di Gianni Lannes
In Italia non ci facciamo mancare mai niente, neppure la controfigura spocchiosa di un aspirante intellettuale, o meglio, un personaggio inventato dal nulla (in casa Mondadori del piduista Berlusconi), sempre pompato dal sistema. Adesso si atteggia a vittima e si vanta di essere uno scrittore antimafia, ma in realtà, è uno scopiazzatore di infimo livello (condannato in via definitiva per plagio), già sgamato a più riprese nel recente passato. Non ammiro Giorgia Meloni, ma la rispetto in qualità di essere umano, anche se non condivido nulla dei suoi propositi politici, nonché della sua opportunistica ideologia post fascista. Comunque, egregio Roberto Saviano, dare del "bastardo" a qualcuno - in particolare una donna, peggio in televisione - è una grave e ingiustificabile offesa. Un confronto dialettico, tra persone civili, vuol dire esprimere critiche anche sferzanti, ma senza scendere come nel suo caso, al vano turpiloquio che la qualifica come il nulla mescolato al niente. Un vero scrittore, ha strumenti creativi in grado di dire senza offendere il prossimo; insomma non recita una parte preconfezionata per richiamare l'attenzione del pubblico.
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