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| foto Gilan |
Nel cuore dell'Inverno s'incammina radiosa la Primavera in attesa del suo momento magico/Pioggia che rigenera scende sui pargoli che giocano a pallone in una radura circondata dal bosco incuranti del gelo sferzante/La pioggia accarezza chi si è appena affacciato alla vita e le foglie arboree allietano il passo guizzante/Un sole avvolgente culla l'entusiasmo della fanciullezza quando l'umile nebbia non fa capolino/L'aria è così frizzante e cristallina da sembrare pura non solo la mattina/Grazie all'entusiasmo si rincorre danzando una palla a perdifiato e poi magari si segna una rete o più d'una dopo un passaggio oppure un traversone/Attorno non un'anima viva ma montagne d'amore/Molto più lontano però s'aggirano vuoti covidioti mascherati/Le intemerate vietate nei giorni proibiti dagli editti fuorilegge di un conte smascherato equivalgono a un viaggio a bordo della macchina del tempo/Alla ricerca del senso dell'esistenza umana nella stagione del disamore/I teneri ricordi dell'infanzia affiorano dal passato e intersecano il presente doloroso fino a rischiararlo in un arcobaleno dai colori nitidi/Ora tutto è più chiaro nell'emozione del dono elargito dalla spontanea umanità/La sfera di cuoio rotolando sul manto erboso illumina il sentiero di luce allontanando il fango/E i figli abbracciano il padre col contagioso entusiasmo di una magia che libera il loro confinato esilio squarciando il buio/Nessun giorno azzurro è uguale all'altro/Nel miracolo vitale che si addentra nella terra solcando i mari vicini e lontani in cielo pulsa la stella materna/Soltanto allora anche le pietre assumono per sempre con semplice grazia e tanta malinconia la forma di un cuore antico familiare e unico...
Gianni Lannes
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