21.4.17

IL GOVERNO ITALIANO VUOLE STUPRARE MANFREDONIA E LA PUGLIA




 

La morte "legalizzata" di un'antica terra e del suo mare: lo pretendono Diamante Menale a capo dell'Energas e i padroni multinazionali della Kuwait Petroleum, uno Stato fantoccio a cui l'Italia ha venduto nel 2016 ben 28 aerei da guerra, sponsorizzati dal ministro Roberta Pinotti.

Esattamente 50 anni dopo la catastrofe del petrolchimico Eni (Anic), e la rapina del metano dal sottuolo della Daunia che perdura oggi con 125 pozzi attivi e due centrali turbogas (Edison a Candela ed En Plus a San Severo) con altri in attesa di concessione, ecco un’altra violenza istituzionale che rischia di abbattersi su un territorio e su una popolazione che stanno ancora scontando la follia del passato, anche per la mancata bonifica, nonostante l'ingente denaro pubblico elargito alla Syndial (Eni), come attesta inequivocabilmente il ministero dell’Ambiente.

Ecco il verbale della conferenza dei servizi decisoria del 13 aprile scorso. Come si evince dalla Pec, è stato trasmesso al comune di Manfredonia il 18 aprile alle ore 12:02.

Il responsabile ministeriale del procedimento, Paola Barzaghi ha verbalizzato chiaro e tondo: 

«… alla luce del prevalente orientamento dei pareri espressi, si concludono i lavori della odierna Conferenza dei servizi e si ritiene necessario procedere alle ulteriori istruttorie volte al rilascio del procedimento definitivo, con le opportune condizioni e prescrizioni, per l’autorizzazione alla Società Energas, per la realizzazione a Manfredonia di un deposito costiero di Gpl». 

  



 

 












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