18.3.24

LA TERRA PROMESSA

 

 di Gianni Lannes

Sterminio, genocidio e rovine, ovvero crimini contro l'umanità con il sostegno militare dell'Occidente, soprattutto bellico di Washington e la copertura mediatica globale. Dopo oltre mezzo secolo di pulizia etnica, varata nel marzo dell'anno 1948 con il "Piano Dalet", oggi, l'idea che sia ancora possibile la formazione di uno Stato palestinese è patetica illusione o peggio, crudele impostura. Gli effetti della pulizia etnica israeliana innescati dal sionismo criminale di Tel Aviv sono irreversibili: mai uno Stato palestinese sorgerà sulle rovine di Gaza e della Cisgiordania. La sola prospettiva, altamente problematica ma senza alternativa, è quella di uno Stato federale israelo-palestinese, laico ed egualitario.

Il socialista Martin Buber, uno dei più importanti filosofi del secolo scorso, considerato il padre spirituale del nuovo Stato ebraico, dissentiva dall'assassina ideologia sionista, poiché sosteneva che il ritorno del popolo ebraico nella "Terra promessa" non doveva portare all'edificazione di uno Stato etnico-religioso riservato ai soli ebrei. La convivenza pacifica fra ebrei e arabi non si sarebbe mai ottenuta imponendo uno Stato confessionale che costringesse i nativi palestinesi (un popolo semita al pari degli ebrei) ad abbandonare le loro terre. La pace non sarebbe mai stata garantita, sosteneva Buber, neppure attraverso la formazione di due Stati, uno ebraico ed uno islamico.

Riferimenti:

https://www.pellegrinieditore.it/israele-olocausto-finale/

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=genocidio 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Sudafrica 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=netanyahu 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=israele

 

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