16.11.20

LA DISOBBEDIENZA CIVILE E' UN DOVERE!

  


di Gianni Lannes

L'Italia cambia ancora colore e affonda vistosamente sotto la psicosi di massa, alimentata da autorità, televirologi e zanzarologi. Va sempre peggio: solo la stupidità istituzionale (unita a quella sociale) è davvero virale. Nessuna funzione protettiva: le mascherine sono un mero simbolo di sottomissione e i divieti coercitivi, rovinosi tentativi di ammaestrare la gente.

Un Dpcm è un atto amministrativo e non può imporre ai cittadini, nemmeno in stato di emergenza, di violare leggi dello Stato o addirittura di comprimere i diritti costituzionali, su cui si basa l'incompiuta democrazia italiana.

La disobbedienza civile diventa un dovere quando i governanti banalmente eterodiretti, addirittura perseguono obiettivi estranei alla Costituzione repubblicana italiana, alla democrazia e allo Stato di diritto.

Sopravvivere con le menzogne dei mass media, la propaganda perversa dei politicanti, il coprifuoco bellico, con l’iper controllo delle forze dell’ordine, con i bambini mascherati impossibilitati a giocare all'aria aperta, a relazionarsi e a frequentare regolarmente la scuola. E che dire del fallimento deliberato dal telecomandato governo grulpiddino del sistema Italia? Come abbiamo potuto accettare tutto questo abominio sociale senza ribellarci?

Umanità, empatia, sorriso, abbracci, comprensione, intelligenza critica. È l’ora della disobbedienza civile. Riprendiamoci la nostra vita con dignità. Domani potrebbe essere davvero troppo tardi. Cosa abbiamo da perdere? La libertà. La ribellione è un dovere etico. Su la testa!


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