7.2.17

AZZARDO DI STATO TRICOLORE

di Gianni Lannes


E’ un giro d’affari usurati ma “legalizzati” (si fa per dire) che brucia vite, persone, famiglie producendo povertà e disperazione. Dal gratta e vinci alle scommesse sportive, ai giochi perversi on line gestiti dalla mafia istituzionale.

Ora la conferenza Stato-Regioni discuterà a breve una proposta dalla quale non emerge la volontà governativa di contrastare né eliminare il fenomeno. I Comuni e le Regioni, infatti, sono espropriati della loro potestà regolamentare e legislativa. La pubblicità dell’azzardo non è vietata, bensì è dilagante. Lo Stato ha consentito alla agenzie di scommesse, spesso controllate direttamente dalla criminalità organizzata, grazie alla tacita omertà istituzionale, di acquistare negli Stati Uniti d’America, addirittura apparecchiature sofisticate per un valore di 4 miliardi e 700 milioni di euro. Attualmente sono più di un milione gli italiani che si sono ammalati a causa di tali macchinette. Le slot in Italia nel 2016 vantano un giro d’affari da 94 miliardi di euro.


Bisogna contrastare effettivamente le cause che producono indebitamenti, usura e disperazione. Invece la casta parassitaria dei politicanti genera ludopatici con la sua prassi senza scrupoli.

Il profitto è fine a se stesso se non riconosce i diritti fondamentali della vita, della salute, della dignità e della libertà delle persone. Non è dell’essere umano il profitto per pochi, ma il profitto è autenticamente umano quando genera il bene comune.

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