: 10
miliardi di euro nel 2013 in Italia), hanno declassato le politiche di gestione
del territorio e omesso di effettuare un’analisi equilibrata dei suoi vantaggi
e problemi.
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Daunia: devastazione eolica - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
In Italia vaste distese di splendidi paesaggi sono
oggi dominati da assembramento a perdita d’occhio di pale eoliche dalla taglia
sempre più crescente.
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Daunia: devastazione eolica - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Il risultato? Il paesaggio è industrializzato e il nostro
patrimonio naturale fortemente danneggiato.
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Daunia: devastazione eolica - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Ecco una
sintesi fotografico dello scempio autorizzato dalla Regione del governatore
ambientalista Nicola Vendola -
complice la disattenzione ed il menefreghismo generale, ad eccezione di rare persone - che nella stessa provincia
di Foggia ha concesso ben 13 autorizzazioni idrocarburi (petrolio e gas). Altro
che energie rinnovabili. Speculazioni a tappeto in una colonia.
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Daunia: devastazione eolica - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
La politica è confronto alla luce del sole, dialogo
aperto, capacità di analisi, di critica ed autocritica, di dare agli altri la
speranza di un mondo migliore, fatto di soluzioni, rimedi, progetti
vitali.
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Daunia: devastazione eolica - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
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Daunia: devastazione eolica - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Inoltre in Puglia dovremmo avere un surplus energetico..la corsa per i grandi "parchi" può avere solo una spiegazione..
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