di Gianni Lannes
In Italia hanno abolito la libertà addirittura mediante un decretino fuorilegge in Gazzetta Ufficiale. Ma lei chi è per chiedermelo? Quale valore giuridico ha il famigerato Green pass, ovvero uno strumento di persuasione mediante ricatto "vaccinale"? A tutti gli effetti è una discriminazione per chi ha deciso di non farsi inoculare trattamenti sperimentali definiti impropriamente vaccinali. Per la disamina critica si parte dall’analisi dell’’articolo 4, comma 1 del decreto legge 105/2021: “Le disposizioni dei commi da 1 a 8 continuano ad applicarsi ove compatibili con i regolamenti (UE) 2021/953 e 2021/954 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 giugno 2021”. In realtà tale compatibilità dovrà esservi anche rispetto all’articolo 9 bis dove si elencano i luoghi frequentabili solo con la fatidica card. Il Regolamento nr. 953/2021 dell’Unione europea stabilisce che gli Stati devono tassativamente “evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate”. In particolare, il regolamento “non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati”. Nel caso specifico, non sembrano esservi dubbi secondo una gran parte di giuristi, circa la natura palesemente discriminatoria - e quindi in violazione del Regolamento numero 953 - delle prescrizioni contenute nell'abominevole decreto istitutivo del Green pass targato Draghi.
Inoltre, in Italia manca il decreto che stabilisca chi deve fare i controlli e in base a quale diritto ed autorità. Nessuno dei politicanti covidioti ha detto chi deve effettuare questi controlli di regime. Dunque, chiunque avrebbe ragione a obiettare che non c’è ancora traccia del decreto che dovrebbe disciplinare chi e come può controllare i documenti personali, o meglio addirittura i dati sensibili sanitari. Quindi non è ancora stata definita o permessa una misura di controllo per far accedere i clienti all’interno dei locali. Anzi, i gestori se ne devono astenere perché rischiano denunce e risarcimenti in caso chiedessero ad altre persone dati sensibili. Non hanno infatti tale facoltà ai sensi dell’articolo 3 comma 1 numero 4 della legge 105/21. Inoltre questa norma covidiota si discosta da quanto previsto dal Regolamento Ue numero 953/21 che entrerà in vigore dal 12 agosto prossimo e che restringe la possibilità di chiedere il green pass soltanto alle autorità di aeroporti o a quelle sanitarie. Insomma andrà messo a verbale che il decreto legge 105/21 è norma inapplicabile dal 12 agosto prevalendo su di essa l’articolo 10 Regolamento Ue numero 953. Inoltre, la stessa legge italiana esonera dal green pass i soggetti esclusi dalla campagna vaccinale. Non solo i minori di 12 anni, ma anche tutti coloro con certificazione definita da circolare del ministero della Salute. Solo che questa non è ancora uscita, ergo chiunque si può auto-dichiarare esentato da un'imposizione assurda e totalitaria. Un regime totalitario - sia pure sgangherato e telecomandato - necessita del controllo capillare sulle persone. Per definizione storica una dittatura non si riforma, ma si abbatte.
Riferimenti:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32021R0954
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/07/30/21A04748/sg
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=green+pass
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=vaccini
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
Lo Stato di diritto si basa sulla contrattualità. Doveri e diritti si esercitano nella contrattualità. La costituzione è il primo contratto sociale che stabilisce diritti e doveri dal quale discendono tutti gli altri contratti: lavoro, affitti, vendite, matrimoni, bancari, commerciali ecc ecc.
RispondiEliminaIl dramma consiste che la Costituzione non è mai stata ratificata dalla popolazione con apposito referendum deliberativo pertanto è un contratto nullo ab origine sul quale si basa tutto l'incantesimo mafioso massonico e clericale dei nostri tempi. Ovviamente la stessa cosa dicasi per tutte le costituzioni capitaliste della nostra epoca. Solo una costituzione è stata ratificata dalla popolazione nella storia. L'ultima della rivoluzione francese, ma poi hanno fatto fare il colpo di mano a Napoleone sponsorizzato dall'alta borghesia. Stiamo dentro un incantesimo giuridico internazionale sostenuto dalle false democrazie che dividono in parti le popolazioni con i partiti e i politici gatti e volpi che legiferano le leggi dei padroni. Sto parlando della truffa costituzionale piena di falle fin dal primo articolo che definisce la Repubblica "democratica" la democrazia per definizione etimologica è un governo della popolazione, quindi un autogoverno. Ma ciò non è. Perché i partecipanti non hanno potere assembleare, non possono revocare i mandati dei politici e non hanno strumenti democratici diretti per regolare l'operato dei governi. La democrazia autentica inizia quando le regole permettono ai partecipanti di scegliere e decidere e di avere sempre l'ultima parola. La Svizzera in tal senso è certamente un fenomeno democratico, l'Italia no. In costituzione non è stato contemplato neanche il referendum deliberativo che ha inizializzato il processo repubblicano. Un primo indimenticabile furto. Potrei citare le contraddizioni di tutti gli articoli. Ma se "credi" nella costituzione significa solo che la accetti come dogma. Se invece vuoi pensare con senso critico, onesto e obiettivo possiamo anche andare avanti. Grazie. enrico discendenza santarelli
La costituzione repubblicana italiana non è mai stata applicata, ma non è un dogma. L'Italia è priva di indipendenza e sovranità almeno dal 1948. La mancanza di demos (il popolo) è la ragione principale dell'assenza di democrazia. Così il cosiddetto "sistema democratico", senza demos è solo cratos (potere) di pochi.
RispondiEliminahttps://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=sovranit%C3%A0
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