26.3.24

CON MELONI AUMENTA LA POVERTA'!

 

di Gianni Lannes

Ecco alcuni fatti ineludibili: in Italia non è garantita una vita dignitosa a chi lavora. Un primato per l'inquilina pro-tempore di Palazzo Chigi Meloni: nel 2023 è aumentata la povertà assoluta in Italia. Qualche camerata lo dica a Giorgia. L'anno 2023 segna il non invidiabile record storico delle famiglie italiane in povertà assoluta: 5,7 milioni. Sono aumentate di ben 136mila unità, soprattutto nel Settentrione del Belpaese. Si tratta di uno dei tanti risultati negativi delle politiche sociali ed economiche adottate ed imposte dall'esecutivo pro-tempore della meloni nel primo anno di mandfato. Lo ha appena attestato l'Istat nelel stime reliminari che hanno evidenziato un progressivo peggioramento rispetto al 2022. La dismissione repentina dello stato sociale ha aggravato la povertà materiale. Sono aumentate anche le spese per trasporti (+8,7%) e per salute (+3,4%) e genere alimentari. Secondo l'Istat, la presenza di figli minori continua ad essere un fattore che espone maggiormente le famiglie alle povertà. Infatti i minori che sopravvuvno nelle famiglie in povertà assoluta, nel 2023, erano pari a 1,3 milioni. Le altre sono inequivocabili: povertà strytturale nel mezzogiorno e poi i piogìvani sono tra i più colkpiti perché provo di effettve tutele; e ancora le famiglie della popolazione extracomunitria sono più povere tra i poveri. Quasi sicuramente il 2024 registrerà un aggravamento della situazione di povertà., in virtù anche della èalese inesistentenza ed inconstistenza di piolitiche sociali. Gli effetti deleteri della disastrosa politica anti-sociale neòl segno dela repressione di qualsiasi protesta civile costituiscono il marchio di fabbrica di questo regime post-fascista.

Un paese democratico deve garantire le persone che sono state escluse da un lavoro dignitoso pagato il giusto o non sono in grado di svolgerlo per ragioni contingenti o strutturali. Invece di frammentare le prestazioni sociali con la moltiplicazione effimera di sussidi che escludono e stigmatizzano le persone, elargire sgravi fiscali alle imprese o ai professionisti, il governo potrebbe offrirli ai lavoratori a basso reddito. Il lavoro dipendente non garantisce una vita dignitosa. Ad essere maggiormente colpiti sono i più giovani a cui viene negato il presente e pure il futuro.

 

 

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