di
Gianni Lannes
Alunni, studenti oppure automi indottrinati a dovere? Diritti universali negati, controllo biometrico di chi si è appena affacciato alla vita e lezioni a distanza spacciate per contenuti didattici. Pargoli
divisi, separati e confinati a casa col pretesto di un virus. Il
peggio va in onda in Italia, proprio adesso in Puglia. Il governatore
della regione levantina, senza alcuna motivazione epidemiologica o
comunque scientifica, ha chiuso tutte le scuole. Il passaggio
successivo è la cosiddetta “didattica digitale integrata”, vale
a dire, in sostanza, la puntuale negazione della didattica,
dell'istruzione, del sapere e della relazione sociale. Non è tutto:
a parte i bimbi delle elementari, al pari dei fanciulli delle
medie, che non possiedono i dispositivi (tablet, connessioni) e non
sono stati formati all'uso di un computer e a navigare su Internet,
saranno tutti schedati e controllati a livello elettronico. La sporca operazione ministeriale dell'Azzolina (bocciata in inglese e informatica agli esami per dirigente scolastica), passa attraverso la
famigerata multinazionale Google (browser Chrome) che profilerà i minori, vale a
dire, si approprierà dei dati sensibili, incluse immagini quotidiane
dei piccoli. Si tratta di una schedatura di massa, voluta dalle eterodirette autorità tricolori, senza precedenti in Italia. Possibile che gli insegnanti non si rendano conto dell'insidioso pericolo? La scuola non è un'azienda del grande fratello. Per
dirla con Bertrand
Russell: «Ogni governo che controlli l’educazione per una
generazione sarà in grado di controllare i suoi sudditi senza il
bisogno di armi o di poliziotti».
Riferimenti:https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=didattica
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=azzolina
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
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