Dopo il Sacco dei Turchi del 1620 c’è un altro
saccheggio, ma non è ancora l’ultimo di una lunghissima serie impunita che merita un tribunale stile Norimberga, o comunque l'esilio per i politicanti parassiti che hanno svenduto il territorio e la gente, previa restituzione alla collettività del maltolto.
Lo specchio acqueo del Golfo di Manfredonia è
stato concesso per mezzo secolo a una società albanese con sede a Tirana, presso Zayed Business Center -Rr.
Sulejman Delvina. Chissà chi lo sa. Quanti milioni di euro per il ristoro
ambientale ha incassato l’amministrazione comunale? La delibera di giunta 24 del 23 febbraio 2010 parla chiaro. Dissesto finanziario, ovvero fallimento: la Corte dei Conti ha accertato soltanto per il periodo 2011-2014 un debito comunale che supera i 50 milioni di euro.
Il progetto prevede, infatti, la realizzazione di una stazione elettrica di smistamento a 380 KV (chilo-volt) in località «Macchia Rotonda» nel Comune di Manfredonia; quattro raccordi aerei a 380 KV sulle linee «Andria-Foggia» e «Foggia-Palo del Colle»; due raccordi in cavo terrestre a 380 KV per il collegamento tra la stazione elettrica di Manfredonia e la stazione di conversione di Manfredonia; due linee a 400-500KV in corrente continua realizzate parte in cavo terrestre e parte in cavo marino; una linea in cavo di media tensione di collegamento all'elettrodotto (lato Italia), per il ritorno della corrente continua nel caso di funzionamento di un solo polo. Il progetto prevede infine anche una variante alla «Strada Vicinale della Panetteria» sempre nel Comune di Manfredonia. Siamo dunque in presenza di un’infrastruttura dall’impatto rilevante.
Sembra la terra di nessuno, eppure c’è sempre qualche prenditore che riesce a sgraffignare profitti a danno dell’ambiente e dell’ignara popolazione. Bentornati a Manfredonia. L’ultima beneficiata dalle autorità nazionali, regionali e locali è la Biopower GreenEnergy - con sede a Tirana, ovvero il gruppo Marseglia di Monopoli - autorizzata nel 2014 alla costruzione ed all'esercizio di un collegamento HDVC 1000 MW (2 x 500 MW) ad altissima tensione tra l’Italia e l’Albania, più precisamente tra una nuova stazione elettrica di Manfredonia e Kallmet (prefettura di Lezhé).
Alla società albanese Biopower Green Energy Shpk
s.r.l. è stata rilasciata l’attestazione di compatibilità paesaggistica in
deroga (P.U.T.T./P). L’elettrodotto in qualche tratto, risulta direttamente
interessare alcuni Ambiti Territoriali Distinti (ATD) ma non è stato sottoposto
a valutazione di impatto ambientale. L’intervento è stato ritenuto «non
pregiudizievole per la conservazione dei valori paesaggistici dei luoghi
interessati anche in considerazione del rilevante interesse pubblico che
l’intervento in argomento sottende», scrive la Regione.
«L’accordo di programma tra il Governo Italiano e
quello Albanese, che prevede tra gli altri il riconoscimento anche in Italia
delle ” green productions ” in Albania, ha portato il Gruppo alla realizzazione
di un progetto in campo energetico in Albania, nella regione di Lezhe, che
prevede la costruzione di una centrale alimentata da biomasse liquide della
potenza di 135 MWe con un’investimento di circa 150 milioni di Euro e la
costruzione di due parchi eolici della potenza di 234 MWe con un investimento
di circa 400 milioni di euro per un totale complessivo, in impianti di
produzione di energia verde, di circa 565 milioni di euro. Il progetto si
completa con l’interconnessione delle reti di alta tensione dall’Italia
all’Albania attraverso cavidotti sottomarini, posati nel Mar Adriatico tra la
costa Pugliese e quella Albanese e stazioni di conversione per un investimento
di circa 600 milioni di euro. Per l’inserimento sulla rete italiana
dell’energia trasportata dal cavidotto sottomarino, Terna Spa ha individuato la
soluzione tecnica di connessione prevedendo l’allacciamento alla Rete di
Trasmissione Nazionale attraverso una nuova stazione elettrica si smistamento a
380 kV a nord della Puglia. Il procedimento autorizzativo è stato avviato il 9
Dicembre 2009 dal Ministero dello Sviluppo Economico».
La deliberazione della giunta regionale 3 febbraio
2011, numero 139 recita: «Atto di intesa regionale per l’autorizzazione alla costruzione
ed all’esercizio di un collegamento HDVC 1000 MW(2x500MW), in corrente continua
in cavo marino e terrestre tra l’Italia e l’Albania, tra la Stazione Elettrica
di Manfredonia (FG) e quella di Kallmet (prefettura di Lezhë) e delle opere e
infrastrutture connesse - Tratto compreso tra la S.E. di Manfredonia e il Confine
di Stato».
Non è tutto: ci sono anche gli effetti biologici
e sanitari indotti dai campi elettromagnetici a bassa frequenza. Gli elettrodotti
(4,1 chilometri per una nuova linea) - su questo punto la letteratura scientifica
è concorde, a partire dagli studi svedesi - provocano inquinamento
elettromagnetico, vale a dire di sicuro leucemie, in particolare nei bambini (i poiù indifesi). Come mai l'ennesino scempio in tera di levante, non lo
hanno realizzato a Bari, località notoriamente molto più vicina alla costa skipetara?
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/04/chiude-silac-apre-energaskuwait.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=MANFREDONIA
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