Gran Sasso - foto Gilan |
di Gianni Lannes
La mafia dei pascoli: ecco l'Abruzzo a perdere, abbandonato dai nativi ma occupato dai mafiosi che speculano sui fondi pubblici legati anche alla pastorizia. Il 26 settembre 2023 la maxi operazione denominata "Transumanza", condotta dalla Guardia di finanza di Pescara sotto il diretto coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) della Procura de L'Aquila, ha portato all'ennesima scoperta di una frode milionaria al Fondo europeo agricolo di garanzia (F.E.A.G.A.).
I soggetti e gli enti coinvolti sono 75, le misure cautelari personali disposte 25, le perquisizioni e i sequestri preventivi in esecuzione ammontano a 16. Le indagini si sono svolte in larga parte del Paese ed hanno coinvolto regioni quali Abruzzo, Puglia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio e Campania. Le frodi accertate dai finanzieri ammonterebbero a circa 5 milioni.
Il raggruppamento investigativo ha sequestrato somme a 24 imprese agricole e 38 soggetti accusati a vario titolo di autoriciclaggio, ricettazione, truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Si sospetta il coinvolgimento della "mafia foggiana", considerata la partecipazione di soggetti affiliati alle organizzazioni criminali del Gargano.
La "mafia dei pascoli" rappresenta ormai un fenomeno fortemente ancorato in molti territori del Belpaese. Infatti, nel corso degli anni sono passate alla cronaca numerose vicende criminali che hanno riguardato tale fenomeno, a dimostrazione del fatto che le organizzazioni criminali ritengono il sistema dei contributi comunitari concessi nel settore agricolo un vero e proprio business. Il caso più emblematico, tra i molti, è senza dubbio quello del maxiprocesso dei "Nebrodi", conclusosi il 1° novembre 2022 con l'emissione di condanne per oltre 6 secoli di carcere per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, danneggiamento a seguito di incendio, uso di sigilli e strumenti contraffatti, falso, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, truffa aggravata.
La maxi operazione "Transumanza" condotta dalla DDA della Procura de L'Aquila mette dunque ancora di più in luce una questione tutt'altro che risolta: il sistema della concessione dei contributi europei non funziona. La liberalizzazione dei titoli e la riduzione dei contributi per l'allevamento ovino in favore di quello bovino sono solo due degli elementi che favoriscono il proliferare di tale fenomeno. Tutto ciò va dunque a vantaggio delle grandi aziende che occupano vaste aree di terreni con l'obiettivo unico di accedere ai fondi europei, pur non garantendo l'effettiva attività di pascolo degli animali, che contribuisce a incrementare l'ulteriore fenomeno negativo dell'eccessivo imboschimento dei terreni.
A livello locale, i comuni spesso sono sprovvisti di regolamenti o piani di riparto idonei ad assicurare un'equa assegnazione dei terreni demaniali, i quali sono fondamentali per ottenere i titoli PAC (Politica Agricola Comune), che rappresentano il valore in base al quale si ha il diritto di accedere ai contributi comunitari a sostegno dell'agricoltura.
Il meccanismo risponde al solito copione criminale: intimidazioni e minacce agli allevatori locali con incendi e avvelenamenti dei loro animali, grandi aziende che ottengono la concessione di vaste aree, assenza di un apparato normativo, che garantisca controlli e assicuri il corretto accesso ai contributi comunitari.
Il sistema dei pascoli è anche ben descritto in una relazione redatta nel 2018 da un gruppo di ricerca dell'università de L'Aquila, intitolata "Evidenze di fenomeni criminogeni in riferimento ai pascoli montani e ai contributi europei della Politica Agricola Comune (PAC)", che incrocia più di mille testimonianze di agricoltori con nomi e società che gestiscono i pascoli e che sono riconducibili a famiglie mafiose di tutta Italia.
Si registra inoltre la presenza di aziende agricole fantasma che spesso non allevano e non producono alcunché, o nel migliore dei casi hanno sempre gli stessi capi di bestiame spostati da una parte all'altra, distruggendo di fatto l'economia agricola locale.
Il governino Meloni quali urgenti iniziative intende intraprendere per scongiurare l'eventuale uso fraudolento dei fondi comunitari e porre fine agli affari sporchi della "mafia dei pascoli"?
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=transumanza
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