foto Gilan |
di Gianni Lannes
Ecco due progetti ecologicamente incompatibili in Sardegna. Un finanziamento della Commissione europea ha permesso dal 2010 di condurre una campagna di misurazioni scientifiche nell'ex sito minerario di “Sos Enattos”, situato principalmente nei territori comunali di Bitti e Lula, in provincia di Nuoro. Le misurazioni, condotte dall'Istituto nazionale di fisica nucleare, dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e dall'Università di Cagliari, di Sassari, di Napoli, di Roma ("Sapienza"), hanno permesso di accertare che la zona è caratterizzata da un bassissimo rumore sismico, acustico e elettromagnetico nonché minima attività antropica. In base a queste peculiari caratteristiche “Sos Enattos” è il sito italiano candidato ad ospitare il pionieristico Osservatorio di onde gravitazionali “Einstein Telescope” (ET), la nuova importante infrastruttura internazionale di ricerca che verrà costruita in Europa nei prossimi dieci anni.
Proprio in prossimità del sito “Sos Enattos” sono stati presentati da imprese multinazionali diversi progetti per la realizzazione di parchi eolici, tra cui il parco denominato "Gomoretta", nell'agro dei Comuni di Bitti, Orune e Buddusò. Trattasi di un progetto che prevede, in particolare, l'installazione di 13 aerogeneratori (84 metri di altezza e 132 metri di diametro) per una potenza nominale complessiva di 45 megawatt. "Gomoretta" e uno dei tre progetti di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili (energia eolica, fotovoltaica e geotermica) sul quale il governo Draghi, nella seduta del Consiglio dei ministri del 12 ottobre 2022, diede un parere positivo di compatibilità ambientale.
L'Osservatorio, di terza generazione, permetterà di investigare l'universo tramite quelle onde gravitazionali che sono state osservate per la prima volta soltanto nell'ultimo decennio durante gli esperimenti condotti nei laboratori LIGO (USA) e VIRGO (Cascina -Pisa).
L'Osservatorio consentirà di condurre ricerche nel campo della fisica e dell'astronomia e sarà rivoluzionario per la comprensione dell'universo lungo la sua storia cosmica, rivelerà molti più eventi astrofisici degli attuali LIGO e VIRGO e permetterà di studiarli con un dettaglio nettamente superiore. Inoltre, il sito scelto determinerà una positiva ed articolata ricaduta socio-economica sul territorio, un volano di sviluppo per i territori interessati che necessariamente verranno rivitalizzati grazie a tutto ciò che la sua presenza necessiterà in termini di infrastrutture e di servizi per le persone.
A dicembre del 2022 ha iniziato le sue attività l'Einstein Telescope Infrastructure Consortium, finanziato dall'Italia con 50 milioni di euro nell'ambito delle infrastrutture di ricerca del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con lo scopo di preparare e realizzare lo studio di fattibilità per il sito di “Sos Enattos” e di creare la rete nazionale di laboratori di ricerca per sviluppare le tecnologie del nuovo osservatorio, con un comitato di supporto per la candidatura autorevolmente presieduto dal premio Nobel Professor Giorgio Parisi.
La comunità scientifica nazionale e internazionale ritiene che la costruzione dell'impianto industriale eolico inquinerebbe irrimediabilmente il silenzio cosmico indispensabile per intercettare le onde gravitazionali: la conseguenza sarebbe di ridurre se non cancellare, il rilevante vantaggio competitivo del sito di “Sos Enattos”.
L'Istituto olandese di fisica nucleare (NIKHEF) è in competizione col sito italiano ed ha proposto quale sede dell'Osservatorio un'area nella zona della provincia di Limburgo, al confine fra Olanda, Belgio e Germania, che, sebbene non possegga caratteristiche fisiche e ambientali comparabili con il sito sardo, gode di una collocazione transfrontaliera che presenta un rilevante valore politico,
Quali iniziative il governio Meloni intende intraprendere affinché il carattere peculiare del sito minerario di "Sos Enattos" non venga sminuito dalla eventuale costruzione del parco eolico di Gomoretta e ciò non pregiudichi la candidatura italiana, facendo nel contempo e prevalere il sito olandese di Limburgo, e perdere alla Sardegna un irripetibile occasione di sviluppo scientifico, economico e sociale?
Einstein Telescope sarà un osservatorio sotterraneo, installato all'interno di un tunnel a geometria triangolare, di circa 10 chilometri di lato, collocato a circa 200 metri di profondità, che dovrà eseguire misure di altissima precisione e deve, quindi, essere costruito in regioni a basso rumore sismico, sia di origine naturale (attività sismica) che antropica (attività umane, industriali, produttive, trasporti).
Il valore totale dei flussi annui di transazioni associate, equivalente al totale del volume d'affari, dato dalla somma di domanda diretta e indotta nei 9 anni di costruzione, è stimato in oltre 6 miliardi di euro; in termini di occupazione, l'effetto totale nei 9 anni di costruzione è stimato in 36.085 unità di forza lavoro sul sito sardo, mentre a regime la struttura occuperà 160 unità permanenti, alimenterà un cospicuo mercato locale e nazionale di beni e servizi di alto contenuto tecnologico e promuoverà la nascita di spin-off; in tutto, il funzionamento di Einstein Telescope genererà un valore annuo di circa 127 milioni di euro e avrà un impatto sull'occupazione, tra effetti diretti e indotti, stimato in oltre 700 unità annue, escludendo i dipendenti.
Il ministero dell'università e della ricerca supporta sulla carta la candidatura italiana di Einstein Telescope in Sardegna tramite un protocollo di intesa con Istituto nazionale di fisica nucleare, regione Sardegna e Università di Sassari, finanziato con 17 milioni di euro; con l'affare assegnato n. 1055 «Prima relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) (Doc. CCLXIII, n. 1)» della Commissione VI al Senato, fu indicato come in ottemperanza degli obblighi e dei prospetti relativi al progetto Next generation EU e Piano nazionale di ripresa e resilienza, si dovesse sostenere la candidatura del sito di Lula Sos Enattos per l'edificazione del polo di ricerca Einstein Telescope, di matrice comunitaria.
Il ministero per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR ha comunicato il supporto per l'infrastruttura di ricerca attraverso le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027.
Nell'ultima riunione del Consiglio dei ministri del 10 ottobre 2022 è stato approvato definitivamente un progetto di impianto di produzione di energia elettrica attraverso le fonti rinnovabili presentato da Siemens-Gamesa, da collocare nell'altipiano di Gomoretta, tra i comuni di Bitti, Orune e Buddusò; il sito è prossimo a quello previsto per l'impianto di Sos Enattos, comportando, nell'eventualità in cui venga effettivamente costruito il progetto di Siemens-Gamesa, un pregiudizio rispetto alla realizzazione del polo di ricerca, in ragione del pregiudizio alla condizione necessaria del basso rumore sismico dell'area circostante.
Il comune di Bitti ha manifestato la contrarietà al progetto di Siemens-Gamesa, mentre il comune di Orune si è riservato la possibilità di esprimere parere contrario, in relazione all'impossibilità di una coesistenza tra questo progetto e quello relativo ad Einstein Telescope.
Nessun commento:
Posta un commento
Gradita firma degli utenti.