1.4.17

CIBO LEGALMENTE INQUINATO DALLA RADIOATTIVITA’





di Gianni Lannes

Naturale? No artificiale. Più dei veleni chimici irrorati a tutto spiano come il glifosato. C’è di peggio, ma nessuno ci ha fatto caso: radiazioni e irradiazioni per indurre modificazioni genetiche non dichiarate.  I limiti di contaminazione radioattiva degli alimenti sono considerati accettabili senza alcuna limitazione temporale e la loro applicazione viene estesa alle situazioni di crisi della gestione dei rifiuti delle centrali nucleari stesse. Il caso più eclatante è quello del grano contaminato in seguito al disastro di Chernobyl del 26 aprile 1986, oppure del frumento di “alta qualità” (secondo gli standard industriali correnti) bombardato con cobalto 60, cesio 137 e raggi X in Canada e Stati Uniti d’America. Si tratta di grano che per magia o miracolo diventa pasta tricolore. Questioni di limiti biologici (pari a zero), ma non economici, oppure di modificazioni molecolari indotte dalle radiazioni.

La normativa emanata dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) non lascia dubbi. Infatti, secondo l’Agenzia per la promozione del nucleare civile la logica non è più di tollerare per un periodo limitato una dose di radioattività nel caso di incidente grave, ma di autorizzare definitivamente la presenza di inquinanti radioattivi in tutti gli elementi destinati al genere umano.


Trattandosi di sostanze notoriamente cancerogene e mutagene, l’IAEA non poteva tacere sulla questione dei rischi. Di fatto la nuova direttiva qualifica gli alimenti la cui radioattività non supera i limiti descritti come “sicuri per la consumazione umana”.

Il problema sorge quando si verificano i calcoli tecnici: le dosi di rischio fissate dall’IAEA superano da 100 a 2000 volte la soglia ritenuta accettabile dai tecnocrati internazionali. Non siamo più nell’ambito della soglia di rischio irrilevante, ma bensì a livelli di pericolo decisamente inaccettabili.
La frase del documento normativo secondo cui l’assunzione di alimenti contaminati al di sotto del limite fissato non rappresenta un rischio per un essere umano tralascia un dato fondamentale: ossia è vero solo nel caso in cui questo alimento contaminato non rappresenti più dello 0,1 per cento del totale dell’alimentazione della persona. 

Ora bisogna sapere che questo 0,1% equivale a 10 grammi al giorno per un adulto e a meno di 2 grammi per un bambino. Un sensibile dettaglio che fa tutta la differenza. E che differenza alla voce effetti letali: malformazioni e morte.

Quando ci si rende conto che la nuova normativa non prevede nessuna misura per garantire il rispetto di queste percentuali e che i consumatori finali non possono distinguere il cibo in questione, si comprende la perversità del sistema di potere dominante, al di sopra delle nazioni non più sovrane.
 
Con il nome in codice di ALINORM 04/27/12 la normativa è stato approvata dalla Commissione del Codex Alimentarius, una struttura dipendente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla FAO. Un particolare non trascurabile: è in vigore dall’anno 2005.

Nel frattempo, dopo anni di strana disattenzione di esperti  nessuno ha contrastato l’Organizzazione Mondiale del Commercio, arrestando il passo al cibo “legalmente inquinato” dalla contaminazione nucleare.

L’operazione di genocidio dell’umanità è iniziata all’insaputa dell’opinione pubblica universale, su iniziativa dell’IAEA, un organismo delle Nazioni Unite preposto al controllo del nucleare militare ed alla promozione del nucleare civile. Nel 2002 questa agenzia terroristico-mafiosa rivolse alla commissione del Codex Alimentarius una domanda di revisione della normativa che regola il commercio di alimenti contaminati da radiazioni. La commissione espresse parere favorevole alla revisione (in peggio) ed incaricò la stessa AIEA della stesura di un nuovo progetto di regole.

Risultato finale: tumore legalizzato a norma di legge universale. Allora, che senso ha parlare di cura del cancro?  

E così si continua a mangiare, respirare, bere e vivere in condizioni che deliberatamente provocano il cancro, senza neanche sfiorare le vere ragioni di queste patologie. Di più e peggio: le Autorità che detengono il potere a livello planetario decretano per legge la morte del genere umano.


riferimenti:
































http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0033756072800073

http://www.nrcresearchpress.com/doi/abs/10.1139/g77-063#.WN4l8LglHGg


http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0733521098900042

http://link.springer.com/article/10.1007%2FBF00222072?LI=true







 1. Rotem, T., Food Irradiation Revisited, International Institute of
Concern for Public Health, October 2004.
2. Food Irradiation, Canada Food Inspection Agency, November 2002
3. Hauter, W. and Worth, M., Zapped! Irradiation and the Death of
Food, Food and Water Watch, 2008.
4. Food Irradiation – A technique for preserving and improving the
safety of food, WHO, Geneva, 1991.
5. Gamma Irradiators for Radiation Processing, IAEAm /vuebbam
2005
6. Jenkins, P. and Worth, M., Food Irradiation:  A Gross Failure,
Center for Food Safety and Food and Water Watch, January 2006.
www.centerforfoodsafety.org and www.foodandwaterwatch.org
7. Questions & Answers About Irradiation-A technology for
protecting our food supply, Minnesota Department of Health,
September 2007
8. Bertell, R., Food Irradiation, International Institute of Concern for
public Health. August 1988; Revised January 2003.
www.iicph.org/docs/food_irradiation.htm
9. Food Irradiation, Food Safety Network, University of Guelph.

Nessun commento:

Posta un commento

Gradita firma degli utenti.