17.3.23

ITALIA: SEGRETO MILITARE INFINITO!

  

foto Gilan

di Gianni Lannes

Stragi di Stato in Italia, anzi spesso di Stati alleati: l'esecutivo Meloni è latitante. Ancora oggi, nonostante promesse altisonanti e direttive governative, sull'omicidio di Aldo Moro, una miriade di documenti risultano ancora segreti dopo ben 45 anni. E sono da sempre segreti pure i trattati segreti sottoscritti da Roma con Washington (clausole segrete armistizio corto di Cassibile, trattato di pace a Parigi, Bilateral Infrastructure Agreement e così via fino ai giorni nostri), il tutto in palese violazione della Costituzione repubblicana italiana.

E ancora: segreti militari sottratti all'accesso in barba allo Stato di diritto e alla trasparenza, sfuggiti all'attenzione pubblica, al controllo parlamentare e sottratti alle indagini giudiziarie, come ad esempio il decreto del ministro della difesa (firmato dal generale Domenico Corcione) numero 519 del 14 giugno 1995 (pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 285 del 6 dicembre 1995), relativo alle categorie degli atti sottratti all'accesso, entrato in vigore durante il governo Dini.

Ad una prima valutazione del punto 12 dell'allegato 1, risulterebbero gravemente compromesse indagini su stragi, fatti criminosi e delittuosi accaduti nel nostro paese, in quanto documenti relativi alle indagini in corso sono "secretati" per 50 anni e passa, come, ad esempio, la documentazione militare della Nato (e i tracciati radar non manipolati), indispensabili a fare chiarezza nella tragedia di Ustica.

Quali iniziative i governi italiani e gli organismi e servizi da loro dipendenti (Aisi e Aise), hanno mai adottato per sviluppare le informazioni, fino a questo momento non note, contenute nel verbale 5 agosto 1980 della seduta congiunta del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza (CIIS) e del Comitato esecutivo per le informazioni e la sicurezza (CESIS) presieduto dall'allora Presidente del Consiglio dei ministri, tale Francesco Cossiga, relativa alla strage di Bologna del 2 agosto 1980 e al disastro aereo di Ustica del 27 giugno 1980, e in cui si adombrano interferenze di Stati e servizi esteri? 

In quel governo figurava anche Antonio Bisaglia. Il ministro morì all'età di 55 anni, il 24 giugno 1984 a Santa Margherita Ligure, in circostanze mai effettivamente chiarite, nonostante la versione ufficiale, confermata dalla cosiddetta giustizia, fosse una caduta in mare dal panfilo Rosalù. La sua salma non fu sottoposta ad autopsia per decisione di Cossiga. Il fratello Mario Bisaglia, sacerdote, secondo talune fonti fu ucciso ed il corpo fu gettato nel lago di Centro Cadore, dove fu trovato il 17 agosto del 1992; inizialmente si pensò ad un decesso cagionato da un annegamento, poi emerse il deliberato soffocamento. Entrambi erano a conoscenza di segreti indicibili (Ustica e Bologna).


Riferimenti:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-12-06&atto.codiceRedazionale=095G0560&elenco30giorni=false

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/03/italia-ancora-segreti-sulle-stragi-e-il.html

https://www.radioradicale.it/scheda/51821/sviluppi-sulla-vicenda-della-morte-di-don-mario-bisaglia

https://www.ilgazzettino.it/nordest/belluno/don_mario_bisaglia_fratello_ministro_morto_annegato_dubbi_giudice_schiavon-6867885.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=cassibile

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=segreti

Gianni Lannes, Il grande fratello. Strategie del dominio, Draco edizioni, Modena, 2012.

Carlo Brambilla - Daniele Vimercati, Gli annegati. Il giallo dei Bisaglia e altri misteri, Ed. Baldini & Castoldi, 1992.


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