La fondazione Open di Matteo Renzi ha incassato ben 4 milioni di euro. Chi li ha sganciati al bomba toscano e in cambio di cosa? L'interessato pur interpellato il 3 luglio scorso non risponde. C'è un giudice a Berlino o bisogna sperare in un intervento divino?
E, a
conferma della profezia, qualche dato ufficiale del Sole 24 Ore:
nonché il titolo del convegno datato 6 novembre
2015 presso la sede GSK di Rosia (SI):
Accoppiate di controllori e controllati: dirigenti del ministero
con Confindustria, manager di GSK Vaccines e GSK Italia, il presidente ISS, il presidente Farmindustria, baroni di Economia e Management, politicanti del PD
(sponsorizzati dalla GSK), assessori alla Sanità Regionali, e pure il presidente dell’AIFA dell’epoca, poi dimessosi per conflitti d’interesse. E c'è pure Raniero/i Guerra promosso sul campo ma con un piede nella fondazione Glaxo, nonché l'immancabile Lorenzin.
C’erano proprio tutti, eccetto il professor Burioni (impegnato, come spesso capita, ad aggiornare
la propria pagina Facebook), affiliato a sua insaputa in un elenco di massoni
del Grande Oriente d’Italia.
Ma allo Stato tricolore sia pure telecomandato dall'estero
sta a cuore la salute dei bambini oppure l’interesse dei politicanti, dei camici
bianchi e delle multinazionali farmaceutiche?
riferimenti:
Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus Edizioni, Battaglia Terme, 2017.
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