Ma quale tutela della salute di cittadine e
cittadini, soprattutto i bambini? Gli euroburocrati e i politicanti italidioti non proteggono la vita dei
popoli europei e meno che mai quella degli italiani, a partire dai neonati. Ecco i fatti nudi e crudi: ritardi dell’Ue e del Ppe nel
definire le regole contro l'acrilammide, la sostanza cancerogena presente in
vari alimenti tra cui patate fritte, biscotti, cracker e caffè.
È almeno dal 2005 che la Fao e l’Oms sostengono
che i livelli di esposizione alimentare all’acrilammide possono essere indice
di un allarme per la salute umana e nel 2015 l´Efsa ha ribadito che la presenza
di acrilammide negli alimenti può aumentare il rischio di cancro per i
consumatori, nonostante ciò, la Ue continua a perdere tempo nel definire regole
più restrittive. Inoltre, la cosa ancora più inaccettabile è vedere che gli
eurodeputati del gruppo Ppe continuano a tentare di ritardare l´adozione delle
nuove regole, malgrado la proposta della Commissione Ue non definisca limiti
vincolanti ma introduca solo misure di mitigazione per minimizzare la
formazione di acrilammide e preveda limiti alleggeriti per gli esercizi
commerciali di piccole dimensioni.
Gli alimenti più importanti che contribuiscono
all’esposizione di acrilammide (patate fritte, biscotti, cracker, pani
croccanti e morbidi) sono prodotti che espongono maggiormente i bambini ed è
proprio questa la fascia d’età più fragile rispetto alla grave problematica.
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