di Gianni Lannes
Perchè in Italia un temporale provoca un disastro annunciato da tempo? Belpaese in agonia, grazie anche ad una pletora parassitaria di politicanti analfabeti, incapaci e telecomandati. L'ultimo rapporto dell'Ispra segnala che nel 2021 è aumentata la superficie nazionale potenzialmente soggetta a frane e alluvioni. E lo Stato che fa? Nulla di niente, in attesa dell'ennesima tragedia, a danno dell'ignara gente. Poi, dopo la solita catastrofe inizia il balletto delle irresponsabilità. Infine, la popolazione dimentica tutto in un amen. Insomma, Stato (autorità, governo, e così via) non rispettano le regole.
Post scriptum
In Abruzzo il 15,4% del territorio,
cioè 1.669 chilometri quadrati su una superficie totale di 10.831
chilometri quadri, è in area a pericolosità da frana “elevata e
molto elevata”. Aree in cui risiede il 5,6% della
popolazione regionale, cioè circa 73mila persone. La percentuale di
territorio a rischio sale al 22,9% considerando nel complesso le aree
a pericolosità da frana, ovvero considerando anche il rischio
“medio” e “moderato”, zone in cui vive il 7,7% della
popolazione (oltre centomila persone). Dall’analisi
dei dati dell'Ispra emerge che l’11,3% degli edifici, in Abruzzo, si trova in
aree a pericolosità da frana (8% considerando solo il rischio
elevato e molto elevato). A rischio, inoltre, il 5,5% delle imprese
(3,4% considerando solo la pericolosità da frana elevata e molto
elevata). Discorso
analogo per i Beni culturali: il 14,3% è in
area a rischio frana (10,9% rischio elevato e molto elevato). A
livello provinciale, in testa c’è il Chietino, dove il 22,4% del
territorio ricade in aree a pericolosità da frana “elevata e molto
elevata”. Seguono la provincia di Pescara, con il 16,5%, il
Teramano (15,8%) e l’Aquilano (11,4%). Sul fronte alluvioni, il 4%
del territorio ricade in aree a pericolosità idraulica bassa, il
2,2% in aree a pericolosità idraulica media e l’1,3% in aree a
pericolosità idraulica elevata. Per quanto riguarda i 130 chilometri
di costa, il 62,8% risulta modificata nel periodo 2007-2019: il
41,1% è interessato dal fenomeno dell’avanzamento e il 21,7% dal
fenomeno dell’erosione. Nel complesso, 132 comuni ricadono in
aree a pericolosità da frana “molto elevata” ed “elevata”,
dato che sale a 152 considerando anche la pericolosità idraulica
media. In conclusione, su 305 comuni, il 99,7% si trova in aree
interessate da pericolosità da frana, idraulica ed erosione
costiera.
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