Termoli - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Termoli - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
di Gianni Lannes
Scosse sismiche con profondità superficiale e tanta paura nella popolazione del Molise, della Puglia settentrionale e in parte di Abruzzo e Campania. A proposito c'è correlazione con il terremoto di magnitudo 4.6 che ieri sera alle ore 23:52:45 ha avuto come epicentro il borgo di Montagano in provincia di Campobasso, con un ipocentro di appena 23 chilometri e i numerosi pozzi estrattivi di idrocarburi (olio e gas) nel territorio regionale (come quello dell'Eni a Rotello in contrada Masseria Verticchio), incluse le attività estrattive delle copiose trivelle nel prospiciente mare Adriatico?
E che dire dei nuovi progetti per giganteschi impianti industriali eolici a ridosso della costa di Termoli, Campomarino, Petacciato e Montenero di Bisaccia, nonché nell'entroterra, presentati da società a responsabilità limitata, come la Maverick con sede in via dei Bossi numero 6 a Milano e la Wind Energy Rotello con sede a Pescara in via Caravaggio al civico 125 (amministratore unico Fabio Maresca)? Responsabilità unica della Natura? Un fatto è certo: la letteratura scientifica in materia attesta l'eventuale nesso.
Per caso, le autorità hanno controllato la tenuta strutturale della diga del Liscione di Guardialfiera (costruita a partire dal 1964, ultimata nel 1976 e non ancora effettivamente collaudata, dopo 21 anni dall'ultimo e disastroso allagamento della valle) a seguito del recente sisma? Un’opera idrica da milioni di metri cubi che si trova a ridosso della valle del Biferno dove c’è il nucleo industriale di Termoli, ci sono zone abitate, aziende e campi coltivati. Invece di metterlo in sicurezza, addirittura si amplia l'invaso. Insomma, nel disinteresse generale, va sempre peggio.
Il minuscolo Molise è cinto d'assedio: per cielo, per terra e per mare. Lo sfruttamento economico senza scrupoli e il conseguente degrado ambientale per fare soldi - avallato come sempre dai politicanti locali e nazionali - non risparmia nulla e nessuno, come attesta l'inquinamento ecomafioso provocato dalle discariche disseminate anche in riva all'Adriatico, ad un soffio dalla foce del Biferno, dove sono stati occultati e seppelliti perfino rifiuti pericolosi (radioattivi e chimici) pure dalla Fiat.
Riferimenti:
Gianni Lannes, l'Italia trema, Edizioni Nuovo Mondo, Pescara, 2023
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Molise
https://unmig.mite.gov.it/wp-content/uploads/carta-titoli-28-2-2023.pdf
https://doi.pangaea.de/10.1594/PANGAEA.914358
https://www.infomercatiesteri.it/highlights_dettagli.php?id_highlights=2187#
file:///C:/Users/HP/Downloads/PK078S0000VRL01.pdf
https://unmig.mite.gov.it/mappa-sito/
file:///C:/Users/HP/Downloads/GE_RTL01_PD_0_1.pdf
https://unmig.mite.gov.it/tavolo-di-confronto-sul-tema-dellestrazione-di-nuovo-gas-in-adriatico/
http://terremoti.ingv.it/event/34499661
https://unmig.mite.gov.it/wp-content/uploads/2019/01/65-1.pdf
https://www.italianostra.org/wp-content/uploads/Molise_SITUAZIONE-STOCCAGGI-coltivazioni.pdf
http://moliseweb.it/dati/TAV-A0bis---Relazione-tecnica-illustrativa-signed-(1).pdf
file:///C:/Users/HP/Downloads/elenco_siti_cont_2016.pdf
https://unmig.mite.gov.it/wp-content/uploads/2018/12/molise.pdf
https://www.youtube.com/watch?v=NPvX184CsYs
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