di Gianni Lannes
Ma quale Stato di diritto? Affari a tutto spiano in
odore di mafia. Mica solo uno. Non c’è due senza tre, addirittura con denaro pubblico. Non uno
ma due gasdotti internazionali di sicuro, uno accanto all’altro, con approdo
distruttivo nel Salento per portare il gas in Svizzera, Francia, Germania,
Austria, Regno Unito.
Non è tutto: c’è anche il South Stream appena resuscitato dal nuovo accordo tra Eni e Gazprom, sempre con approdo in questa martoriata terra levantina.
A proposito: chi ha seminato apposta la Xylella dopo il convegno CNR nel 2010? Che singolare coincidenza. Forse serviva a indorare la pillola?
Non è tutto: c’è anche il South Stream appena resuscitato dal nuovo accordo tra Eni e Gazprom, sempre con approdo in questa martoriata terra levantina.
A proposito: chi ha seminato apposta la Xylella dopo il convegno CNR nel 2010? Che singolare coincidenza. Forse serviva a indorare la pillola?
Emiliano e Vendola provino a spiegare per quale ragione la provincia di Foggia ospita ben
128 pozzi per l'estrazione del metano (autorizzazioni rilasciate dalla
giunta vendoliana dal 2005 al 2012 a famigerate multinazionali), senza alcun beneficio per gli autoctoni,
nonché due centrali turbogas. E la turbogas Sorgenia (De Benedetti) a Modugno?
Ne vogliamo discutere?
I salentini protestano civilmente e pacificamente
mentre lo Stato italiano, al soldo delle multinazionali manda la polizia in
assetto antisommossa a manganellare i civili, anche mamme e bambini.
«Il progetto TAP, sostenuto dall’Unione Europea e
riconosciuto come progetto prioritario dal programma di sostegno Trans European
Energy Networks (TEN-E), avrà un ruolo rilevante nel garantire all’Europa
Occidentale un accesso agevole e sicuro alle riserve di gas naturale situate
nella Regione del Mar Caspio, in Russia e in Medio Oriente. Al progetto
partecipa con una quota del 5% nell'azionariato del progetto» si legge nel
portale online della corporation Axpo.
«Non esistono altri impianti analoghi di gasdotto
marino e terrestre del “TRANS ADRAITIC PILINE”» recita uno nota del ministero
dell’Ambiente. Ancora una volta, prove alla mano, il dicastero della tramontata
“ecologia” mente spudoratamente. Ne avevo già scritto con dovizia di particolari
ufficiali nel 2012. Comunque nell’interrogazione parlamentare a risposta
scritta numero 4/01341, datata 19 luglio 2013 si legge testualmente:
«Il terminal del gasdotto IGI-Poseidon (Itgi), che
interessa il territorio del comune di Otranto, a pochi chilometri di distanza
dal progetto TAP, è stato autorizzato con decreto del 2 maggio 2011, assunto
d'intesa con la regione Puglia e concessione demaniale del marzo 2013… non
appare ragionevole insediare due infrastrutture (peraltro di identica natura) a
pochi chilometri di distanza l'una una dall'altra, per di più in un territorio
di particolare pregio ambientale e paesaggistico ed a forte vocazione turistica».
L’atto parlamentare dell’onorevole Antonio Decaro del partito democratico a tutt’oggi non ha avuto risposta. Emblematico, no? Non è tutto: la TAP ha beneficiato pure dello sconto: niente direttiva Seveso. Eppure l’ultimo incidente rilevante si è verificato proprio in Italia, a Pineto in Provincia di Teramo il 6 marzo 2015, provocando 8 feriti.
TAP ha la propria sede centrale a Baar, in
Svizzera (noto territorio di riciclaggio del denaro mafioso a livello mondiale),
e uffici operativi in tutti i paesi attraversati dal gasdotto (Grecia, Albania
e Italia). Gli azionisti attuali del progetto sono Snam (20%), l'inglese BP
(20%) l'azera SOCAR (20%), la belga Fluxys (19%), la spagnola Enagás (16%), la
svizzera Axpo (5%). TAP, insieme a TANAP (Trans Anatolian Pipeline che
attraverserà da Est a Ovest la Turchia) e a SCP (South Caucasus Pipeline), è
una delle infrastrutture di trasporto che apriranno il Corridoio Sud del Gas,
consentendo l'accesso al mercato europeo delle riserve di gas naturale
dell'area del Mar Caspio. Il gas che sarà trasportato da TAP appartiene al
Consorzio Shah Deniz II, proprietario del gas proveniente dall'omonimo
giacimento offshore azerbaigiano situato nel Mar Caspio a sud di Baku. Questo progetto speculativo è nato per
iniziativa della Elektrizitäts-Gesellschaft Laufenburg (EGL), attualmente
denominata Axpo, società attiva soprattutto nel trading di elettricità, gas e prodotti finanziari energetici, che
nel 2003 iniziò uno studio di fattibilità finanziato con soldi pubblici (oltre
3 milioni di euro) degli ignari contribuenti italidioti. Il 28 giugno 2013, il
Consorzio Shah Deniz II ha selezionato TAP come progetto vincente per il
trasporto del gas dell'Azerbaigian in Italia e in Europa preferendolo al
progetto concorrente Nabucco West. Il 19 settembre 2013 Enel, Hera, Shell,
E.ON, Gas Natural Fenosa, Gdf Suez, Axpo, Bulgargaz e Depa hanno firmato a Baku
con il Consorzio Shah Deniz II i contratti di fornitura per la più importante
vendita nella storia del gas. Il 17 dicembre 2013, il Consorzio Shah Deniz II
ha annunciato la Decisione Finale di Investimento per sviluppare il giacimento
di Shah Deniz II e gli azionisti di TAP hanno confermato la Resolution to
Construct per lo sviluppo e la realizzazione del progetto Trans Adriatic
Pipeline, a spese territoriali dell’Italia. Il primo dicembre 2015 Snam ha
sottoscritto con Statoil un accordo di esclusiva per l'acquisto della quota del
20% nella Trans Adriatic Pipeline. TAP trasporterà circa 10 miliardi di metri
cubi all'anno di gas naturale. Con l'aggiunta di una terza stazione di
compressione il gasdotto sarà in grado di duplicare la quantità trasportata a
20 miliardi di metri cubi/anno.
L'Unione europea riconosce a TAP un ruolo
importante nella politica energetica comunitaria ai fini del raggiungimento
dell'obiettivo di garantire la sicurezza e la diversificazione
dell'approvvigionamento energetico in Europa. Una volta realizzato, TAP contribuirà
in maniera significativa al futuro energetico dell'Europa. TAP è uno dei più
importanti progetti energetici infrastrutturali e permetterà al gas proveniente
dal Mar Caspio di raggiungere i mercati energetici europei. Il gasdotto,
infatti, aprirà il Corridoio Meridionale del Gas, vero e proprio punto cardine
della strategia energetica europea. La Commissione Europea, il Parlamento e il
Consiglio hanno assegnato a TAP lo status di Progetto di Interesse Comune
(PCI), secondo le nuove linee guida TEN-E (Trans-European Energy
infrastructure). I Progetti di Interesse Comune rivestono un ruolo importante
nel nuovo regolamento dell'Unione in materia di infrastrutture energetiche
transeuropee.
Il 30 agosto 2014, Matte Renzi ha sbloccato la
TAP. A settembre del 2014 il ministro dell'Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, ha firmato il decreto di
compatibilità ambientale, superando il parere negativo espresso dalla Regione
Puglia e del Ministero dei Beni Culturali. Il parere positivo del Ministero
dell'Ambiente, ha confermato che il sito migliore per l'approdo del gasdotto
sulle coste salentine è San Foca. Il 20 maggio 2015 il ministro dello Sviluppo
Economico Federica Guidi (poi costretta dimettersi per uno scandalo petrolifero
in Basilicata) ha firmato il Decreto di Autorizzazione Unica, abilitando la
costruzione e l'esercizio dell'opera, approvando il progetto e dichiarando
altresì la pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dell'infrastruttura,
anche ai fini degli espropri. L'operatività
dell'infrastruttura dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre 2020.
Il 12 maggio 2016 TAP
ha avviato il cantiere per la costruzione del gasdotto in contrada Fanfula a Melendugno, espianto gli ulivi.
Il 7 settembre 2016 la Procura di Lecce ha chiesto l’archiviazione
dell’inchiesta aperta su TAP relativa all'iter seguito dal Trans Adriatic
Pipeline nell'avvio del cantiere. Per l’allora
procuratore Motta non è ravvisabile alcuna irregolarità. Bontà sua. Il 17
maggio 2016 a Salonicco, alla presenza di Alexis Tsipras, TAP ha celebrato
l'inizio della costruzione dell'opera. Alla cerimonia erano presenti anche il
Primo Ministro della Georgia Georgi Kvirikashvili, il primo vice primo ministro
dell'Azerbaigian Yaqub Eyyubov, il vice primo ministro di Albania Niko Peleshi,
il Vicepresidente della Commissione UE e Commissario per l'Unione energetica
Maroš Šefčovič, l'inviato speciale ecoordinatore per gli affari energetici
internazionali degli USA Amos Hochstein, il ministro dell'Energia della Turchia
Berat Albayrak, il ministro dello Sviluppo Economico dell'Italia Carlo Calenda,
il ministro dell'Energia della Bulgaria Temenuzhka Petkova e il segretario di
Stato dell'Ufficio Federale per l'Energia della Svizzera Walter Steinmann.
Insomma, la sovranità italiana è attualmente pari a zero. Che fare? Partire da una ribellione popolare, passando per una nuova Costituente dal basso. Parola d'ordine: disobbedienza civile. Non abbiamo l'anello al naso. Allora: Su la testa!
riferimenti:
http://www.recommon.org/perche-no-tap-ne-qui-ne-altrove/
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2017/03/31/news/tap-ecco-gli-affari-sporchi-degli-uomini-dietro-il-gasdotto-in-puglia-1.298603
http://analizebasilicata.altervista.org/blog/la-famiglia-somma-tecnoparco-il-tap-lazerbaijan-e-il-senatore-petrocelli/
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=gasdotti
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=tap
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/04/i-gasdotti-di-vendola-emiliano.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=lisbona
Uccidere chi sta intorno al malato non serve a farlo guarire.
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/04/mezzogiorno-ditalia-il-tesoro-del.html
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2017/03/31/news/tap-ecco-gli-affari-sporchi-degli-uomini-dietro-il-gasdotto-in-puglia-1.298603
http://analizebasilicata.altervista.org/blog/la-famiglia-somma-tecnoparco-il-tap-lazerbaijan-e-il-senatore-petrocelli/
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=gasdotti
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=tap
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/04/i-gasdotti-di-vendola-emiliano.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=lisbona
Uccidere chi sta intorno al malato non serve a farlo guarire.
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/04/mezzogiorno-ditalia-il-tesoro-del.html
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