di Gianni Lannes
La militarizzazione di ogni aspetto della vita umana è un dato di fatto ovvero un addestramento innaturale, accelerato a livello esponenziale dalla tecnologia e ancor prima dall'imposizione di false epidemie e pandemie inventate a tavolino per dominare l'umanità; vale a dire prive di riscontri epidemiologici rilevati con il metodo scientifico. Per rendere l'idea: la classica finestra di Overton: il solito obiettivo del sistema di dominio è l'adattamento graduale al peggio. Infatti il mercato delle intelligenze artificiali usate per scopi bellici - dominato dagli USA - vale attualmente circa 14 miliardi di dollari. Questa cifra è destinata a raddoppiare rapidamente. Sul sito della Scale AI, un’azienda che fornisce dati per l’addestramento delle intelligenze artificiali, figura una corposa sezione dedicata all’uso dell'AI in questo ambito, dove si reclamizzano addirittura collaborazioni con la White House e il Pentagono.
Sensori di movimento, telecamere, satelliti, droni per l'individuazione degli obiettivi militari. L’uso e l'abuso - come attestato dalle attività criminali di Israele con la carneficina quotidiana di palestinesi - di queste tecnologie aumenta le probabilità che civili innocenti diventino bersagli a causa di dati errati, o deliberati come nel caso della strage a Gaza di migliaia di bambini. Uno studio recente dell’Ai Now Institute attesta che il problema inizia con le tecnologie dual-use, cioè quelle che si possono usare sia per scopi civili sia per scopi militari. I modelli che le aziende della Silicon Valley propongono all’apparato militare, infatti, non sono quasi mai specifici per l’ambito bellico e spesso contengono informazioni personali carpite pretestuosamente agli esseri umani.
Ma un errore, un falso positivo in
ambito bellico significa vite umane messe a repentaglio nel migliore
dei casi, se non addirittura trattate come se fossero senza valore.
Lo studio cita esplicitamente i due programmi dell’esercito
israeliano dai nomi esemplificativi Lavender e Where’s Daddy (“Lavanda” e
“Dov’è papi?”). A partire dai dati di addestramento, questi due programmi
generano elenchi di persone sospette che diventano bersagli da eliminare. Poi gli
umani decidono di quale tasso d’errore ci si può accontentare pur
di arrivare all’obiettivo.Non è un videogioco a milioni dfi umani sono già nconsapevolmente addestrati, ma l'abominevole realtà quotidiana.
Riferimenti:
Gianni Lannes, Il grande fratello. Strategie del dominio, Draco edizioni, Modena, 2012.
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2021/04/intelligenza-artificiale-via-libera-ue.html
https://www.pellegrinieditore.it/israele-olocausto-finale/
https://www.doncio.navy.mil/ContentView.aspx?id=16442
https://www.verifiedmarketresearch.com/product/military-artificial-intelligence-ai-market/
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