30.11.22

EROINA: EPIDEMIA UNITED STATES OF AMERICA

 



Dal 1898, quando è stata brevettata dalla tedesca Bayer, l’eroina non ha mai smesso di circolare. L'eroina venne commercializzata per la prima volta nel 1899 dalla Bayer, si chiamava heroisch (eroica) perché la Bayer sosteneva che questo composto curava il dolore in maniera "eroica", cioè a dosi inferiori rispetto alla morfina e senza indurre dipendenza; erano notizie evidentemente false anche per le conoscenze mediche dell'epoca. Nonostante i notevoli effetti collaterali di cui parlavano alcuni medici del tempo (ad esempio era conosciuta la potente azione di induzione di una forte dipendenza fisica e psichica), l'eroina fu per decenni un analgesico di grandissimo successo, usato praticamente contro tutti i tipi di malattie. Fra le sostanze psicotrope comporta seri pericoli per la salute e per la vita. È illegale comprarla e quindi assumerla. Ma allora perché è sempre più diffusa? L’eroina è una merce perfetta: prende poco spazio, consente forti guadagni e può essere tagliata per farne aumentare ulteriormente il valore. Inoltre essa non ha bisogno di marketing e crea clienti che restano affezionati per sempre. L’eroina è, e sarà sempre, la merce ideale di chiunque voglia arricchirsi attraverso il mercato illegale delle droghe. 

 

Negli Stati Uniti d'America, a partire dagli anni Novanta, l'overdose è tornata a essere la prima causa di morte accidentale, superando gli incidenti stradali. Secondo la rivista «Lancet» la crisi nordamericana è emersa quando l’insufficiente regolamentazione delle industrie farmaceutiche e sanitarie ha consentito di quadruplicare la prescrizione di oppioidi secondo logiche di profitto. Centinaia di migliaia di persone hanno avuto un’overdose fatale di oppioidi prescritti e altri milioni sono diventate dipendenti in modo patologico. La «malattia americana», ovvero l’abuso diffuso degli stupefacenti, era già, per gli osservatori statunitensi, una patologia sociale negli anni Venti del Novecento che poi ha contagiato il mondo.

 


 

A sdoganare l'eroina in Italia fu il mafioso italo-americano Lucky Luciano: immunità garantita dalle autorità a stelle e trisce che lo scarcerono appositamente, in cambio dell'aiuto allo sbarco in Sicilia nel 1943. 

Riferimenti:

Frank Dikotter, Lars Laamann & Zhou Xun, Narcotic Culture: A History of Drugs in China (Chicago: University of Chicago Press, 2004), 162

Peter Hayes, Industry and Ideology: Ig Farben in the Nazi Era, Cambridge Univ Pr, 2001, p. 411


https://www.webcitation.org/685e3duE5?url=http://www.ahrp.org/infomail/05/01/27a.php

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=lucky+luciano 

 

Post scriptum

Dal 1925 al 1952 ha fatto parte della IG Farben, la più grande società chimica e farmaceutica tedesca e del mondo. Durante la seconda guerra mondiale, la IG Farben sfruttò il lavoro in condizioni di schiavismo con fabbriche a ridosso dei vasti campi di concentramento tedeschi, di cui è particolarmente noto il campo di Mauthausen-Gusen. Alla IG Farben appartenevano le aziende che producevano lo Zyklon B, un prodotto chimico usato nelle camera a gas di Auschwitz e di altri campi di sterminio. Alla fine della seconda guerra mondiale gli alleati smantellarono l'IG Farben e la Bayer riapparve come azienda autonoma. Il manager della Bayer, Fritz ter Meer, condannato a sette anni di reclusione dal tribunale di Norimberga, fu eletto capo del consiglio di sorveglianza nel 1956, dopo aver scontato la sua pena.



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