25.11.22

ARMI&GUERRA: ITALIA CAMPIONE DEL MONDO!

 

(Relazione del governo Draghi al Parlamento)

 

di Gianni Lannes

In Qatar, nazione dittatoriale dove i diritti umani sono uno scontato eufemismo, l’Italia è già campione del mondo per la vendita di armi da guerra. Ora con Crosetto (uno del ramo) alla difesa e la Meloni (inquilina pro tempore di Palazzo Chigi) sdraiata ai piedi dello zio Sam, siamo imbattibili in ambito intercontinentale.

I dati sull’export bellico verso questo regime del Golfo sono a dir poco disarmanti. Infatti, i numeri ufficiali (relazione del governo Draghi al Parlamento) attestano che nel 2021 proprio il Qatar è stato il principale acquirente di armamenti italiani con ordini per un ammontare di 958 milioni di euro, ed è la terza volta che accade negli ultimi 6 anni, con una punta stratosferica di 6,1 miliardi di euro di commesse nel biennio 2017/2018. 


 

A Doha, in Qatar, nei giorni 20 e 21 dicembre 2020 era presente per la firma di un importante memorandum d'intesa, il già grullino Luigi Di Maio, attualmente pompato a dovere dal sistema di potere. Nel corso della gita affaristica, l'allora ministro Di Maio ha avuto colloqui con il primo ministro e ministro dell'interno, Sheikh Khalid bin Khalifa Bin Abdulaziz Al-Thani, e con il vice emiro, Sheikh Abdullah Bin Hamad Al-Thani ed ha incontrato anche la presidente di Qatar Foundation for Development, Education & Research, Sheikh Moza bint Nasser, nonché il segretario generale del Supreme Committee for Delivery & Legacy, Hassan Al-Thawadi.

Come riporta il sito della “Rete Pace e Disarmo” «Nel 2021 le prime 4 aziende per controvalore totale di autorizzazioni all’esportazione militare in ben 92 Paesi sono state Leonardo (con il 43,45% e sempre ben al di sopra del miliardo complessivo), Iveco Defence Vehicles (23,48%), MBDA Italia (5,19%) e GE. Avio (3,87 %) che rappresentano circa il 76% del valore globale. Leonardo è destinataria di circa il 28% del totale delle autorizzazioni (612 su 2.189) mentre i primi 15 operatori hanno ricevuto 1.192 autorizzazioni, circa il 54% del totale.

Nel 2021 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ricevuto segnalazioni dagli istituti di credito per operazioni relative ad “esportazioni definitive” di armamenti per un ammontare di 5.056.602.050 euro a cui vanno aggiunti 1.166.058.341 euro per operazioni svolte in attuazione di Programmi intergovernativi di armamenti e 454.076.416 euro per le licenze globali. Gli istituti di credito e finanziari che hanno svolto operazioni, principalmente per incassi per conto delle aziende che sono loro clienti ma anche per finanziamenti e garanzie, sono nell’ordine: Unicredit (2,8 miliardi), Intesa Sanpaolo (1,3 miliardi), BNP Paribas Succursale Italia (745 milioni) e BNP Paribas (117 milioni), Crédit Agricole (645 milioni), Sace (518 milioni), Bayerische Hypo und Vereinsbank (316 milioni), Deutsche Bank Spa (249 milioni) e Deutsche Bank AG (82 milioni), , Banco Santander (190 milioni), Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (82 milioni)».

Quasi un’arma su 4 prodotta nei nostri confini finisce in Stati nord africani e medio orientali, aree fra le più coinvolte in guerre a vari livelli. Dunque, il governo tricolore fornisce un contribututo decisivo al loro perpetuamento. Come riporta Africa Express si tratta di vendite di cacciabombardieri ed elicotteri pesanti; corvette, navi d’assalto e sottomarini; missili aria-terra e anti-nave; cannoni e mitragliatori; sistemi radar e sofisticate apparecchiature di telecomunicazione. vEsiste una holding bilaterale per gli investimenti di cui sono azioniste le maggiori banche private saudite e banche italiane.

In Qatar non sono notoriamente rispettati i diritti umani come risulta dalla lettura dei rapporti annuali di Amnesty international. In Qatar vige una variante estremista e radicale dell'Islam, tale da non permettere diritto di dissenso o critica, libertà religiosa, tutela delle minoranze. In Qatar le donne, in particolar modo, non hanno alcun diritto, nemmeno quello di sottoporsi ad intervento chirurgico senza un parere positivo del marito e di un parente prossimo maschio.

Nel 2012 si è perfezionato l'acquisto di talune strutture in Sardegna (ospedale di olbia) da parte dell'emiro del Qatar. In Italia la Qatar Foundation alimenta un filo continuo di finanziamenti, diretti e indiretti, fondi che si indirizzano, soprattutto tramite il finanziamento di associazioni e verso la realizzazione di moschee. Il Belpaese, dunque, è una colonia perfetta per tutti gli effetti. A conti fatti, l'Italia non esporta più cultura e creatività, ma sempre più strumenti per lo sterminio di massa.



Riferimenti:

https://www.camera.it/leg18/494?idLegislatura=18&categoria=067&tipologiaDoc=elenco_categoria

https://documenti.camera.it/_dati/leg18/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/067/005v02_RS/INTERO_COM.pdf

https://retepacedisarmo.org/export-armi/2022/05/armi-italiane-nel-2021-record-storico-di-esportazioni-effettive-per-un-controvalore-di-quasi-48-miliardi/

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=2/00200&ramo=S&leg=17

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=2/02007&ramo=C&leg=17

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=2/01188&ramo=C&leg=17

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=2/00639&ramo=C&leg=18

https://www.rinascimentoeuropeo.org/valentina-colombo-la-nuova-bussola-quotidiana/

https://lanuovabq.it/it/emirato-di-sicilia-presentata-interpellanza-al-governo

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=crosetto 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=di+maio 

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Draco edizioni, Modena, 2012.

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